"Si può sapere chi sono queste due?"
Non avrei mai immaginato che a dire questa frase sarebbe stato Luke Hemmings. Nella mia testa, semmai li avessi incontrati, avrei detto che il più scontroso sarebbe stato Calum, ma di certo non Luke.
"Anche noi abbiamo sentito la tua mancanza, Luke" gli dice Mike, e il resto dei ragazzi scoppia a ridere.
"Chiudi il becco, Gordon" gli risponde Luke, e poi continua "Dico sul serio: chi sono queste due, e perché sembra che siano appena uscite da una pozzanghera?"
"Luke!" lo riprende Ashton "non essere così scontroso con le nostre ospiti".
A quel punto, Luke alza gli occhi al cielo, e mentre sta per rispondere, Mike interviene:
"Sentite, vi spiegheremo tutto quando saremo in albergo, ok? Per il momento non fate domande, e fidatevi di me." Io sono scioccata perché 1) sono nella macchina dei 5SOS, 2) sono insieme ai 5SOS, e 3) Michael Gordon Clifford e Calum Thomas Hood si sono offerti di portare me e mia madre nel loro albergo per aiutarci. Tutto questo è incredibile!
"Comunque, io sono Ashton e il simpaticone seduto qui accanto a me è Luke. Dovete scusarlo, ma purtoppo per lui, ma sopratutto per noi, è quel fatidico periodo del mese..." e a quel punto non riesco a trattenermi, e scoppio a ridere, seguita a ruota da tutti, tranne che da Luke che ha un'espressione scocciata.
"Fletcher, se non la smetti immediatamente di prendermi in giro, giuro che posterò su Instagram la tua foto di quando avevi 2 anni e correvi in giro per casa senza pannolino" gli dice Luke, e questo non fa altro che alimentare le nostre risate.
"Sei sempre dolce come un limone andato a male, Hemmings" gli risponde Ash, dopo avergli fatto la linguaccia, e poi ci domanda: "Possiamo almeno sapere il nome di queste fanciulle?"
"Amico, ma cosa ti sei messo nel tè prima del concerto? Nessuno parla così da almeno 200 anni" scherza Cal, e a quel punto tutti, compreso Luke sonoscontrosoeantipatico Hemmingsm scoppiamo a ridere.
"Comunque, io sono Jay e lei è mia madre, Cynthia" rispondo dopo essere riuscita a smettere di ridere. E proprio in quel momento la macchina si ferma, e un omone grande e grosso apre la portiera dicendo a tutti che siamo arrivati e che è ora di scendere. E se pensavate che sarei riuscita a non combinare disastri, beh, vi sbagliavate di grosso. Appena esco dall'auto, sono talmente sconvolta da tutti gli eventi di questa serata, che non faccio nemmeno in tempo a fare due passi che inciampo sui miei stessi piedi e cado. Sembra che la scena si svolga a rallentatore, e mentre mi preparo psicologicamente alla caduta e alle risate che si faranno tutti, mi accorgo che non sto più cadendo e che ci sono delle braccia muscolose che mi sostengono. Così lentamente apro gli occhi, e mi perdo nell'oceano in tempesta che mi si presenta davanti.
"Grazie Luke" sussurro mentre lui mi fa riappoggiare i piedi al suolo.
"Cerca di fare attenzione, ragazzina" ed ecco come rovinare un momento potenzialmente perfetto. Voglio solo precisare che io non sono esattamente una ragazza che passa inosservata: sono alta 1,80m, e non sono né magra né grassa, e vado in giro con una stampella blu. Quindi mi domando: come mi viene in mente di chiamarmi ragazzina?! Non sono tanto più bassa di lui...
"Vieni, ti aiuto io" dice Mike mentre mi offre il suo braccio come appoggio, dopodiché mi guida verso l'entrata dell'albergo. E' un posto incredibile: tutto è così moderno e lussuoso, e io e mamma rimaniamo letteralmente a bocca aperta. Mike mi conduce fino all'ascensore, dove tutti ci stanno già aspettando e dopo che siamo entrati, mentre le porte si stanno chiudendo, sento la fatidica domanda.
"Posso sapere perché cammini con quella stampella?" chiede Luke, e io sento quel maledetto groppo in gola che mi viene ogni volta che mi chiedono della mia malattia.
"Quale parte di Non fate domande non ti è chiara?" sbotta Cal.
"Oh, chiedo scusa, ma sai, stiamo portando delle complete estranee nella nostra stanza, e, oltre ai loro nomi, non sappiamo assolutamente niente di loro, quindi il minimo che possono fare per ripagarci dell'ospitalità è darci uno straccio di risposta alle domande che gli facciamo!" gli risponde Luke davvero arrabbiato.
"Sai, se tu fossi leggermente più gentile, potrei anche rispondere alle tue domande, ma dato che ti comporti come un arrogante rockstar viziata, non ho intenzione di farlo" gli dico io davvero stufa del suo comportamento, e i sorrisi che si formano sui visi degli altri tre mi danno coraggio.
"Sei davvero un'idiota, amico" lo riprende Ash, mentre mi rivolge un sorriso rassicurante, prima di continuare"Sono sicuro che queste ragazza... e Cynthia risponderanno a tutte le nostre domande, dobbiamo solo pazientare un altro po'."
"Grazie per la comprensione, Ash, e grazie davvero per tutto quello che state facendo per noi, ragazzi" dice mia madre, e non posso fare a meno di pensare al motivo per cui siamo qui, e di nuovo calde lacrime silenziose rigano il mio volto. Cerco di asciugarle prima che i ragazzi se ne accorgano, ma Cal mi vede e mi attira tra le sue braccia, mentre mi lascia un dolce bacio sulla fronte. E a quel gesto le lacrime aumentano, perché mio padre lo faceva sempre quando mi abbracciava e il pensiero che non lo farà più, che non lo rivedrò mai più fa aumentare notevolmente le mie lacrime, che bagnano la maglietta di Calum.
"Mi... dispiace... io..." tento di dire tra i singhiozzi, ma lui scuote la testa come per dirmi di stare tranquilla e mi abbraccia più forte. Sento su di me lo sguardo di Ash e Luke, che probabilmente si staranno chiedendo perché io mi sto comportando così, e mentre cerco di riordinare le idee per spiegare loro la situazione, all'interno dell'ascensore si sente un DING, le porte finalmente si aprono, e noi usciamo da lì per dirigerci verso la stanza dei ragazzi, ossia la numero 345.
"Benvenute nella nostra umile dimora" dice Ash mentre apre la porta, e per la centesima volta in questa giornata, rimango senza fiato: non avevo mai visto tanto disordine in vita mia, e io ho due fratelli maggiori!!!
"Oh mio Dio, ma è esplosa una bomba qui dentro???" chiede mia madre sconvolta. "Io sono abituata al disordine, credetemi, dato che ho anche due figli maschi, ma questo è davvero spaventoso!!!"
"Beh, in realtà abbiamo dato una sistemata stamattina, quindi rispetto agli altri giorni, oggi è in ordine" le risponde Mike grattandosi la nuca, e la faccia ancora più sconvolta di mia madre è davvero troppo divertente, e dopo esserci scambiati un'occhiata, tutti noi scoppiamo a ridere, e continuiamo per un po', almeno finché non ci siamo tutti seduti sul divano, e i ragazzi ci guardano come per incitarci a cominciare a raccontare.
Mamma mi fa un cenno, io mi schiarisco la voce e dico:
"Beh, sarà un lungo e triste racconto, quindi se qualcuno di voi deve andare in bagno è meglio che lo faccia subito, perché non ci saranno pause... e sarà anche il caso che vi procuriate dei fazzoletti, taaanti fazzoletti" e tutti scoppiano a ridere, e io comincio a raccontare loro la mia storia dall'inizio.
SPAZIO ME
Eccomi qui col 3 capitolo... I personaggi principali ci sono quasi tutti, e dal prossimo capitolo la storia entrerà nel vivo.
Grazie a tutte voi che state leggendo la mia storia, se vi va lasciate una stellina.
Alla prossima,
Bacini
Jay
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Lost in reality - 5SOS
Hayran KurguLa vita di Jay è sempre stata complicata, ma l'arrivo di 4 ragazzi stravolgerà completamente la sua esistenza. E Cupido di certo non se ne starà con le mani in mano...