Capitolo 75

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SERENA'S POV
Sono abbastanza ubriaca, aver fatto la doccia con Francesco è stata una sciocchezza, ma non posso dire che non mi sia piaciuto, anzi.
"Vuoi dormire? " mi chiede. Lo guardo. Indossa solo un ' asciugamano in vita. Io indosso un accappatoio.
"Ma no!" Rido e vado verso l armadio.
"Pff." Dice e mi segue.
"Lalalalalalallaala." Dico e prendo il pigiama.
Sento due mani sui fianchi e mi irrigidisco.
"Voglio ricambiare il favore di stamattina." Sussurra baciandomi sul collo.
"Va bene." Ansimo. Non penso lucidamente, ma so che non porterà a nulla di buono.
Mi fa stendere sul letto e comincia a baciarmi. Alza leggermente l accappatoio e lo guardo negli occhi. Si ferma prima di aprire l accappatoio e mi guarda.
"Qualcosa non va? " Chiede non staccando gli occhi da me.
"Niente..stavo solo guardando quanto sei bello..." Sussurro arrossendo. Mi sorride e unisce le labbra alle mie..questo bacio è lento e pieno di sentimenti. Stringo le mani tra I suoi capelli e continuo a baciarlo.
"Metti il pigiama." Sussurra sulle mie labbra, poi riprende a baciarmi.
"Pensavo che.." Mormoro staccando le labbra dalle sue.
"Non fa niente." Sussurra e fa per alzarsi. Lo blocco mettendogli le mani sulla schiena.
"Che c è?" Chiede sorridendo.
"Ne ho bisogno.." Sussurro.
"No Sere, non posso." Capisco che si sta trattenendo...non se la sente e devo accettarlo.
"Va bene tranquillo." Sorrido e lo lascio, ma non si sposta da me.
"Ehi.." Dice accarezzandomi il viso.
"Ti amo Fra, ho solo bisogno di tempo per pensare." Sussurro.
"Pensare a cosa? " Chiede appoggiando I fianchi sui miei.
"A..non so al futuro." Ansimo.
"Ti scoperò quando avrai finito di pensare." Dice e si alza. Prende un boxer e lo infila. Mi passa la sua felpa e subito la indosso. Ci mettiamo sotto le coperte e ci addormentiamo abbracciati.

Apro gli occhi grazie a dei baci sulla guancia.
"Buongiorno." Sussurra sorridendo. Mi ero dimenticata di come fosse bello svegliarsi e vederlo accanto a me sorridente.
"Buongiorno." Sussurro e porto una mano sulla sua guancia. Ho freddo.
"Dormito bene?" Chiede appoggiandosi sul gomito e guardandomi.. Ho la sua felpa..spero che non lo abbiamo fatto.
"Sì...ma ieri sera che è successo? Non ricordo." Sussurro girandomi sul fianco.
"Non ti ricordi?" Chiede sorridendo.
"No..sono rimasta al terzo bicchiere di vino. Quando bevo non ricordo niente." Sussurro sorridendo.
"Abbiamo fatto..beh la doccia e basta però stavo per farti un dit..." Lo zittisco poggiando la mano sulla sua bocca.
"Poi siamo andati a letto..vero? " Chiedo come se la risposta fosse ovvia.
"No non avrei mai approfittato di te dato che eri ubriaca." Dice. Sorrido e incrocio le gambe alle sue.
"Sul serio, grazie." Sussurro avvicinando il viso al suo.
"Ho fatto ciò che si doveva fare, tranquilla." Sussurra e tira la coperta sulla mia spalla. Lascia la mano sulla mia spalla.
"Che ore sono?" Chiedo. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.
"Le otto." Risponde avvicinandosi a me. Merda.
"Fra..alle otto e mezza di solito viene Jonas..poi deve venire mia cugina a portarmi la bambina..dobbiamo muoverci." Sussurro. Sembro una maniaca in questo momento.
"Se vuoi mi bastano dieci minuti, avresti venti minuti per sistemare tutto.." Sussurra con voce provocante. Un brivido mi percorre.
"Non so..." Mormoro. Sto per rifiutare, ma poi mi rendo conto di Quanto ho bisogno di lui. Questa sarà davvero l ultima volta, l ultima. Sono sicura che li prenderanno per Amici, ed è meno di una settimana. Oggi é 24 novembre. Riccardo ha detto che se tra oggi e domani riceveranno una chiamata, il 30 novembre dovrebbero andare a Roma ed esibirsi per sapere se sono o no nella scuola. Se entra nella scuola non lo vedrò per molto tempo..fa male solo il pensiero.
"Okkey Fra, ti voglio." Sussurro accostando il naso al suo.
"Faremo presto."Dice e mi mostra un pacchetto. Sorrido e mi avvento sulle sue labbra. Schiudo le labbra per permettergli di infilare la lingua..lo faccio spostare al di sopra di me e gli stringo le gambe attorno al bacino. Prende l orlo della felpa, la sua felpa, e me la sfila. Inizia a stamparmi baci sul collo poi tra i seni. Ansimo il suo nome e struscino i fianchi contro i suoi facendolo gemere. Mi abbassa le
mutandine e io le sfilo. Si sfila I boxer e infila il preservativo. Alzo gli occhi verso il soffitto mentre mi allarga le cosce.
"Lo faccio..perchè..ti..a-amo." Geme prima di entrare in me. Stringo le gambe attorno al suo bacino e spingo i fianchi contro i suoi per sentirlo fino in fondo. Alzo la testa e gli stampo dei baci sul collo. Entra ed esce da me, i nostri respiri sono l unico rumore che si sente..lo amo. Lo amo. Lo amo.
Spinge in me...sono vicina al limite.
"Ti amo." Sussurro accarezzando il ciuffo riccioluto che amo tanto. Preme le labbra contro le mie..il suo piercing è freddo sulle mie labbra, ma è una sensazione bellissima. Viene nel preservativo e io insieme a lui. Rilasso le gambe e le stendo sul letto. Appoggia la testa sul mio petto e prende il telefono dal comodino.
"Sono le otto e otto minuti."Sussurr Senza fiato.
"Due minuti in meno." Sorrido e gli faccio alzare la testa verso l alto.
"Mhm che belle tette." Sussurra abbassando lo sguardo.
"Stronzo Guardami. " Dico ridendo.
"Dici miss tette sexy." Dice con faccia perversa.
"Non far capire niente a Jonas. Mi raccomando." Dico guardandolo negli occhi.
"A proposito di Jonas lo stronzo..." Lo blocco.
"Aspetta aspetta aspetta...come ?" Dico e lo guardo con aria di rimprovero.
"Jonas lo stronzo." Dice ridendo..mi trattengo dal ridere.
"Lascialo stare." Dico sorridendo.
"Non riesce nemmeno a scoparti." Ride e si alza da me. Mi alzo dal letto e mi avvicino all armadio..
"Non glielo permetto, è un altro il punto." Dico mentre infilo un paio di
mutandine.
"Ma lo permetti a me, è questo il punto." Dice in tono sarcastico. Mi volto e lo guardo..sta infilando il jeans..
"Dettagli." Sussurro e infilo il reggiseno.
"Proprio." Dice. Infilo un jeans blu e una felpa nera.
Sistemiamo la camera e il bagno e scendiamo di sotto.
"Otto e ventinove. Avevo detto che ce l avremmo fatta." Dice e mi stringe sotto braccio.
"Ahahahahah si." Rido e allungo le labbra verso le sue. Ricambia e ci baciamo..
"Con te mi sento completo, mi sei mancata. Tanto. " Sussurra sedendosi sul divano. Mi metto sulle sue gambe.
"Se per me fosse semplice, starei con te, ma non riesco a prendere una decisione. Ho paura di fare la scelta sbagliata e soffrire." Gli confesso. Dirlo ad alta voce è diverso che dirlo in mente.
"Io ci sarò sempre, ma non in eterno. Ceh se tu mi lasci per tipo due anni poi vorresti tornare con me non starei con te." Dice. Sto andando in panico, non può dire di amarmi e poi dire questo. Non posso accettarlo. Faccio per alzarmi dalle sue gambe ma lui mi prende per il braccio. Devo trattenere le lacrime.
"Oh no." Sussurra." Non intendevo quello. Ti amo, tanto, ma se tu non mi amassi non avrebbe senso." Mi calmo leggermente.
"Mi hai fatto prendere un colpo." Dico ridendo falsamente.
"Perchè non scegli me? Perché ?" Sussurra mentre mi abbraccia.
"Il mio cuore ha scelto te,la mia mente ha scelto Jonas. La mente al momento prevale." Sussurro e lo stringo.
"Presto anche la mente sceglierá me." Sussurra. Rido poi sento il campanello.
"Spero non sia Jonas lo stronzo." Dice Francesco seguendomi.
"Bastaaaa. " Rido e apro la porta. Francesco si mette dietro di me e mi cinge il fianco con un braccio, per fortuna è mia cugina.
"Ciao Sereee." Esclama venendomi ad abbracciare.
"Ciao Giulyy" Dico abbracciandola.
"E lui chi è?" Chiede guardando Francesco.
"Sono il suo.. un suo amico. " Risponde Francesco mettendo una mano dietro la testa.
"Mah non sembrate amici hahahah." Ride e porta il passeggino dentro.
"E che sembriamo ?" Chiedo ridendo. La bambina nel passeggino è bellissima. Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi, proprio come mia cugina. "Come sei bella. " Dico prendendo le manine della bambina. Mi sorride.
"Sembrate fidanzati cara." Dice.
"Sembra così tanto?" Chiedo sperando il contrario.
"Da come stavate quando hai aperto la porta decisamente." Ride e prende la bambina in braccio.
"Cami a mamma saluta zia." Dice alla bambina.
"Ciao." La voce della bambina mi scalda il cuore. Guardo Francesco che sta sorridendo assieme a me.
"Allora io per stasera torno, ti ho lasciato un foglio con scritto cosa devi fare.." Dice passandomi un foglietto.
Sarà divertente finché non arriva Jonas. Litigheranno sicuramente.
"Ah bene." Sussurro guardando il foglietto.
"Come va il lavoro?" Chiede sorridendo..
"Non sto lavorando.." ammetto abbassando lo sguardo.
"C è una mia amica che cerca una commessa per il suo negozio di abbigliamento, se vuoi.." Dice.
"Sì, sarebbe fantastico." Ho occasione di avere un lavoro semplice e che mi tenga impegnata.
"Allora per domani ti faccio sapere." Esclama battendo le mani.
"Grazie davvero." Esclamo sorridendo.
"Riccardo? " Chiede guardandosi intorno.
"È con la sua fidanzata." Rispondo sorridendo.
"Ah si è fidanzato? Ma guarda un po!" Sorride e io con lei.
"È tardi devo andare." Dice guardando l orologio al polso.
"Uh mi dispiace, a stasera." La abbraccio e mi da la bambina tra le braccia.
"A stasera." Sussurra."Cami fai la brava a mamma." Dice poi stampa un
bacio alla figlia.
Esce di casa e Francesco subito mi si avvicina.
"Mi piace vederti così. Voglio fare un figlio con te." Dice. Per poco non mi cade Camilla dalle braccia.
"Prego?" Dico ridendo.
"Voglio che tu sia mia moglie e voglio avere tanti bambini." Dice.
"Ma sei pazzo?" Chiedo ridendo e andando in salotto.
"No." Risponde e mi segue con il passeggino. "Non lo vorresti anche tu?" Chiede sedendosi sul divano.
"No. " Mento. Quanto lo vorrei, la mia vita girerebbe intorno a lui.
"Non ci credo." Dice sorridendo.
La bambina tende le braccia verso Francesco che mi guarda con aria interrogativa. Si capisce che non sa che fare.
"Prendila." Sorrido. Si alza e appoggia la bambina alla sua spalla.
"Non ti vedo come papà." Rido e leggo
Il foglio che mi ha lasciato Giulia. Beh gli dobbiamo dare una bottiglina di latte e a mezzogiorno deve mangiare. Non so da dove partire, non ho mai fatto niente.
"Perchè no?" Ride e si alza. Leggo nei suoi occhi la paura di far cadere la bambina e lo derido.
"Per questo hahahah. " Indico la scena davanti ai miei occhi.
"Perchè? Potrei farci l abitudine." Dice e comincia a giocare con la bambina facendola sorridere.
"Questo non lo metto in dubbio." Rido e vado in cucina. Metto il latte nella bottiglina e la metto a riscaldare nel microonde. Sorrido al pensiero di una vita così. Però ci sarebbero troppe responsabilità che non voglio prendermi.
"Sere c è un problemino." Francesco piomba in cucina con il naso tappato.
"Vieni andiamo." Rido e prendo la bambina in braccio.
"Vai a prendere il biberon dal microonde appena suona. " Gli dico e lo bacio.
"Okkey." Sussurra sconcertato dal mio gesto.
Vado in camera mia e appoggio un asciugamano sul letto e la bambina. Prendo le salviette e il pannolino. Apro il pannolino e una puzza invade la stanza. Prendo le gambe di Camilla e comincio a pulirla con le salviette. L ho visto fare una volta a Giulia altrimenti non ci sarei mai riuscita.
"Ecco è pron..to." Entra Francesco.
"Bene." Sorrido e porto la bambina in bagno per sciacquarla.
"Sai una cosa?" Dice Francesco sorridendo.
"Cosa?" Chiedo mentre sciacquo la bimba.
"Non mi arrendo, tu sarai mia, voglio fare questa vita con te. Mi rendi felice, ho bisogno di te." Sussurra. Mi giro di spalle mentre asciugo Camilla Per nascondere lo stupore. Lo amo cazzo. Se fosse stato sempre così, se non mi avesse fatto soffrire, ricadrei sicuramente tra le sue braccia. Cioè ci sono già ricaduta,ma tornerei subito con lui.
Torno in silenzio in camera mia e poggio la bimba sul letto.
"Posso provare io?" Chiede Francesco mentre sto per metterle il pannolino.
"Okkey." Sussurro e mi sposto. Gioco con la bambina e le accarezzo il naso mentre Francesco cerca di capire il verso del pannolino.
"Guarda quel ragazzo che non sa nemmeno mettere il pannolino ahahh" dico alla bambina e derido Francesco.
"Ecco come andava!" Dice quando gli mostro il verso giusto.
"Vai ora mettilo." Dico ridendo.
"Ci provo." Dice e alza le gambe della bambina che per fortuna è calma.
"Bravo !" Esclamo quando ha finito di
abbottonare il pannolino. Le alza le calze e io la prendo in braccio. Aspetto che Francesco finisca di sistemare e scendiamo giù.
"Dai possiamo fare i genitori!" Esclama appoggiando una mano sulla mia spalla e baciandomi in guancia.
"Se certo." Rido e cerco le sue labbra. Capisce e mi bacia.
"Ma che cazzo? Francesco! " Rido vedendo che ha messo le mutandine al di sopra delle calze.
"Ops. " Dice e scoppia a ridere.
"Sei scemo Fra, scemo." Rido poi sento il campanello..deve essere Jonas.
"Ed è arrivato Jonas lo stronzo! " Esclama prendendo la bambina dalle mie braccia.
"Sisi." Rido e vado ad aprire la porta. Ovviamente,mi segue.
Prendo un respiro apro e vedo Jonas che ci squadra dalla testa ai piedi arrabbiato. La situazione si mette male.

Il vero amore ||Dear jackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora