<Hai chiamato i pirotecnici per questa sera?>
Greg fa si con la testa.
<Si, signorina Martin.>
<Perfetto, allora.>
Abbassa le mani lungo i fianchi e chiude le mani a pugno.
<Che cosa c'è, Greg?>
Fatico ancora a capire perché è sempre così spaventato quando parla con me, non sono mica un drago sputa fuoco, e tecnicamente non sono neppure il suo vero capo. Ma la sua timidezza è la cosa che più mi affascina di lui, ho convinto papà ad assumerlo proprio per questo. Lui diceva che era troppo spaventato per fare questo lavoro, diceva che una persona timida non è adatta a questo ambiente. Ma io ho visto qualcosa di speciale in lui fin dal primo momento, e non mi sbagliavo. Greg è bravissimo nel suo mestiere, esaudisce ogni mio desiderio ancor prima che io lo esprima.
<E-cco, ci sarebbe un problema.>
<Che tipo di problema? Ti prego dimmi che si può risolvere.>
<Il croupier del tavolo sette non si è presentato ieri sera.>
<Lo sapevo che Jonass era solo un coglione, cazzo.>
Greg inizia a sudare, quasi fosse lui quello che ho appena insultato.
<D'accordo, licenzialo e assumi un nuovo croupier.>
<C-osa? E dove lo trovo con così poco preavviso?>
Mi avvicino lui e gli do un colpetto sul naso con l'indice.
<Stupiscimi come sempre, Greg.>
Mi allontano e raggiungo Daniel al bancone.
<Come va la preparazione?>
Chiede, mentre io giro dietro al bancone e riempio un bicchiere d'acqua dal rubinetto. Non faccio in tempo a portarmelo alla bocca che i miei occhi si posano su una camicia firmata e un serpente tatuato che sbuca dal colletto.
Quell'arrogante è di nuovo qui, anche oggi. Ma che diavolo vuole?
<Anche oggi.>
Daniel lo segue con lo sguardo, come faccio io, lo seguiamo finché non scompare dentro l'ufficio di papà.
Afferro Daniel per il polso e lo trascino con me.
<Che cavolo fai?>
<Ssssh.>
Gli faccio segno di fare silenzio portandomi l'indice al naso, quando arriviamo dietro alla porta dell'ufficio di papà. Attacco l'orecchio alla porta e lui fa lo stesso, poi ascoltiamo in religioso silenzio.
<Non li avevo ieri e non li ho neanche oggi.>
Sento papà parlare in tono rassegnato.
<Vuoi restare in debito con me per tutta la vita, Chris?>
Il ragazzo con il serpente parla in tono basso e calmo, il fatto che chiami papà con il suo diminutivo mi fa pensare che si conoscono davvero da molto tempo, e sono abbastanza intimi.
<Certo che no, ma non ho i soldi, adesso.>
Lo sapevo, sta minacciando papà, gli sta chiedendo il pizzo. Schifoso bastardo.
<Non mi piace aspettare.>
<Non dovrai farlo ancora per molto.>
<Sarà meglio, altrimenti...>
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Bluff
RomanceLa vita a volte somiglia ad una partita di poker, e Amanda lo sa bene. Per questo motivo ogni giorno mette in pratica gli insegnamenti di Ethan, il suo primo amore. Ethan le ha insegnato tutto sul poker, regole e trucchi, e Amanda custodisce le su...