"Non può essere vero! La prego, mi dica che sta scherzando" implora mia madre al telefono, mentre calde lacrime rigano le sue guance. Non è possibile, mio padre non può essere morto, non può essere successo davvero...
"Mi dispiace tanto, signora. So che forse questo non è il momento adatto, ma dovrebbe venire in centrale per delle scartoffie, e poi in obitorio per il riconoscimento del cadavere..." ma ormai noi non stiamo più ascoltando. Siamo qui, nel parcheggio vuoto del forum, sedute sul marciapiede che piangiamo disperatamente, e io sto pensando che è la colpa è solo mia. Se non avessi insistito per venire al concerto, lui non avrebbe fatto nessun incidente e sarebbe ancora vivo. E a quel punto, il mio pianto diventa ancora più disperato, almeno finché non sento il rumore di un auto che accosta, e una mano non mi si piazza davanti agli occhi. Io alzo lo sguardo e, se non sentissi un buco nel centro del petto, probabilmente darei un urlo di gioia: davanti a me c'è Michael Clifford, che mi guarda come se fossi un cucciolo impaurito.
"Ehi, va tutto bene? Perché stai piangendo?" mi chiede dolcemente, mentre mi porge un fazzoletto.
"Lui... incidente... non..." tento di rispondergli, ma a causa dei singhiozzi dalla mie labbra non esce una frase di senso compiuto. Ed è a quel punto che lui fa una cosa che mi lascia spiazzata: mi abbraccia.
"Shh, qualsiasi cosa sia successa vedrai che si sistemerà. Non piangere" mi dice, e io rimango sorpresa dalla sensibilità di questo ragazzo. Avevo sempre pensato che Michael fosse il più dolce della band, ma credevo che fosse solo dovuto al fatto che sono una ragazza sensibile che legge un sacco di fanfiction, non mi sarei mai aspettata che lui fosse realmente così.
"Mike, si può sapere cosa stai... cosa succede qui?" e poi ti ritrovi un esemplare di Calum Hood in tutto il suo splendore che ti guarda come se fossi un mostro, mentre stai abbracciando il suo migliore amico, e stai singhiozzando come una bambina. E io sto seriamente pensando che vorrei sprofondare per la vergogna all'istante.
"Cal, so che sei ancora esaltato per il concerto, ma credo che se ti fermi per un nanosecondo a riflettere, riuscirai a rispondere alla tua domanda da solo" gli dice Michael, e la faccia sconvolta e un po' scocciata di Calum mi fa ridacchiare.
"Ehi, sono riuscito a strapparti un sorriso. Forse dovrei ringraziare Cal per questo, cosa ne pensi?" mi chiede Mike, e io timidamente annuisco, mentre finalmente riesco a regolarizzare il mio respiro e a smettere di singhiozzare.
"Amico, mi dispiace davvero interrompere questo splendido quadretto, ma gli altri ci stanno aspettando" dice Calum, e Michael lo fulmina con lo sguardo.
"Cal, pensi davvero che lascerò questa ragazza e sua madre qui da sole, di notte, e per giunta in lacrime? Ma hai visto come sono ridotte?" lo sgrida Mike, e mentre Calum sta per rispondergli, intervengo io:
"Michael, vai pure, non voglio che tu rinunci alla tua serata per noi. E poi, a meno che tu non sappia far resuscitare i morti, non credo che potrai aiutarci" dico mentre calde lacrime continuano a rigarmi le guance, portandosi dietro tutto il mio trucco, e facendomi somigliare ad un panda. Ora capisco perché Calum prima mi ha guardato come se fossi un mostro, non aveva tutti i torti.
"Morti?" chiede Calum con un'espressione sconvolta, ma Mike lo interrompe:
"Ti va di raccontarci cosa è successo?" mi chiede, e io annuisco, ed entrambi si siedono al mio fianco sul marciapiede.
"Mio padre stava venendo a prenderci dopo il concerto, ha avuto un incidente ed è morto... e la colpa è solo mia" e prima che me ne renda conto, sento due paia di braccia che mi circondano le spalle, e solo dopo un po' realizzo che Mike e Cal mi stanno abbracciando, mentre io continuo a piangere come una fontana.
"Mi dispiace da morire" dice Cal, mentre mi asciuga le lacrime con il pollice.
"Non è stata colpa tua, è stato un incidente" mi dice Mike, mentre mi passa la mano sulla schiena con fare confortante.
"Voi non capite, se non mi avesse portata al concerto, niente di tutto questo sarebbe successo, e lui sarebbe ancora qui" singhiozzo, e loro mi abbracciano ancora più forte, finché mia madre non mi chiama.
"Tesoro" mi dice mentre si asciuga le lacrime "non è colpa tua e nemmeno mia, la colpa è di quell'idiota che guidava ubriaco e che è passato col rosso. Sarebbe potuto succedere dovunque, che fossimo stati a casa o a Londra. Papà non vorrebbe che tu ti sentissi in colpa, perché lui ti amava moltissimo, e sapeva quanto questo concerto fosse importante per te."
"Tua madre ha ragione" concorda Cal, mentre si alza e va ad abbracciare mia mamma.
"E adesso cosa facciamo?" chiedo io, mentre asciugo le mie guance con la manica della camicia che indosso.
"Adesso" comincia Mike "voi venite con noi. Non vi lasceremo qui ad affrontare questa cosa da sole, vi aiuteremo in quello che potremo".
"Ragazzi, io vi ringrazio, ma non voglio che vi accolliate..." dice mamma, ma Calum la interrompe:
"Con tutto il rispetto, signora, Mike non stava chiedendo il suo permesso. La stava solo informando della decisione che abbiamo preso, e non c'è niente al mondo che ci farà cambiare idea" conclude Cal.
Così, ci aiutano ad alzarci e ci fanno salire nella loro auto, o meglio, nella loro limousine e, appena Mike chiude la portiera, una voce ci fa sobbalzare:
"Si può sapere chi sono queste due?"
SPAZIO ME
Ecco il secondo capitolo, in cui arrivano i veri protagonisti della storia.
Chi sarà mai a porre la fatidica domanda? Lo scoprirete nel prossimo capitolo
Bacini
Jay

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Lost in reality - 5SOS
Fiksi PenggemarLa vita di Jay è sempre stata complicata, ma l'arrivo di 4 ragazzi stravolgerà completamente la sua esistenza. E Cupido di certo non se ne starà con le mani in mano...