La mattina dopo scesi a fare colazione e c'erano già i miei ad aspettarmi per parlare.
Bevendo il mio the papà iniziò la conversazione.
"Allora T/n... penso di doverti delle scuse."
Mamma gli diede una leggera gomitata sul braccio.
"E... anche al tuo 'amico'." Continuò esitante facendo le virgolette con le dita alla parola 'amico'. Un leggero calore iniziò a farsi sentire sulle mie guance.
"Mamma per caso gli ha detto che stiamo insieme?
Ma non state insieme...
Non per molto ancora.
Intendi che...
Sì."
Questo avanti e indietro tra le mie due voci nella mia testa mi stava alquanto confondendo, così tanto che non ascoltai una sola parola di quello che i miei genitori mi stavano dicendo, solo una frase di mio padre riuscii a capire.
"Penso che non solo tu, ma anche tua sorella, siate abbastanza grandi per un fidanzato..." borbottò ormai vinto dal volere mio, di Kiyoko e di mia madre. Spalancai gli occhi sorpresa e un sorriso prese possesso della mia faccia. Mi alzai dalla sedia di scatto e abbracciai sia mamma che papà emozionata. Salii in camera mia, volevo assolutamente scrivere a Kei di correre da me. Volevo urlargli che ero pronta a rimettermi con lui, soprattutto dopo le parole di mio padre.
"E se avesse cambiato idea? Se si fosse stancato di aspettarti e avesse cambiato persona da amare?
Odiarti per me ormai è un lavoro, 'pensieri di merda'.
Ti voglio bene anch'io."
Che palle, perché la mia mente deve farmi pensare queste cose?
"T/n!" Esclamò mamma dal salotto.
"Io papà e Kiyoko andiamo a fare un po' di compere, vieni con noi?"
"Momento giusto per invitare Kei."
"No! Sono stanca..." inventai una scusa al momento. Dopo i saluti di tutti sentii la porta di casa chiudersi, erano usciti. Afferrai il telefono avidamente dal comodino e messaggiai Kei.
"Aspetta...
Che cazzo gli scrivo?" Pensai presa dall'emozione. Merda, la mia felicità mi aveva colta alla sprovvista dal scrivere qualcosa di senso compiuto al ragazzo. Non voglio direttamente dirgli che voglio rimettermi con lui via messaggino, però allo stesso tempo non volevo lasciarlo sulle spine.-"Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo :)"
Sì, aveva senso. Guardai bene il cellulare prima di mandare quella raffica di 'ti amo'.
"Sì sì, va bene questo. Alla fine è l'unica cosa che rimbomba nella mia testa." Pensai schiacciando il tasto di invio. Aspettai qualche minuto, per me fu qualche ora (nella mia testa), non volevo aspettare una risposta da Kei, volevo subito una cosa come 'io ti amo il triplo delle volte che me lo hai scritto' indietro o un 'perché così tanti -ti amo-?'
Bho, volevo una risposta, anche un singolo 'ti amo' sarebbe bastato.
Eccolo, aveva risposto finalmente.
-"Stai bene? È successo qualcosa di brutto?"
Ti pareva che deve mettere sempre una nota drammatica nella conversazione...
-"Wow, pensavo di ricevere anch'io almeno un 'ti amo' :/" Scrissi indietro un po' delusa.
-"No no, scusa. Ti amo anch'io, ma è successo qualcosa?"
-"Ti va di venire da me?" Chiesi ignorando il suo ultimo messaggio.
-"Adesso? Perché? Poi hai ignorato la mia domanda. E successo qualcosa di grave???"
Tre punti interrogativi, si era preoccupato, ma io a quel punto ero stanca di tutte quelle domande.
-"Vuoi rimetterti con me sì o no cazzo?" Risposi ridendo sotto i baffi guardando il telefono divertita, ma allo stesso tempo stufa di aspettare. Volevo Kei tra le mie braccia, le sue labbra contro le mie. Le volevo ora. Perché non eravamo già in quella situazione. Aspettai una risposta, ma nulla. Per trentacinque minuti interi solo silenzio nella nostra chat.Tsukishima's Pov:
"Merda, mi ha preso alla sprovvista quella maledetta. Non me l'aspettavo per nulla. Che palle, ora sono rosso davanti ad Akiteru e mamma." Spalancai gli occhi guardando il messaggio di T/n. Aggrottai le sopracciglia e pensai bene a cosa risponderle, ma non volevo aspettare. Volevo essere lì, ora.
"Con permesso, devo uscire." Mi alzai dal divano dove in tra di me prima c'erano mio fratello e mia madre.
"Dove vai fratellino?"
"Da qualche parte a pulirmi la mente..." borbottai correndo per le scale andando a cambiarmi dalla maglietta sporca di dentifricio e dai pantaloncini che indossavo solo in casa. Scesi di corsa appena pronto.
"Merda, non ho messo gli occhiali e ho le lenti a contatto." Pensai mettendomi le scarpe davanti la porta di casa. Non c'era tempo, andavo bene anche senza occhiali, piacevo anche di più a T/n senza occhiali. Uscii di casa salutando con un veloce 'ciao' mamma e Akiteru.
Guardai bene l'orario, erano le 09.45 di mattina. Doveva passare un bus per Tokyo a momenti.
Eccolo, finalmente.
Appena sceso dal mezzo di trasporto corsi verso casa della ragazza e bussai alla porta d'entrata ansiosamente, col fiatone che mi impediva di respirare come si doveva e l'emozione che mi faceva battere il cuore a mille e non mi lasciava pensare bene.
Erano le dieci e venti di mattina.T/n's Pov:
Dopo esattamente 35 minuti di ansia da parte mia bussarono alla porta.
"Che sia Kei?" Pensai correndo giù per le scale rischiando anche di cadere e rompermi qualcosa. Appena davanti all'entrata di casa respirai profondamente, avevo il fiatone per quello scatto fatto appena sentii i primi toc toc.
Aprii la porta velocemente.
"Kei..." guardai il ragazzo bene nei suoi bellissimi occhi.Tsukishima's Pov:
Finalmente mi ha aperto la porta, quei dieci secondi mi sembravano 10 minuti.
"Merda, come fa ad avere degli occhi così belli?"
Le mie due stelle preferite.
"Che cazzo devo fare ora?" Pensai con un leggero sorriso.T/n's Pov:
"Ma ora che faccio?" Pensai confusa.
Che bel sorriso che aveva Kei in quel momento. Merda, ero innamorata persa.
"Che cazzo aspetti T/n, che ti lancino il giornale di oggi sullo zerbino di casa? Bacialo e ti conviene farlo in fretta."
Mi alzai sulle punte dei piedi e presi il viso del ragazzo un po' bruscamente, ero troppo impaziente per rimanere calma in quel momento. Finalmente le nostre labbra si incontrarono in un bacio molto lungo, il mio ragazzo era fuori dalla mia casa ed io ero tra l'uscio e l'atrio della mia abitazione.
I miei occhi iniziarono lentamente a riempirsi di lacrime.
"Ma che palle, non voglio piangere.
Mi sa che non puoi controllarlo, mia cara.
Sì, lo so. Mi hai cambiato la vita con questa informazione, grazie mille."
Qualcosa di salato toccò la mia bocca, ma non erano le mie lacrime, quelle dovevano ancora scendere perché cercavo di trattenermi, erano quelle di Kei.
"Oddio, Kei. Tsukishima Kei, sta piangendo. Un apatico come lui?
Dai, non è apatico, hai visto come mi tratta o ti sei trasferita dal mio stesso cervello in quei giorni?"
Mi staccai dal ragazzo.
"TU stai piangendo!" Dissi ridendo.
"Sì. IO sto piangendo, mia cara T/n."
Il biondino aveva gli occhi rossi e il naso che spiccava rispetto alla sua carnagione pallida. Decisi di abbracciarlo, era troppo carino per non confortarlo.
Kei ricambiò la stretta affogando la faccia nella mia testa, stava leggermente singhiozzando.NOTA AUTORE:
Se dopo avere letto la scena di T/n che bacia Tsukki potrete notare (tornando indietro al capitolo 19) che il modo in cui ho descritto il bacio è praticamente uguale al loro primo vero bacio. All'inizio ero indifferente della mia descrizione, ma poi ho riletto al uni capitoli e ho notato che avevo accidentalmente ricreato il primo vero bacio di T/n e Tsukki. Ora vado a piangere in pace ciao ciao. :')
(A proposito, questo è il penultimo capitolo, l'ultimo sarà molto più lungo del solito :D)
STAI LEGGENDO
La tua felicità -Tsukishima x Reader-
Fanfiction🧡COMPLETATA🧡 T/n, la sorella di Kiyoko Shimizu, inizia il suo primo anno al liceo Karasuno. Anche se residente a Tokyo i suoi genitori hanno deciso di non mandarla al liceo Nekoma, perché causa del bullismo verso la sua sorella maggiore durante il...