Capitolo 67

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FRANCESCO'S POV
Entriamo in macchina. Mi siedo sul sedile passeggero dato che non posso  guidare. Guidare! La mia macchina cazzo. Ero troppo preso da Serena per ricordarmi della macchina.
"Amore la mia macchina." Dico appena si siede.
"Come facciamo ora?" Domanda ridendo.
"Bho." Dico non riuscendo a pensare a una soluzione.
"Chiamo Riccardo." Annuncia prendendo il telefono tra le mani.
"Dopo lo chiami." dico mettendo una mano sullo schermo del telefono.
"Che vuoi fare? " Chiede." Sei ubriaco dobbiamo tornare a casa."
"Sai che quando si è ubriachi ci si diverte di più?" Sussurro e le appoggio una mano sulla coscia. So che in questo momento le si è acceso in fuoco dentro.
"Ma io sono sobria." Dice distogliendo
lo sguardo da me e tentando di prendere il telefono dalle mie mani. Appoggio il telefono sul cruscotto dell auto.
"Parcheggia in un luogo più isolato." Sussurro facendo salire le dita più su. Il suo respiro è già cambiato.
"No Francesco sei ubriaco poi..non possiamo farlo in macchina." Sbotta arrossendo leggermente.
"Non la trovi eccitante l idea?" Sussurro con voce seducente,ma si sente che sono ubriaco. Se fossi sobrio queste cose che sto dicendo rimarrebbero nella mia mente.
"No. La trovo stupida." Dice mentendo a sé stessa. Le sbottono il pantalone del jeans e appoggio l altra mano sul suo  seggiolino   spostando la testa di fronte alla sua.
"So che vorresti." Dico abbassandole la cerniera. Prende un respiro..
"Fra...no." Geme.
"Serena si." Dico abbassandole leggermente sui fianchi il pantalone.
"In un posto più isolato." Sì arrende.
"Sai che a me non resisti vero? " Sussurro portando le labbra sul suo collo.
"Sì lo so." Geme quando succhio leggermente la pelle. " Ora fammi guidare." Ansima e tenta di spostarmi. Prova ad alzare il pantalone ma la fermo.
"Questo lo lasci così. " sussurro tornando al mio posto.
"Sei un pervertito del cazzo." Ride e accende la macchina.
"E tu sei in preda agli ormoni." Rido e le indico la strada per il parcheggio del campetto lì vicino. È isolato e ci sono stato qualche anno fa con una ragazza. Parcheggia la macchina e proprio come immaginavo non c è nessuno.
"Beh ora siamo soli." Dico guardandola.
"Fra...andiamo a casa stai impazzendo." Dice e mette le una mano sulla chiave. Le prendo la mano e gliela appoggio sulla mia coscia.
"Dai." La prego. La guardo negli occhi e le prendo il viso con una mano."Hai appena detto che non mi resisti." Le ricordo facendo scendere le dita sul suo collo e successivamente sul suo seno al di sopra della maglietta. Il suo petto si alza al mio contatto..mi piace farle quest effetto.
"Okkey." Geme. La mia mano scende sull'orlo della maglietta. Infilo la mano al di sotto e muovo le dita verso l alto.                                             
"Okkey cosa?" Chiedo abbassandole una spallina del reggiseno.
"Voglio farlo qui." Geme. Mi sporgo verso di lei e sposto la mano dietro la schiena.. Inarca la schiena in modo che possa sganciarle il reggiseno. La guardo negli occhi poi comincio a baciarle il collo e pian piano a salire sulla mandibola fino ad unire le mie
labbra alle sue.
"Vieni qua." Le sussurro sulle labbra.
Scavalca e si mette a cavalcioni sulle mie gambe. Al contatto con lei subito mi indurisco. Non ne posso fare a meno. Le sfilo la maglietta e il reggiseno. La guardo per un secondo e mi lecco le labbra. Mi aiuta a sfilare la maglietta e appoggia le mani sul mio petto.. mi sorride e fa scendere le mani più in basso. Mi sbottona il jeans e lo tira giù insieme ai boxer.
"Cazzo." Gemo. Spingo indietro il seggiolino e lo stendo. Le tiro giù i pantaloni e le mutandine. Ansimo quando si appoggia sul mio petto nudo. Cerco di passare al di sopra di lei per andare al sodo, ma lei mi blocca stringendo le gambe attorno al mio bacino. Si inginocchia davanti al seggiolino..cazzo.. l eccitazione sale sempre di più.. Mi prende tra le labbra...il mio respiro rallenta.. inizio ad ansimare. Metto le mani tra I suoi capelli e stringo I pugni tirandoglieli...continua a tenere la bocca intorno a me..la vista mi si appanna...Urlo il suo nome e dal suo sguardo capisco che le piace..Continuo a entrare e uscire dalla sua bocca. I muscoli mi si rilassano alzo gli occhi verso il tettuccio della macchina tenendo le mani ben salde nei suoi capelli e vengo nella sua bocca gridando il suo nome. Alza lo sguardo e mi guarda pulendosi la bocca. Si lecca  le labbra...poi si stende su di me appoggiando la testa al mio petto. Il mio respiro inizia a tornare alla normalità. Scruta con lo sguardo i miei tatuaggi.. amo il modo in cui ripassa il contorno dei tatuaggi...con tanta delicatezza da farmi venire la pelle d'oca.
"Let me dream today ?" Chiede alzando lo sguardo verso i miei occhi.
"Lasciami..sognare..oggi." Ansimo ancora senza fiato.
"Ti ho proprio distrutto?" Chiede sentendosi a pancia sotto e appoggiando il petto al mio.
"Mi hai preso alla sprovvista."  Dico appoggiando le mani sul suo fondoschiena. La sua pelle é così morbida e calda...la sbronza sta passando..riesco a formulare pensieri più lucidi.
"Andiamo che si fa tardi." Dice tentando di spostarsi. Glielo impedisco portandola al di sotto di me.
"Dove scappi?" Chiedo baciandole il collo. Scendo più giù e prendo il suo capezzolo tra i denti..geme e stringe forte le gambe attorno a me. "Devi venire per me come io sono venuto per te." Sussurro con voce provocante. Sento il suo respiro cambiare quando le sussurro queste parole.."So che in questo momento Senti caldo e hai un fuoco dentro che solo io posso placare." Sussurro e bacio il contorno del seno.
"Fra.." Geme. Stringo le mani attorno ai suoi fianchi e unisco le mie labbra alle sue. Le mordo il labbro inferiore.."Domani mi accompagni a fare il piercing.. non ti piace l idea di sentire il metallo lì?" Sussurro riempiendole il viso di baci. Arrossisce. Non sono ancora del tutto sobrio ma mi piace la sua reazione quando le parlo in questo modo. Annuisce.
Porto la testa tra le gambe..inizio a muovere la lingua in lei..stringe le gambe ma io gliele divarico mettendo le mani sui suoi fianchi. Geme forte il mio nome e mette le mani tra I miei capelli.
"Francesco..." Geme senza fiato. Ma io continuo a muovere la lingua in lei e ad assaporarla. Non l avevo mai fatto per bene prima d ora.
Alzo per un secondo la testa e la guardo negli occhi.
"Continua..ti prego.." ansima costringendomi  ad abbassare la testa. Tengo di nuovo la loro lingua in lei e a stringere le mani ai suoi fianchi.
"Fra...sto per..." Geme e prima di completare la frase viene.
Le do una sculacciata sul sedere e la metto su di me.
"Aiii. "  Sì lamenta e appoggia la testa sul mio petto.
"Amo quando gridi il mio nome." le confesso e le passo i suoi vestiti.
"Anche io quando gridi il mio." Sussurra sedendosi a cavalcioni su di me. Le alzo le mutandine e il pantalone e torna al posto guida. Continua a fissarmi. Alzo i pantaloni e il boxer e sistemo il seggiolino come era prima.
"Non metti la maglia?" Domanda guardandomi.
"Perchè così non ti piaccio?" Chiedo poggiando una mano sulla sua coscia.
"Beh si." Mormora.
"Ti amo." Sussurro girandole il viso con una mano.                                        
"Ti amo " Dice voltandosi verso me. Ci guardiamo profondamente e ci sorridiamo..mi sporgo verso lei e unisco le labbra alle sue. Il bacio è delicato, ma pieno di passione.
"Chiama Riccardo." Dico muovendo avanti e indietro la mano sulla sua coscia.
"Vabbene." Sussurra.
Compone il numero e avvia la chiamata. Resta qualche minuto a telefono poi lo posa sul cruscotto.
Mi informa che verrà con Alessio che dovrà guidare la mia macchina. L idea mi da un po sui nervi ma dobbiamo essere amici. Se lui voleva solo fare un dispetto a me è un conto, ma se lui voleva approfittare di Serena mai e poi mai saremmo diventati amici.
"Ho apprezzato molto quello che hai detto alla barista." Mi confessa mentre aspettiamo nel parcheggio del bar che arrivino quei due.
"Beh è solo la verità." Dico giocherellando con una ciocca dei suoi capelli.
"Quindi sul serio mi ami?" Dice avvicinandosi sempre di più a me. Non sopporto stare lontano da lei. Le faccio segno di salire sulle mie gambe e lei obbedisce.
Appoggia I piedi sul sedile guida e la testa alla mia spalla.
"Sì ti amo." Sussurro cingendola con un braccio dietro la schiena.
"Sei stato a letto con quella?" Chiede curiosa e con un tono di gelosia.
"Varie volte." Che senso avrebbe non dirle la verità? Meglio che lo sappia.
"Ah." Dice abbassando lo sguardo.
Le alzo il viso con un dito e la costringo a incontrare i miei occhi.
"Ascolta. Loro sono il mio passato e il
mio passato lo voglio dimenticare. Con loro andavo solo a letto, con te è diverso, posso essere la persona che voglio essere in realtà. All inizio del nostro rapporto non ero ancora cambiato infatti ti ho tradito due volte,ma sappi che ora voglio solo te le altre sono zero." Dico senza fermarmi un attimo. Mi stupisco di me stesso. Non parla, mi guarda sorridendo e unisce le labbra alle mie.  Quanto la amo.
"Grazie." Le sussurro sulle labbra.
"Di cosa? " Chiede staccando le labbra dalle mie.
"Mi sono distratto." Sussurro ricordandomi del dolore che ho dentro.
"Amore." Sussurra abbracciandomi talmente forte che fa quasi male.
"Non lasciarmi per nessun motivo."  Dico affondandomi tra le sue calorose braccia.
"Non ti lascio. Nutellino mio."  È da Tanto che non mi chiama così. Sorride..quanto è bella quando ride. Ci baciamo di nuovo questa volta senza staccarci.
"Siete troppo sdolcinati." Ci interrompe Riccardo aprendo la porta della macchina.
Cazzo non ho la maglietta.
"Finalmente siete arrivati." Dice Serena staccandosi da me e tornando al posto di guida. Prendo la maglietta e la infilo.
"Faccio finta che non ho visto niente.." Dice Riccardo notando che ero a petto nudo.
"Blablablabla." Dico guardando dritto  avanti a me.
Mi mostra il dito medio. Lo guardo storto.
"Le chiavi." Dice.
"Tieni." Rido e gli passo le chiavi.
Vedere Alessio nella mia macchina mi da fastidio ma non voglio litigare con lui.
"Puzza qua dentro. " Osserva Serena mentre guida verso casa.
"chissà di cosa." Dico e  immagino lei che mungola il mio nome..Devo calmarmi.
"Dai stronzo." Dice fermandosi a un semaforo.
"Baciami." Le ordino avvicinando il mio viso al suo. Ci scambiamo un bacio poi scatta il verde e riparte. Dopo qualche minuto arriviamo a casa.
Scendiamo dall auto e aspettiamo che Riccardo e Alessio ci raggiungano.
Serena apre la porta con la chiave ma in salotto troviamo Alessia Elena,Lorenzo e Alessandro.
Serena subito corre ad abbracciare le ragazze io invece guardo da lontano.
"Noi saliamo di sopra." Annuncia Serena però guardando me.
"A dopo." Dico sorridendo e le allargo un braccio. Mi si avvicina e mi stampa un bacio.
Resto con gli altri...Alessio mi si avvicina.                               
"Dopo vieni con me?Voglio comprare una chitarra da tempo e vorrei beh il tuo consiglio." Borbotta lasciandomi sconcertato. Beh vorrá essermi amico e sta cercando qualcosa che ci accomuna. Non mi dispiace l idea.
"Okkey. Però prima devo riposare. Sono ancora un po ubriaco." Dico mettendo una mano dietro la testa.
"Perfetto." Dice e si allontana andando verso gli altri..
"Riccardo sto un po in camera tua." Annuncio, ma prima voglio andare ad avvisare Serena che dopo 'esco'  con Alessio.
Mi avvicino leggermente alla porta. Stanno parlando.
"Non so come fare a dirglielo..Ho paura, paura che si arrabbi,non con me ma con lui.  " Dice Serena.  Frena. Cosa non riesce a dire?  A chi? Perché ha paura che questo qualcuno si arrabbi? Chi è lui?

Il vero amore ||Dear jackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora