Capitolo 89

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Ho sistemato i personaggi e messo il cast, date un'occhiata alla foto su❤ Questo è l Ultimo capitolo❤ Buona lettura amori❤

SERENA'S POV
La donna che credevo fosse mia mamma e la donna che credevo una semplice signora che mi offriva un lavoro, sono davanti a me. Stringo un braccio dietro la schiena di Francesco e mi avvicino. Cerco di restare calma.
"Sere.." Dicono all'unisono le due donne. Non rispondo e le guardo con sufficienza. Ho davvero voglia di mandare a fanculo tutti.
"Cosa volete? Svelarmi qualche altro segreto? Volete farmi soffrire ancora di più?" Dico. Francesco mi stringe a se per rassicurarmi e gliene sono grata.
"Mi dispiace non avertelo detto prima.." Sussurra Rosanna. Cioè mia madre. Non ci posso ancora credere.
"Basta! Non ce la faccio più! State tutti zitti, non ho per niente voglia di sentirvi parlare! Mi scoppia la testa. Lo volete capire? " Urlo e mi guardano mentre le lacrime cominciano a percorrere il mio viso.
"L'unico colpevole qui è lui." Dice Anna indicando mio padre. Non riesco a definirla 'mamma' dopo aver saputo ciò che ha fatto. "Lui mi ha tradita e ha fatto in modo che ti nascessi." Dice. Si guadagna un'occhiataccia da parte di tutti.
"Ah ora vorresti anche che non fossi mai esistita? Tu sei malata! Lo capisci? Nemmeno in 23 anni ti sei legata in qualche modo a me! Non voglio sprecare fiato con persone così. Non capisco come ho fatto ad essere così ingenua e a non capire cosa stavi tramando alle mie spalle. Hai avuto quello che volevi. Contenta?" Dico tra le lacrime. Prendo un respiro e me le asciugo. Mi separo da Francesco.
"Voi, voi avete rovinato la mia vita. Tutti compresi Francesco, e se qualcuno deve far pagare qualcosa a qualcuno quella sono io. Non cercatemi, non avvicinatevi a me, non mi parlate e lasciatemi sola. Voglio creare una mia vita senza voi. Voglio una vita vera, voglio dimenticare il passato." Francesco mi guarda a bocca aperta e lo stesso tutti gli altri. Ho deciso. Voglio chiudere con tutti, voglio rifarmi una vita, conoscere persone vere, persone che terranno veramente a me che mi apprezzeranno per cio che sono, non per soldi. Ho bisogno di creare il mio mondo,restare sola.
"Sere..ti prego." Sussurra Francesco avvicinandosi a me.
"No Francesco basta! La mia voglia di dimenticare è più forte dell amore che provo per te. Sul serio voglio chiudere con il passato." Dico. Continua ad avvicinarsi lentamente. Il mio respiro diventa più pesante. L'ho ferito e si vede.
"Sei tutto per me. Ti ho amata in tutti i modi, ti amo in tutti i modi. Non posso regalarti la Luna ma posso amarti e farti superare tutti questo. Ti prego non dimenticare tutto quello che c è stato tra noi." Dice. Scuoto la testa e indietreggio.
"Fra..ne ho bisogno." Sussurro e appoggio la schiena al muro. Lo guardo negli occhi mentre avanza lentamente verso me.
"Non ne hai bisogno. Ti vuoi nascondere dai problemi." Sussurra. Si inginocchia ai miei piedi e mi prende una mano. "Ti prego,proviamo insieme ad andare avanti?" Sussurra. Tutti mi guardano in attesa della mia risposta. Come  in un film. Ma questo non è un film è la mia vita e la mia vita fa schifo. Voglio vivere a modo mio,voglio ricominciare da capo e sarà ciò che farò.
"No." Dico e scappo nella mia camera.
Non voglio piangere, non voglio ridere. Voglio solo stare sola. La solitudine è la cosa migliore in questo momento. Le persone mi fanno stare male, se sto da sola non soffro.
Da oggi non sarò la Serena che sono stata fino ad ora, cambierò, cambierò per avere una vita migliore, una vita senza persone false. Non voglio più soffrire. Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio. La prima cosa che cambierò sarà il modo di vestire, voglio sembrare una ragazza forte, la ragazza forte che vorrei essere. Ho bisogno di questo cambiamento, ho bisogno di mandare tutto a fanculo.
Prendo un leggins nero di pelle, non so neanche che ci fa nel mio armadio, ma non mi interessa. Ora mi serve. Poi prendo una canotta nera e comincio a spogliarmi per indossarli. C'è la porta aperta ma non me ne fotte un cazzo. Sfilo la felpa che indosso e la lancio sul pavimento, lo stesso faccio con il jeans.
"Sere...ti prego." La voce di Francesco mi fa sobbalzare.
"No Francesco va via." Dico e metto la canotta.
"Non vado via. Ora siamo soli, non devi recitare." Dice e mi prende per il polso e mi costringe a girarmi per guardarlo negli occhi.
"Non stavo recitando, accettalo è così." Dico guardandolo dritto negli occhi. Lo faccio anche per lui, non merita di avere un disastro al suo fianco.
"Non è così, almeno non fino a qualche ora fa. Fino a qualche ora fa ero dentro di te, ti stavo scopando e mi dicevi di amarmi." Dice e ripenso a ciò che abbiamo fatto prima. Ha ragione, ma già durante il pranzo avevo preso questa decisione cioè quella di non fregarmene.
"Capita." Dico e alzo le spalle.
"Smettila cazzo!" Urla e mi spinge. Mantengo l'equilibrio e non cado.
"Ma sei pazzo?" Urlo.
"Di te." Dice e si avvicina nuovamente.
"Non me la fai. Mi allontanerò dalla mia vecchia vita." Dico.
"Sei sicura di volere una nuova vita? Sei sicura di voler mandare tutto a puttane? Dimmi che vuoi questo e ti lascerò." Dice. Sorrido e lo guardo.
"Sono sicurissima, ora va via." Dico con tono duro.
"Speravo che venendo avremmo avuto un nuovo inizio, non avrei mai immaginato che tu mi lasciassi così, che non mi dessi nemmeno una possibilità. Io ti amo, davvero. Non sarei qui se per me tu fossi solo soldi." Dice e abbasso lo sguardo. Rialzo gli occhi e gli fisso le labbra.
"Scusami, ma non immagini come sto." Dico.
"Posso..baciarti l'ultima volta?" Questa frase l'ho sentita troppe volte, ogni volta non è mai l'ultima.
"Non dire l'ultima volta perché sai che non sarà così." Dico e mi avvicino a lui.
"Lo so." Sussurra e appoggio una mano sul suo petto. Sento il suo battito accellerare e anche il mio. Lo guardo, mi guarda ma nessuno riesce a fare il primo passo. Allungo le labbra verso le sue e vengo a contatto con il metallo del suo piercing. Stringe le mani attorno ai miei fianchi e mi bacia dolcemente provocandomi dei brividi. Mi separo e mi allontano. Mi ero dimenticata di essere praticamente nuda. Prendo il leggins e comincio a metterlo. Francesco mi fissa.
"Cosa c'è? " Chiedo dato che mi guarda in modo strano.
"Non ti metterai a fare la puttana per caso?" Chiede.
"Forse." Faccio l'occhiolino e alzo il leggins.
"Non farlo." Mi prega. Prendo i miei trucchi e mi metto davanti allo specchio.
"Non sarai tu a negarmelo." Dico e cerco il rossetto nero.
"Bene." Dice e si siede sul letto.
"Cosa?" Chiedo e comincio a mettere l'eyeliner. Lo metto molto doppio.
"Posso negartelo quando voglio." Dice e io mi giro e lo guardo storto.
"Se certo." Dico e metto il mascara.
"Ti odio." Mormora e mi si avvicina.
"È ciò che voglio." È la verità,deve allontanarsi.
"Bene. Ciao." Mi saluta ed esce dalla stanza. Lo amo ma il dolore è più forte dell' amore. Metto il rossetto nero e faccio la coda. Mi sento provocante e forte. All'esterno ovviamente, dentro sono uno schifo. Sono debole e triste, vorrei tanto che l'amore fosse più forte di tutto questo almeno per essere felice in qualche modo, ma non è così.
Prendo il giubbotto di  pelle e scendo di sotto. Non c è nessuno e ne sono felice. Non ho per niente voglia di vedere qualcuno che conosco.
"Come stai?" Chiede una voce alle mie spalle. Mi giro e vedo Elena.
"Bene." Mento e sorrido.
"Che cazzo hai fatto?" Chiede scrutandomi dalla testa ai piedi.
"Costruisco una nuova vita, ovviamente." Dico.
"Ah vabbene...io ne faccio parte?" Chiede.
"Si." Dico e mi avvio alla porta. "A dopo." Saluto ed esco di casa.
Entro in macchina e mi dirigo verso un locale. C'e molta gente e sicuro qualcosa da bere. Mi faccio strada tra la gente e arrivo al bancone.
"Dammi una vodka." Ordino al barman. Sorride e mi si avvicina.
"Antipatica la signorina." Dice e mi fissa in modo strano. Voglio bere subito.
"VODKA." Dico per fargli capire che deve svolgere il suo stupido lavoro.
"Ecco, ecco." Dice e mi versa un bicchiere.
"Grazie grazie." Dico e mi allontano tra la folla. Bevo e la vodka mi provoca bruciore alla gola ma comincio a sentirmi più tranquilla.
"Oddio come sei bella." Mi ferma un tipo. "Vuoi ballare?" Chiede e decido di accettare. Anche se ballare qui significa strusciarsi.
"Va Bene." Dico e ci inoltriamo tra la folla. Comincio a muovermi a ritmo di musica e quel ragazzo mi si avvicina. Incolla il corpo al mio e comincia a muovere i fianchi contro i miei. Solo ora noto che è bruno ed è abbastanza carino. Non mi interessa la bellezza, mi interessa distrarmi.
Stringo le braccia attorno al collo di questo sconosciuto e lui le appoggia sul mio sedere. Comincia a palparmi ripetutamente il sedere ma a me non interessa più di tanto. Mi stampa un bacio sul collo ma lo lascio fare. Devo essere diversa no?
"Sei fidanzata?" Chiede mentre infila una mano nella canotta sulla mia schiena.
"No, non voglio relazioni." Dico.
"Bene." Sussurra e incolla le labbra alle mie. Sono fredde o almeno così penso. Non provo niente, ma continuo a baciarlo. Devo dimenticare tutto ciò che è successo, devo. Si stacca dal bacio e mi sorride.
"Vieni con me." Sussurra e mi prende per il braccio. Lo seguo.
Entriamo nel bagno, dove non c è nessuno. Chiude la porta e mi si avvicina per continuare a baciarmi. Non so nemmeno il suo nome, ma non mi interessa. Sto diventando una puttana? Beh si. Non mi interessa niente.Da oggi la mia vita sarà questa, niente cose serie solo divertimento. Almeno non soffro.
Mi separo dal bacio e mi tolgo il giubbotto.
"Non prendere tutto ciò per serio. Una botta e via." Lo avviso, ma sembra non importarsene. È ubriaco e domani dimenticherà tutto.
"Ovvio." Dice e mi sfila la canotta. Appoggio i vestiti sul lavandino e mi avvicino per continuare a baciarlo. Sto davvero facendo tutto questo con un ragazzo che non è Francesco? Avrei tanta voglia che ci fosse lui qui ora.
"Sei stupenda." Commenta e mi abbassa il leggins. Non sento niente, ma devo.
"Grazie." Dico e gli appoggio una mano sulla mia pancia e non ho nemmeno un brivido.
Mi abbassa le mutandine e gli lascio infilare le dita. Muove le dita ma non sento le sensazioni che Francesco mi provoca. Francesco non merita tutto questo, ma non merita nemmeno me.
"Fermati." Dico. Ho il respiro leggermente affannato, ma questa cosa non ha significato per me.
"Ciao, ci si vede." Mi stampa un bacio sulle labbra e mi lascia sola nel bagno. La mia vita faceva schifo, fa schifo e farà schifo. Per sempre.

Una settimana dopo...

ELENA'S POV
È passata una settimana da quando Serena ha scoperto tutto. Da quel giorno non parliamo più come prima. Non è mai a casa e passa ogni notte con un ragazzo diverso. Mi ha detto che con uno ci è anche andata a letto. Sta diventando una troia. Abbiamo litigato parecchie volte in questa settimana e oggi ho deciso di portarla dall unica persona che è in grado di farla ragionare. Ha davvero bisogno di cambiare, di tornare la ragazza che era diventata grazie a Francesco. Sta diventando proprio incontenibile. Ha addirittura fatto un piercing al naso, lei li ha sempre odiati. Ha in programma di fare un tatuaggio, anche molto grande e percio ho deciso di portarla da Francesco.
Penso a lei ed eccola apparire. Non sa che andremo da Francesco.
"Allora dove andiamo?" Chiede e si alza la gonna più in alto.
"Andiamo...mhm..Non te lo dico." Dico e prendo le chiavi della macchina.
"Fanculo." Dice ed esce di casa. La seguo ed entro in macchina.
"Sta zitta." Le dico per evitare che faccia domande.

SERENA'S POV
Mi secca andare con lei, a quest ora sarei dovuta essere stata con Mattia, un ragazzo con cui ieri ho ballato. L'altro ieri sono stata a letto con un ragazzo, cosa mai successa se non con Francesco. Lo sto dimenticando, anzi no. Faccio finta di averlo dimenticato, uso gli altri perché ho voglia di dimenticare il passato. Non lo sento da quel 'Bene,Ciao.' Lo guardo ogni giorno in tv di nascosto da Elena. Con Riccardo non ho mai parlato da quando ho saputo tutto. Mio padre e Rosanna mi chiamano in continuazione ma io non rispondo mai. Si lo so sto scappando dai problemi e sto usando il sesso per scappare, scappare dalla verità.
"Dove cazzo stiamo andando?" Chiedo scandendo le parole. Si sto tornando arrogante.
"Sta zitta." Mi dice Elena. La sto trattando malissimo ma non mi interessa. Voglio pensare solo a me stessa.
"E vabbè." Sbuffo.
Dopo una mezz'ora la macchina si ferma e quando mi rendo conto di dove siamo mi viene voglia di uccidere qualcuno.
"Io non ci vado da lui." Urlo ed esco dalla macchina. 
"No tu ci vieni." Mi prende per il braccio e mi tira verso l'entrata dell'hotel.
"Non puoi obbligarmi cazzo." Urlo e vedo Francesco dietro alle spalle di Elena che parla e sorride con una ragazza.
"Si che posso." Dice ma io sono rimasta immobilizzata nel vedere Francesco con quella ragazza. Perché sono gelosa?
"E vabbene andiamo." Dico e cammino verso l interno dell hotel.
"Prendiamo prima un caffe." Dico e lei annuisce. Ci fermiamo al bancone del bar ed Elena chiede due caffè.
"Di nuovo qua?" Chiede una ragazza alle mie spalle. Mi volto e vedo quella cosa brutta di Ilaria.
"Si, problemi?" Dico e mi giro per guardarla.
"No, prendo un caffe anche io con te." Dice e fa segno al cameriere di preparare un caffe.
"Serena." Sento chiamarmi. Sbuffo e mi volto. È Francesco. È bellissimo cazzo. Elena mi fissa.
"Cosa vuoi?" Chiedo. È l'eccitazione in persona questo ragazzo. Sarà perché lo amo..
"Dopo sali in camera, dobbiamo parlare." Dice poi se ne va. Che cosa mi vuole dire?  E perché non sembrava così sorpreso di vedermi qui?
Quando mi volto Ilaria è scomparsa. Non capisco il senso. Quella ragazza è strana. Beviamo il caffè poi andiamo verso l'ascensore. Mentre aspettiamo che arrivi vediamo Lorenzo che sorride e corre verso Elena. Si scambiano baci e abbracci. Sono bellissimi.
"Io vado, è arrivato l ascensore." Dico ma sono troppo presi l'uno dall'altra per calcolare me.
Entro in ascensore e schiaccio il numero tre. Ho una forte fitta alla testa. Ora anche il mal di testa ci mancava.
L'ascensore si ferma e la testa continua a farmi sempre più male..ma che cazzo?
Mi fermo davanti alla porta dei ragazzi e busso. Dopo avermi fatto aspettare abbastanza la porta si apre. Francesco è senza maglia e dentro la stanza c'è Ilaria.
"Ah questo dovevi dirmi? Fanculo!"Dico e mi volto di spalle.
"No! Ma che cazzo pensi!  Non la sopporto neanche." Dice seguendomi. Comincio a correre nonostante il mal di testa comincia a farsi sempre più pesante. Non avrei dovuto mettere questi tacchi.
"Non scappare." Urla mentre mi segue.
Sono quasi alle scale, ce la posso fare pochi metri per uscire da questo malederro hotel. Ho il fiatone, ma vista mi si sta appannando e mi scoppia la testa. Vorrei fermarmi ma non posso. Cammino fino alle scale e dopo i primi quattro scalini i muscoli non reagiscono più. Gli occhi mi si chiudono e sento una fitta dolorosissima al braccio.
"Cazzo Sere." Sono le ultime parole che sento prima di perdere i sensi.

Il vero amore ||Dear jackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora