Capitolo 69

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FRANCESCO'S POV
Sono in macchina con Alessio e fin ora va tutto bene. Infine è anche simpatico. Ci troveremo bene.
"Ecco il negozio! " Annuncia accostandosi a un negozietto. In vetrina ci sono delle chitarre che mi piacciono molto. Del resto le chitarre sono la mia grande passione e non rinuncerei mai a non suonare.
"Wow." Esclamo guardando le chitarre che ho davanti.
"Belle vero?" Sussurra avvicinandosi ad una chitarra acustica. È bellissima ma costerà parecchio. Beato lui che può permettersi chitarre di questo tipo. Soprattutto dopo che mio padre ha lasciato mia madre immagino che dovrò trovarmi un lavoro per riuscire almeno a mangiare e pagare le cose fondamentali per vivere.
"Questa vorrei..secondo te va bene?" Domanda facendo scorrere le dita sulla chitarra.
"Sì è bellissima." Sussurro. Vorrei tanto una chitarra nuova ma non posso permettermela al momento.
"Allora la prendo." Annuncia e chiama il commesso. Scambiano qualche parola a cui non do ascolto.
Usciamo dal negozio e torniamo in macchina. Fin ora non è molto divertente essere suo amico.
"Vuoi andare a casa? " Chiede Alessio sedendosi al posto guida.
"Dove ti pare che voglia andare?" Sbotto.
"Bho..andiamo a divertirci un po." Dice.
"Io non bevo." Esclamo ricordando a me stesso che ho bevuto troppo oggi.
"Dai solo un bicchiere." Tenta di convincermi.
"No. Portami a casa cazzo." Sbotto arrabbiato. Non posso prendere di nuovo l abitudine di bere, non voglio tornare quello di prima.
Accende la macchina e si immette in strada. Restiamo in silenzio per tutto il tragitto finché non arriviamo a casa mia. Scendo dall auto e lo saluto con un cenno della mano. Devo parlare con mia madre..la chiamerò appena entro in casa.
Salgo le scale e arrivato alla porta prendo le chiavi e apro la porta. Devo assolutamente dare una ripulita. Prendo il telefono e chiamo mia madre. Le dico di scendere tra una decina di minuti. Abita al piano di sopra. Andai a vivere da solo perché non andavo d accordo con i miei genitori però volevano che stessi vicino a loro per non essere in pensiero. Accettai ed ora eccomi qua, a ripulire i casini che ho combinato.
Prendo due sacchetti e inizio a raccogliere le lattine di birra, il resto delle sigarette, i pacchetti di sigarette, i bicchieri sporchi per terra, i frammenti della bottiglia che ieri ho spaccato e tutta la spazzatura che ho accumulato in queste settimane. Quando arriva mia mamma ho quasi ripulito tutto..
Apro la porta e la guardo. Mi scosto per farla passare senza parlare. Ci sediamo sul divano uno di fronte all altra.
"Allora.." sussurra rompendo il silenzio.
"Dimmi tutte le conseguenze." Dico guardando le mie mani.
"Sai che era tuo padre a portare i soldi a casa..ora che non c è dovrai aiutarmi anche tu..quindi inizialmente questa casa non potrai più tenerla." Merda. Pensavo che la casa avrei potuto tenerla almeno quella. " Mi dispiace." Sussurra.
"Va avanti." Dico cercando di restare calmo.
"Dovrai trovare anche tu un lavoro..è difficile ma è così." Sussurra dispiaciuta. Bene così tra la band e il lavoro non avrò tempo per Sere.
"Okkey." È l unica parola che riesco a pronunciare.
"Non sei arrabbiato?" Chiede stupita.
"Lo sono ma sto cercando di restare calmo." Sbotto. Non vorrei iniziare ad urlare come stanotte.
"Vado via? Vedo che sei nervoso." Dice.
"Sì, grazie." Dico alzandomi dal divano e andando in camera da letto. Sento la porta di casa chiudersi.
Faccio qualche chiamata e con le mie conoscenze trovo subito un lavoro...Sará faticoso e mi prenderà molto tempo. Farò il muratore...chi l avrebbe mai detto? Mi stendo sul letto e guardo il soffitto. Decido di chiamare l unica persona che mi fa tranquillizzare.
Dopo qualche squillo risponde.
"Fra?" Risponde avviando la chiamata.
"Amore." Sussurro sorridendo.
"Successo qualcosa? " Domanda.
"Deve per forza essere successo qualcosa? Voglio solo parlare con te." Dico.
"Ah." Sussurra.
"Vuoi venire qua? " Chiedo.
"Perchè ? " Domanda. Ma che cazzo le prende?
"Fa niente ciao." Sbotto e chiudo la chiamata.
Speravo che avessimo chiarito quelle piccole incomprensioni che ci erano state ma ora penso il contrario. O lei è fredda con me o io sto diventando paranoico. Chiudo gli occhi e cerco di addormentarmi nonostante tutti i pensieri che ho in mente.

ELENA'S POV
Sono seduta sul letto di Lorenzo mentre lui è in bagno a fare la doccia. Da quando non vivo più con mia mamma mi sento più libera e soprattutto mi sento adulta. Vorrei che i miei genitori fossero come Quelli di Lore o che almeno gli somiglissero. Mia mamma continua ancora a chiamarmi ma io non torneró mai e poi mai da lei. Il mio telefono inizia a vibrare guardo il display: Serena.
Avvio la chiamata.
"Ele, devo dirti una cosa." Dice con tono preoccupato.
"Dici." Dico altrettanto preoccupata..
"Non riesco a togliermi Jonas dalla testa." Dice. Tossisco dallo stupore.
"E Francesco? " Chiedo sbalordita.
"Al momento mi sento legata a lui solo per il sesso." Dice. Resto sconvolta da questa confessione.
"Non è possibile." Mormoro sconcertata.
"Prima Jonas è tornato qui, mi ha regalato delle rose e mi ha baciata." Dice. Immagino che stia sorridendo.
"Certo che sei stronza! " Sbotto arrabbiata. Non può fare questo a Francesco, non lo merita.
"Eh?" Chiede sicuramente sconcertata dalla mia reazione.
"Almeno potresti dirlo a Francesco, o uno o l altro. Non puoi averli entrambi." Dico.
"Gliene parlerò." So che lo sta dicendo tanto per, non posso credere che si sia trasformata così dopo aver rivisto quel ragazzo. Non mi è mai piaciuto. È molto bello ma non mi è mai piaciuto e sono stata felice quando si sono lasciati.
"Devi dirglielo al più presto." Dico, se l avessi davanti la prenderei a schiaffi.
"Me la vedo io. Comunque tu dovresti essere felice che io sia felice." Scoppio a ridere. Lei ama Francesco. Ogni tanto entrambi hanno dubbi sui loro sentimenti ma poi ritornano insieme. Loro due sono un tira e molla continuo, ma questa volta sta esagerando davvero.
"Sai che in qualunque caso tornerai con Francesco." le dico.
"Non è detto." Dice. Ha un tono convinto..penso a come la prenderà Francesco quando lo scoprirá..povero ragazzo.
"Senti fa quello che cazzo vuoi, sappi che se Francesco non lo viene a sapere da te, non contare su di me." Dico.
"Okkey." Dice con tono arrogante.
"Stai tornando quella di prima. E io dopo aver conosciuto la nuova parte di te, con la vecchia non ci voglio avere a che fare." Sbotto. Alzo gli occhi sentendo la porta aprirsi. Vedo Lorenzo che indossa solo un asciugamano in vita. Sento un fuoco accendersi dentro di me..è bellissimo cazzo.
"Ciao." Dice.
"Ciao." Sbotto e attacco la chiamata.
Alzo di nuovo gli occhi su Lorenzo che mi si avvicina.
"Successo qualcosa? " Domanda sorridendo.
"Serena sta diventando una stronza, ma ora non importa." Sussurro e gli faccio segno di sedersi sul letto.
"Ah che ha combinato ?" Chiede sedendosi accanto a me. Non posso fare a meno di guardare il suo petto nudo.
"Non te lo dico altrimenti lo vai a dire a Francesco..lo scoprirai presto." Sussurro appoggiando la testa alla sua spalla.
"Va bene." Sussurra stampandomi un bacio sulla tempia..
Mi fa stendere e si mette su di me.
"Oh oh." Dico stringendo le braccia attorno al suo collo.
"Let s go." Sussurra ridendo. Premo le labbra contro le sue...infila la lingua nella mia bocca e la incrocia alla mia. Mi sfila la maglietta e i pantaloncini lasciandomi in intimo. Spinge la sua eresione contro me facendomi sentire quanto è eccitato e facendomi fremere dalla voglia di sentirlo dentro me.
Inarco la schiena per permettergli di sfilarmi il reggiseno senza staccare le labbra dalle sue. Comincia a baciarmi sul collo e poi scende sul seno..prende un capezzolo tra i denti e lo succhia leggermente. Stringo le unghia alle sue spalle e Gemo il suo nome.
"Non urlare ci sono Giorgio e i miei." Sussurra baciandomi sulla pancia e sfilandomi le mutandine. Gli sfilo l asciugamano e la lascio cadere sul pavimento.
"Va bene." Ansimo.
Si alza e tira fuori un pacchetto dal comodino. Infila il preservativo e torna su di me.
"Fai direttamente questo? " Chiedo
"Eh?" Mi guarda non capendo.
"Lascia stare.."
"Ah capito." Sussurra. Porta le mani Sul mio punto più sensibile e muove le dita in me. Mi tappo la bocca con la mano per soffocare le urla per il piacere che mi sta procurando.
Dopo un po comincia a entrare in me. Chiudo gli occhi e stringo le mani alla sua schiena..
"Ti amo." Geme mentre continua a baciarmi.
"T-ti..amo." Gemo baciandolo.
Entra l ultima volta in me poi viene nel preservativo e io con lui.
Si stende accanto a me e entrambi fissiamo in silenzio il soffitto.
Lorenzo si alza e si riveste. Io prendo la sua asciugamano, la avvolgo intorno al corpo e mi dirigo in bagno.
"Fa presto la cena è quasi pronta." La voce della madre di Lorenzo mi fa sobbalzare. Qualche secondo in più e ci avrebbe beccati.
"Farò veloce." Sorrido ed entro in bagno.

FRANCESCO POV
Sono ormai due settimane che sto lavorando..sono esausto e vivere da mia madre ed essere discattato dalla ragazza che amo mi stanno esaurendo totalmente. Finalmente oggi ho del tempo libero e posso andare a trovarla..voglio provare a essere più come prima. Ormai ogni volta che ci vediamo andiamo a letto insieme. Non mi dice nemmeno di amarmi.. non so che sia cambiato, ma è diversa. L ho vista 3 volte in due settimane..
Tra due settimane ci saranno i provini per amici e non sto più nella pelle. Entrare in quella scuola magari potrebbe risolvere tutti i problemi che ho con mia madre. Parcheggio e scendo dalla macchina. Cammino nel vialetto e busso alla porta. Mi apre Riccardo che ha un viso turbato.
"Fra..come mai qua?" Chiede Sorridendo nervoso.
"Sono venuto a trovare la mia ragazza tutto qua." Dico ridendo. "Dov è ?" Chiedo entrando in casa.
"D-di sopra." Borbotta. Non capisco perché abbia così tanto timore di dirmelo. Bah.
Mi avvio verso la sua camera..la porta è chiusa. Apro la maniglia e resto scioccato dalla scena davanti ai miei occhi.

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