86. Take Me Home

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"Due mesi passeranno in fretta, vedrai" mi ha detto Luke prima di partire, ma personalmente non sapeva quello che diceva. Questi sono stati i sessanta giorni più lunghi della mia vita, ringrazio il cielo che finalmente domani mi laureerò e poi sarò libera di andare a Londra dal mio fidanzato. Adoro dirlo: Luke Hemmings, il mio fidanzato... suona così bene.

'Ehi, torna su questo pianeta, non vorrai mica fallire l'ultimo esame' hai ragione, coscienza, devo rimanere concentrata se voglio farcela. La prossima sono io, e sono davvero agitata. Dovrò presentare la mia collezione davanti alla commissione, e spero davvero che gli piaccia, insomma, sono mesi che ci lavoro. E proprio mentre sto ripassando mentalmente quello che devo dire, il mio cellulare vibra all'interno della tasca dei jeans. Lo tiro fuori, e quando vedo il mittente un enorme sorriso compare sulle mie labbra.

-Sono sicuro che al momento sei super agitata, ma vedrai che andrai alla grande e li conquisterai tutti... come hai fatto con me ;) e poi ricordati che questo è l'ultimo passo prima di rivederci, FINALMENTE, quindi mi raccomando. Ci sentiamo dopo, ti amo piccola <3

-Se è come conquistare te, sarà una passeggiata :P è l'unica cosa che mi fa andare avanti, quindi mi impegnerò al massimo. Ti amo anch'io <3

Non appena premo il tasto per inviare il messaggio, la porta si spalanca e un ragazzo poco più grande di me mi chiama, invitandomi ad entrare.

Che l'incubo abbia inizio...

*****

"Pronto?" risponde un Luke parecchio assonnato.

"CE L'HO FATTA, HO UFFICIALMENTE FINITO!" urlo entusiasta, e alcuni passanti si girano a guardarmi, ma non me ne importa niente.

"E dovevi proprio urlarlo nel mio orecchio?" chiede lui, prima di sbadigliare sonoramente.

"Non è il momento di dormire questo, forza sveglia!" ribatto elettrizzata, e lo sento borbottare scocciato dall'altro capo.

"Ok ok, ci sono" dice.

"Hai sentito cosa ho detto? Finalmente potremo vederci dopo due interminabili mesi, ti rendi conto?" chiedo sempre più entusiasta, facendolo ridacchiare.

"Sembra quasi che tu senta la mia mancanza, ragazzina" dice lui, e scommetto tutti i cookies del mondo che sta sorridendo.

"Stai forse dicendo che io non ti manco? Perché se la metti così, posso sempre restare a New York insieme a Finn" dico.

"Non ti azzardare. Tu prenderai il primo aereo e verrai qui, chiaro? Mi manca troppo la mia piccola" ribatte, facendomi sorridere come una scema. Com'è dolce questo ragazzo...

"E in caso non l'avessi capito, sto parlando di Moe" dice Luke. Ecco, come non detto...

"Sempre così romantico, Hemmings" dico sarcastica, facendolo ridacchiare.

"Solo per te" risponde lui.

"Comunque dovrai aspettare ancora prima di rivederci. Domani ho la cerimonia del diploma, e l'aereo non partirà prima delle cinque. Quindi arriverò a Londra ad un orario indecente del mattino, e di certo tu non verrai a prendermi in aeroporto" dico, mentre finalmente arrivo al MaryJane.

"Sarai da sola alla cerimonia" dice dispiaciuto.

"Non sarò sola, ci saranno Finn e Cassandra con me" ribatto, facendolo sbuffare.

"Sono così contento che non sentirò parlare di lui per un sacco di tempo" borbotta, proprio mentre il mio amico, vedendomi al telefono, mi implora silenziosamente di mettere in vivavoce, sapendo perfettamente chi mi sta chiamando.

Lost in reality - 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora