Alle 16:00 nel mio ufficio.
Mi ha scritto stamattina il serpente, come se fossi una delle sue noiosissime assistenti.
Sono arrivata con un'ora di ritardo, nonostante l'auto guidata da Tom sia arrivata davanti al Saudade's in perfetto orario. Nessun ritardo accidentale, infatti, volevo solo ribadire il concetto. Non sono a sua disposizione ogni volta che ne sente la necessità.
Inoltre, per avermi dato appuntamento nel suo ufficio non si tratterà di qualcosa di importante, per gli eventi importati ci siamo spostati in luoghi altrettanto importanti.
Probabilmente vorrà ricordarmi di firmare il contratto, cosa che dovrei ricordare anch'io a me stessa. Magari vorrà rimproverarmi per chissà cosa, lamentarsi di chissà cosa, o rompermi le palle per chissà cosa.
Non ho avuto molta voglia di cambiarmi dopo la riunione con i fornitori al casinò, e adesso me ne pento. Sembra quasi che io mi sia agghindata per l'occasione.
I miei tacchi a spillo neri attirano l'attenzione di tutte le assistenti dai capelli rossi, quando esco dall'ascensore e faccio la mia comparsa. Il mio tailleur verde pistacchio stona con le pareti tristi di questo posto, e io mi sento infastidita dagli sguardi che si posano su di me.
Cammino con le spalle dritte e il mento alto, però.
<Signorina Martin, che piacere rivederla.>
La bionda Betany, che prima era la rossa Betany, mi sorride da dietro la sua scrivania mentre mi segue con lo sguardo.
<Il piacere è tutto mio, Betany.>
Ricambio il suo sorriso quando le passo davanti, diretta all'ufficio di Logan senza il permesso di nessuno.
Lei mi guarda con uno sguardo che traspare invidia, come se io fossi in possesso di qualcosa che lei desidera ardentemente. Ma io, in me, non trovo proprio niente che una come lei possa invidiare.
Arrivo davanti la grande porta di legno scuro dell'ufficio, e la apro senza neppure bussare, come se stessi semplicemente entrando nel bagno di casa mia.
In tutta onestà, mi aspettavo di trovare il serpente seduto su una qualsiasi superficie a bere un liquore scuro da un bicchiere di cristallo, come al solito, non l'ho mai visto fare niente di diverso in quell'ufficio.
Ma non è esattamente ciò che adesso vedo.
Il serpente è seduto su una superficie, dietro la sua scrivania per l'esattezza, sulla sua gigantesca poltrona di pelle nera. Sta anche bevendo un liquore scuro da un bicchiere di cristallo, in effetti.
Non è da solo, però.
Un numeroso gruppo, dodici o quattordici persone all'incirca, è sparso per la stanza.
C'è chi scarabocchia su un piccolo quaderno, chi tiene in mano una grossa macchina fotografica, chi osserva gli enormi quadri che sono magicamente apparsi sulle pareti dell'ufficio.
Qualcuno si muove nervosamente su uno dei divani, qualcun altro semplicemente cammina avanti e indietro.
<Finalmente.>
Logan quasi urla, rivolto verso di me, sorridendo.
L'intera stanza si volta a guardarmi, c'è chi mi sorride, chi bisbiglia un "era ora", e chi mi osserva dalla testa ai piedi in silenzio.
<Vi avevo detto che le piace farsi aspettare, non è così tesoro?>
Tesoro?
Forse si è rincretinito.
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Bluff
RomanceLa vita a volte somiglia ad una partita di poker, e Amanda lo sa bene. Per questo motivo ogni giorno mette in pratica gli insegnamenti di Ethan, il suo primo amore. Ethan le ha insegnato tutto sul poker, regole e trucchi, e Amanda custodisce le su...