Esistono le fate?

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Tutti abbiamo perso qualcosa o qualcuno.
Un amore, una battaglia,una speranza,
o semplicemente un soffio di vento,
una manciata di stelle nella mano,
il riflesso di uno sguardo sul vetro.

Fabrizio Caramagna



Logan


Il mio cuore è entrato in un loop.
Da tre ore, quarantasei minuti, e sedici secondi.
Non fa che rompersi in mille pezzi, ricostruirsi, e rompersi ancora.
Si frantuma, si crepa, si spezza, si deforma, diventa un mucchio di niente.
Sempre così, senza sosta, da tre ore, quarantasei minuti e sedici secondi.
Quasi non sento più la testa a forza di stringerla tra le mani.
Non so più chi sono, non ho più un nome, non ho più il cuore.
Anche l’anima se n’è andata da un pezzo, è chiusa in una stanza d’ospedale.
È con lei.
Ogni parte di me è con lei, quelle invisibili, perché quelle visibili non le lasciano entrare.
<Signor Harris.>
Mi chiama qualcuno, ma io non ho le forze per parlare, forse non ho neanche più la voce.
<Dobbiamo farle alcune domande.>
<Lui non c’entra!>
Tom sbotta e si alza dalla sedia su cui stava seduto, al mio fianco.
Tutto è andato distrutto, tre ore, cinquanta minuti e venti secondi fa.
Ho perso.
<Lo comprendo, signore, ma abbiamo bisogno di informazioni.>
<Ma le sembra il momento? Non vede come sta?>
<Lo comprendo, signore, ma...>
<No, lei non comprende proprio un cazzo!>
<Non le farei mai del male.>
Sussurro, la testa tra le mani sporche.
<Non le farei mai del male.>
Ripeto, come una cantilena, come un pazzo.
<Allora chi è stato, signore?>
Mi chiede la donna, in piedi davanti a me.
<Ci serve un nome, altrimenti non potremo fare niente per aiutarvi.>
<Basta, lo lasci in pace, se ne vada!>
<Si calmi, vogliamo solo...>
<Andate via ho detto!>
<Cruz.>
Dico alla fine, ancora chino, zittendo entrambi.
<Felipe Cruz.>
Mettere in mezzo la polizia non è mai stato nei miei piani, ma non ci sono più piani ormai.
Mentre la donna in divisa si allontana, e Tom prende a camminare avanti e indietro per il corridoio, faccio l’ennesimo patto con il diavolo.
Puoi scappare, ma anche su un altro universo io ti troverò.
Anche se dovessi capovolgere il mondo, mischiare i pianeti e rapire le stelle.
Corri, se ci riesci, scappa lontano.
Ma preparati, perché io verrò a prenderti.
E a quel punto, non esisterà perdono per me e nessuna pace per te.
Ti ucciderò con le mie stesse mani, e poi pregherò affinché lo stesso destino sia riservato a me.
Ma non prima di quel momento, non prima di aver goduto di fronte al tuo cadavere in decomposizione.
Trema, bastardo, perché sto arrivando.

Amanda

Ti amo.
Ti odio.
Vorrei romperti in mille pezzi e riprendermi tutti quelli che mi hai rubato.
Ti vorrei qui con me.
Vorrei infilare una mano nel tuo petto per vedere se hai un cuore.
Che mi hai fatto?
Perché lo hai fatto?
Guarda come mi hai ridotto.
Chi sei?
Mi manchi.
Dove sei?
Ti amo.
Ti odio così tanto che vorrei vederti morto.
Non voglio vivere in un mondo in cui non ci sei.
Guardami, sono a pezzi.
Ti odio.
Ti odio.
Ti amo.
Ti ho visto, mi guardavi, ma non hai detto niente.
Perché non parli?
Parlami.
Vattene.
Ti ho visto, mi guardavi, non dici niente.
Ti odio.
Ti amo.
Guarda che mi hai fatto.
Ti ho visto, mi guardavi, mi guardi e basta.
Non dici niente.
Mi hai distrutto.
Ti odio.
Ti amo.
Mi guardi.
Non ti sento.

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