Capitolo 61

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SERENA'S POV
Siamo in giro per il centro della cittadina, la brezza marina soffia leggera alleviando il  calore che provoca il sole. La mia mano è stretta a quella del mio ragazzo, sorridiamo, scherziamo. Sembra andare tutto bene finalmente. Dopo aver chiarito la storia di Alessio sembra che per noi una possibilità di vivere tranquilli la nostra storia ci sia.
Soffermiamo lo sguardo su una bambina dai capelli biondi che mangia un gelato.
"Che bellina." Sussurro stringendomi al braccio di Francesco.
"Gia. " Sorride nervoso.
"Tranquillo non intendo che voglio avere un figlio." Noto un tono di delusione nei suoi occhi e aggiungo "almeno per ora." Mi cinge la spalla con un braccio.
"Poi lo affronteremo questo argomento" sussurra stampandomi un bacio sulla fronte. "Ora andiamo a mangiare un bel gelato." Mormora indicando la gelateria avanti a noi.
"Vabbene." Sussurro.
Entriamo nella gelateria. È piccola ma molto accogliente. Un ragazzo al di dietro del bancone ci chiede: "Salve ragazzi che gusto il gelato?"
Sorrido e rispondo:" Per me Kinder e Fiordilatte."
Prende con un cucchiaio il gelato dalla vaschetta e lo posiziona sul cono che gentilmente mi porge.
Francesco ,ovviamente , prende il gelato a Nutella e accanto mette la nocciola. Ama la nutella,  ne mangia tantissima e nonostante lo rimproveri di mangiarne meno lui continua..non la smetterà mai.
Dopo aver discusso su chi dovesse pagare, ovviamente ha insistito per pagare e so che con lui non la avrei vinta,  usciamo dalla gelateria e ci avviamo verso il lungomare gustando il gelato che abbiamo appena comprato.
"Sai una cosa?" Dice Francesco mentre assapora con la lingua il gelato.
"Cosa?" Sussurro con il sapore del gelato sulla lingua.
"Con te sto benissimo." Sussurra fermandosi e appoggiando la mano sulla ringhiera che affaccia sul mare.
"Me lo dici sempre." Sorrido e appoggio la testa al suo petto. Inizio a guardare il mare. Le onde che si infrangono sugli scogli sono l unico rumore che sentiamo.  Il cielo è rosso dato che il tramonto si avvicina. L' atmosfera é romantica al cento per cento. Vorrei che fosse sempre così. Io e lui senza che qualcuno si intrometta tra di noi.
"Aspetta c è un altra cosa." Sussurra mettendo in bocca l' ultima parte del
cono. "Cosa?" Chiedo sorridendo e dando un morso al cono.
"Ho paura che tu ti stancherai di me." Sussurra. Tossisco per lo stupore di questa confessione.. come può venirgli in mente?
"Non succederà." Sussurro guardandolo negli occhi.
"Ho paura, paura che tu stia con me solo per il sesso, ormai sai che in passato andavo con una ragazza diversa ogni sera e loro volevano solo quello. Ora sono cambiato e non voglio che sia così. " Sussurra accarezzandomi la spalla con una mano.
"Fra io ti amo per quello che sei, non di certo perché mi piace andare a letto con chiunque. Sto con te perché ti amo e se fosse il contrario ho già avuto tante occasioni per lasciarti ma come vedi sono qua. " Dico guardandolo negli occhi e mangiando l ultimo pezzo del cono.
"Lo so, ma ho sempre paura." Mormora stringendomi la mano.
"Non devi averne. Non ti lascerò se non ci sarà un motivo grave." Sussurro guardando il sole che sta quasi per raggiungere il mare.
"E se ti facessi soffrire di nuovo? Ormai sai che ti faccio soffrire.." mormora abbassando lo sguardo.
"So che non succederà perché stai    cercando di cambiare e per questo sono orgogliosa di te." Sussurro appoggiando le mani al suo petto e mettendo il suo braccio dietro la mia schiena.
" Ti amo." Sussurra guardandomi negli occhi. Le sue parole sono sincere. Me ne accorgo dai suoi occhi che brillano quando pronuncia quelle parole, tanto scontate ma tanto importanti per noi.
Volto lo sguardo verso l'orizzonte..il sole sta tramontando.
"Ti amo." Sussurro avvicinando il mio
corpo al suo.
Allungo Le braccia sulle sue spalle, mi stringe dietro la schiena con le mani e mi sorride tenendo il naso incollato al mio. Mi guardo intorno per vedere se ci sia qualcuno, poi allungo le labbra verso le sue. Infilo la lingua nella sua bocca e la incrocio alla sua. Mi fa sedere sulla ringhiera senza staccare la bocca dalla mia.
"Guarda il tramonto. " sussurra sulla mia bocca. Volto lo sguardo. Il sole lentamente scende verso il mare. Appoggio una mano sulla ringhiera l altra sulla spalla di Francesco per godermi bene lo spettacolo.
"Bellissimo." Sussurro guardando l ultimo pezzetto di sole svanire nel mare immenso. Continuo ad ammirare i colori che il tramonto fa apparire nel cielo poi mi volto verso Francesco dando le spalle al mare.
"Mai quanto te." Sussurra spingendo i fianchi contro i miei. Il mio respiro inizia a cambiare.
"Amore." Sussurro. Da molto non lo chiamavo così. Lo amo follemente, non posso vivere senza di lui.
"Mio." Sussurra baciandomi sul collo. Stringo le coscie al suo bacino.
"Ti scoperei qui." Sussurra nel mio orecchio portando una ciocca di capelli dietro al mio orecchio.
"Ah?" Chiedo guardandolo storto.
"Scherzo." Ride e mi stampa un bacio.
Lo tiro per la maglietta e inizio a baciarlo.
"Andiamo a casa." Sussurro. Riccardo ha detto che vuole che ceniamo tutti assieme, quindi dobbiamo tornare.
"Vabbene." Mi lascia scendere dalla ringhiera e andiamo a casa.

ELENA'S POV
Sono passati tre giorni da quando Lorenzo mi ha confessato ciò che ha fatto. Sono ancora arrabbiata ma ho tanta voglia di lui. Stranamente sono di nuovo sola in casa,non vorrei mai che venisse qua e ci fossero i miei genitori in casa. Già non approvano il mio  rapporto con lui. Dicono che non sia il mio tipo e che dovrei sposare un ragazzo ricco che possa darmi per certo un futuro. Ma a me non importa dei soldi, io penso di essere innamorata di lui perché nonostante quello che mi ha fatto,  ho ancora voglia di lui. Ho voglia di baciarlo e sentirlo entrare almeno un' altra volta in me. Lo abbiamo fatto una sola volta ma quella volta mi ha fatto capire che lo amo, nonostante ciò che mi ha fatto.
Prendo il telefono e senza pensarci due volte chiamo Lorenzo. Ho bisogno di sentire la sua voce e soprattutto di vederlo e sentire se soffre quanto me per  la distanza che si è creata tra noi.
Il telefono inizia a squillare ma non risponde, ho paura che mi abbia già dimenticata. Quando sto per staccare un "Pronto " mi fa sorridere come non faccio da giorni.
"Come stai?" Chiedo con tono triste, ma in realtà sono felice di sentire la sua voce.
"Di merda." La sua voce è triste."Tu?" Domanda.
"Lo stesso." Rispondo sincera. Mi stendo sul letto e guardo il soffitto.
"Mi manchi." Sussurra.
"Anche tu. " mormoro. "Puoi venire qua?" Chiedo senza pensarci due volte.
"Dici sul serio?" Domanda. Sento un tono di felicità nella sua voce.
"Sì, vieni." Sussurro sorridendo.
"Arrivo aspettami." Dice felice.
"A dopo." Sussurro e attacco la chiamata.
Sistemo I capelli  poi mi siedo sul divano. Perché ci mette tanto ad arrivare?  Uff.              
Dopo qualche minuto bussano alla porta. Corro ad aprire. La prima cosa che vedo sono i suoi occhi gonfi, ha pianto.. gli porto le braccia al collo e lo abbraccio.
"Mi sei mancata, troppo." Sussurra stringendomi  e portandomi all interno della casa. Chiudo la porta restando abbracciata a lui.
Unisce le labbra alle mie spingendomi contro la porta.
Gli sfilo la maglietta nei toni del blu, e continuo a baciarlo.
"Anche tu." Sussurro sulle sue labbra.
Stringe le mani sulla mia testa e continua a baciarmi senza fermarsi. Inarco la schiena in modo che possa sfilarmi la maglietta. Separa per qualche secondo le labbra dalle mie, quei secondi sembrano non passare mai. Stringo le gambe attorno al suo bacino e mi stringo a lui con le braccia.
Indietreggia verso il salotto e mi fa  stendere sul divano..al contatto con la pelle del divano ho i brividi.
"Va bene qui?" Sussurra sulle mie labbra. Annuisco. Arrivare in camera occuperebbe troppo tempo.
"Ti amo." Sussurro mentre infila il preservativo.
"Anche io." Sussurra salendo su di me. Porta la testa tra le mie gambe,il mio respiro cambia totalmente. Muove la lingua in me torturandomi,stringo le mani ai suoi capelli e gli faccio alzare la testa. Mi guarda poi torna a baciarmi. Stringo le mani sulla sua schiena graffiandolo con le unghie.
Infila il preservativo e inizia ad entrare in me facendo salire l'eccitazione in me. Sono sudata, stringo le mani sulla sua schiena mentre continuo a baciarlo. Questa volta non fa male,  anzi è il contrario.
Continua a entrare in me, avvicino i fianchi ai suoi, stringo la mano al cuscino del divano.

"I tuoi quando tornano? " Domanda quando siamo stesi uno sopra l altro,ancora nudi, sul divano.
"Spero tardi." Sussurro dandogli un bacio sul petto.
"Facciamo una doccia, sistemiamo poi vado via." Dice baciandomi.
"Vabbene." Sorrido e mi alzo da lui. È ancora sudato. I capelli bagnati mi fanno impazzire.
Va a fare la doccia e nel frattempo alzo tutti i vestiti dal pavimento e li ripiego mettendoli sul divano. Se mia mamma sapesse che è appena successo mi rinchiuderebbe in casa e non mi farebbe più vedere Lorenzo.
"Amore mi vieni a prendere un'asciugamano ?" Urla dalla doccia.
"Arrivo. " Dico andando in bagno. È affacciato con la testa dall apertura della doccia.
"Grazie." Mi ringrazia con un bacio ed
esce dalla doccia.
Mi si mozza il fiato nel vederlo a petto nudo con solo un asciugamano legata in vita.
"Fa presto che se arrivano i tuoi è finita." Fa l occhiolino ed entro in doccia.
Ci rivestiamo poi Lorenzo torna a casa. Dopo 10/20 minuti tornano i miei.
Torno subito in camera, non li sopporto.
"Elena, cosa cazzo è questo? " urla mia mamma penetrando in camera mia.
Cazzo.

Il vero amore ||Dear jackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora