SERENA'S POV
"Mamma che succede?" dico portando il telefono all orecchio e allontanandomi dal tavolo.
"Puoi venire a Milano? Ho bisogno urgentemente di te." Dice aumentando la preoccupazione in me.
"Ma è successo qualcosa? " Chiedo preoccupata.
"Niente,dovresti fare un colloquio per un lavoro." Mormora.
"Non voglio lavorare a Milano te lo vuoi ficcare in testa." Dico alzando Il tono di voce.
"Il colloquio lo farai qui ma poi lavorerai vicino casa." Beh se valuto la possibilità di avere un lavoro vicino casa e che mi piace, l idea non sarebbe male.
"Allora? " Chiede.
"Ehm si." dico stupendomi di me stessa.
"Allora ci vediamo domani." Dice con tono vittorioso.
"Okkey." Dico chiudendo la chiamata.
Torno a sedere al tavolo e tutti mi chiedono che è successo dato il mio mezzo sorriso. Spiego tutto e sono contenti per me apparte Francesco che sembra turbato. Finito il pranzo tutti tornano a casa però Francesco resta . Ha uno sguardo un po cupo, non capisco perché. Decido di parlargli.
"Qualcosa non va?" Chiedo sedendomi sul divano accanto a lui e poggiando la testa sul suo petto.
"Mi secca l idea di stare lontano da te." Mormora stringendomi a sè.
"Dai è questione di due o tre giorni." Dico baciandolo sulla guancia.
"Ti voglio qua con me."mormora abbassando lo sguardo.
"Tornerò." Sorrido stringendomi a lui.
"Lo so,ho solo paura...paura che tua madre organizzi qualche trabocchetto per Farti restare a Milano." Sospira appoggiando il viso sulla mia testa.
A questa possibilità non ci avevo ancora pensato. Ma se davvero mia madre avesse intenzione di farmi restare a Milano? Mille pensieri mi ronzano per la testa. È stata capace di tutto.. mi fece andare a Milano e mi obbligò a lavorare nella sua azienda minacciandomi di non farmi partire per un viaggio assieme alle mie amiche. L ho sempre odiata mia madre. Vuole essere sempre al centro dell attenzione e avere il controllo su tutto, per colpa sua ero diventata arrogante... vestivo con abiti striminziti e tacchi alti appositamente per stuzzicarla. Ho sempre avuto la passione per la moda come lei, ma ciò nonostante lei non cerca di avvicinare i rapporti con me. L ho sempre definita una donna dal carattere forte ma troppo egoista.
I miei pensieri vengono distratti da una voce.
"Amore qualcosa non va?" Dice Alzandomi il mento con due dita
"Nono niente...pensavo" mormoro morendomi il labbro.
"Ah beh ti vedo strana." Sorride portandomi a sedere sulle sue gambe. Stringo le gambe attorno al suo bacino e affondo le dita nei suoi capelli.
"Ti amo." Sussurro avvicinando la mia bocca alla sua.
Le nostre labbra si schiudono e ci baciamo con molta passione e molto a lungo.
"I due piccioncini." Dice Riccardo prendendoci in giro e interrompendo il nostro bacio.
"Senti chi parla." Dico guardandolo.
È strano che si sia vestito così. Sicuramente starà andando a prendere Alessia.
"Esci?" Domanda Francesco a Riccardo. Sicuramente avrà notato anche lui la differenza nel modo di vestire.
"Beh...si ...porto a cena fuori Alessia" Dice portando la mano dietro la testa. È abbastanza imbarazzato.
Mi viene in mente l immagine di mio fratello assieme alla mia migliore amica e penso a quanto siano bene assieme.
"Che bello." dico sorridendo. Non avevo mai visto Riccardo innamorato. Cioè fino a tre mesi fa non mi importava niente di lui. Mi pento di non aver passato tempo con lui in questi anni,ma meglio lasciare alle spalle il passato.ALESSIA' S POV
Stasera esco a cena con Riccardo. Okkey Alessia calma,continuo a ripetermi. Indosso un vestito sui toni del rosa cipria. É abbastanza attillato e arriva a metà coscia. Metto una decisa linea di eyeliner sugli occhi, un po di mascara e il rossetto rosso che non manca mai. Stiro i capelli per ottenere un liscio perfetto e infilo i tacchi neri. Finalmente sono pronta.
Qualche minuto dopo il citofono bussa, è Riccardo. Mi guardo allo specchio prendo la borsetta e esco di casa.
"S-sei ...stupenda " Dice allungando gli occhi.
"Dai andiamo." dico stringendo il braccio dietro la sua schiena e avanzando verso la macchina.
Mi apre la portiera e salgo all interno della sua auto. Si siede anche lui.
"Ehm allora dove andiamo? " Chiedo curiosa di sapere il luogo della cena.
"Andiamo ehm..." Sussurra. "Lo scoprirai dopo " continua facendo spuntare un sorriso sul suo viso.
"Perchè sorridi?" Chiedo senza neanche rendermene conto.
"Stai sorridendo anche tu" ride e accende il motore.
Restiamo in macchina per circa mezz'ora...Riccardo spegne la macchina e mi fa scendere.. ci dirigiamo verso un ristorante. Un cameriere ci accoglie e ci mostra il tavolo. Il ristorante è bellissimo. È su una terrazza che si affaccia sul mare. Amo l aria di mare...mi rilassa. Appena il cameriere si allontana prendo la mano di Riccardo e la stringo nella mia.
"Grazie." mormoro accarezzandogli delicatamente la mano.
"Ti piace ?" Domanda sorridendo.
"Si è stupendo." mormoro
La vista è stupenda e la cena è squisita e lui,bhe lui è perfetto. Non riesco a pensare che abbiamo aspettato così tanto. Se avessi saputo che mi avrebbe reso così felice, ma ora non voglio dar conto al passato. Devo pensare al presente.
Finito di cenare decidiamo di passeggiare un po sul lungomare.
Tira un po di vento che mi fa venire i brividi. Porto le mani sulle braccia per riscaldarmi un po e Riccardo si accorge che ho un po freddo.
"Ti do il mio giubbotto tieni." si sfila il giubbotto di jeans che indossa e me lo poggia sulle spalle.
"Non hai freddo?" Dico guardando le sue braccia scoperte.
"No tranquilla." Sorride. "Piuttosto passeggiamo un po a riva." Dice scendendo le scale che portano sulla spiaggia.
" Riccardo! Ho i tacchi non posso" Lo guardo mentre si sfila le scarpe.
"Togli le scarpe e vieni!" Ride guardandomi.
"Vabbene ma solo perché sei tu" Dico assumendo un espressione imbronciata.
"È così male?" Dice mentre passeggiamo mano nella mano con i piedi nell acqua.
"Si..." Sbuffo "No a dire la verità mi piace molto." Dico mettendomi di fronte a lui e portando le braccia attorno al suo collo.
"Anche a me." Sussurra stringendo le mano dietro la mia schiena.
Incrociamo i nostri sguardi per un secondo poi le nostre labbra si uniscono in un bacio. Una mia mano preme forte nei capelli di Riccardo. Le sue mani mi tengono forte dietro la schiena.
"Ti amo." sussurra una volta staccatosi dalle mie labbra.
"Anche io ti amo." dico poggiando la testa tra il suo collo e la sua spalla.
Si siede sulla sabbia e io mi metto tra le sue gambe. Osserviamo per tutta la serata il mare e stiamo veramente bene assieme.
Mi propone di restare a dormire da lui,a dormire senza fare nient altro. Quando arriviamo a casa sentiamo delle grida provenire dall interno.. chi sarà? È successo qualcosa?
Apriamo la porta.
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Il vero amore ||Dear jack
FanfictionLa vita di Serena non è mai stata così difficile. Problemi d'amore, segreti, bugie e qualcosa di ancora più grande la sconvolgeranno. Ma solo una persona riuscirà ad aiutarla. Per lei esiste solo lui e così sarà per sempre. In questa storia si alter...