26. Hospital

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Adoro svegliarmi al mattino con il profumo di caffè appena fatto. Non so perché, ma mi trasmette un senso di pace...

"Buongiorno" dice con voce impastata dal sonno Luke, e solo allora mi ricordo di aver dormito sul suo petto, e mi tiro su di scatto, sbattendo la testa sul suo naso.

"Ahio!" dice lui, mettendosi una mano sul naso.

"Oddio, mi dispiace tanto" dico togliendo la sua mano e controllando il suo naso. Se glielo avessi rotto, le fan di tutto il mondo mi avrebbero letteralmente fatta fuori.

"Scusa, non volevo" dico, poggiandogli una mano sulla guancia.

"La prossima volta fai più attenzione, ragazzina" dice lui sorridendo e io scuoto la testa.

"Buongiorno ragazzi" dice mia madre avvicinandosi al divano con due tazze di caffè, e io sobbalzo. Lei ridacchia, prima di porgerci le tazze e sedersi accanto a me.

"Dormito bene?" mi chiede, alzando un sopracciglio e sorridendo. Io ridacchio e annuisco, e Luke ci guarda perplesso mentre sorseggia il suo caffè.

"Com'è andata la tua serata?" chiedo con un sorrisetto furbo, e stavolta è lei a ridacchiare.

"La mostra è stata fantastica, e la compagnia non era male" risponde sorridendo, e io scuoto la testa, mentre Luke aggrotta le sopracciglia, confuso.

"Per caso il vostro è un linguaggio segreto? Perché io non ho capito assolutamente niente della conversazione...." dice lui, e io e mia madre ridacchiamo.

"Non che di solito capisci qualcosa in più" rispondo, e lui mi fa la linguaccia.

"Sai per caso a che ora sono tornati Sam e Cal?" chiedo a mia madre.

"Sono arrivati poco dopo di noi, verso le 23.30" dice, e io chiudo gli occhi. Maledizione! Ci avranno sicuramente visti dormire abbracciati, ed entro la fine della giornata lo sapranno anche tutti gli altri.

"Ma la tua fantastica mamma li ha distratti, così non si sono accorti di voi due" dice mia madre sorridendo, e io apro gli occhi sorpresa. Lei ha fatto cosa?

"Sul serio?" chiedo, lei annuisce e io tiro un sospiro di sollievo. Luke al mio fianco mi stringe una mano e mi sorride.

"Siamo stati davvero fortunati" dice lui sorridendo, e mia madre si schiarisce la voce come per ricordargli che non è stata fortuna. "Grazie Cynthia" continua, senza perdere il sorriso.

"Cambiando discorso, tesoro, ho una notizia importante per te" dice mia madre, e io la guardo curiosa, facendole cenno di continuare.

"Prima di venire a Sydney, mi sono informata riguardo alle possibili cure che esistono qui. E ho trovato una clinica in città, dove usano un farmaco sperimentale che fin'ora ha avuto effetti molto positivi sul 90% dei pazienti. Non li fa guarire completamente, ma permette loro di vivere una vita più normale" continua, e io davvero non so cosa dire. Insomma, noi siamo venute qui per i ragazzi, non pensavo che lei avesse cercato delle possibili cure da fare mentre eravamo qui.

"E come funziona questa terapia?" chiede Luke al mio fianco, lasciandomi sbalordita. Lo ha chiesto sul serio? Si sta interessando a questa cosa?

"Ti somministrano il farmaco per una settimana, che devi passare all'interno della clinica. Se alla fine della settimana si vedono risultati positivi, ti prescrivono il farmaco definitivamente, altrimenti ti rimandano a casa. Ma le probabilità sono alte, tesoro" dice mia madre, sorridendomi fiduciosa.

Questa è una frase che odio con tutto il mio cuore. Me l'hanno detta un sacco di volte da quando sto male, e ogni santa volta si è rivelata una bugia. Però io non voglio arrendermi, voglio provare anche questa strada.

"Beh, potremmo provare" dico piano, e le annuisce.

"Oggi vado in avanscoperta, perché l'appuntamento lo abbiamo per domattina, ok?" mi chiede, e io annuisco, prima che lei mi baci la testa ed esca di casa.

Luke mi poggia due dita sotto il mento e mi alza la testa, incastrando i suoi occhi con i miei. Ma come fa ad essere così bello anche di prima mattina?

"Stai bene?" mi chiede dolcemente, mentre con le dita mi sposta un ciuffo ribelle dietro l'orecchio. Io annuisco e sorrido, mentre lui mi concede una dolce carezza sulla guancia.

"Sarà il caso che svegliamo gli altri, visto che oggi sarà la nostra ultima giornata insieme" dice sorridendo, prima di alzarsi e porgermi una mano, che ovviamente accetto volentieri. Ci dirigiamo verso le scale, e prima di salire mi lascia un bacio sulla fronte.

"Vai a svegliare Sam, non so perché ma credo che avrà un sacco di cose da raccontarti" dice sorridendo malizioso, mentre sale le scale.

"Anche io ho qualcosina di cui parlarle" dico, e lui mi guarda con un'espressione divertita.

"Quindi lei lo sa" chiede, mentre scende le scale per tornare da me.

"Si, ma ha giurato sullo Stige di non dire niente a nessuno, quindi puoi stare tranquillo" gli dico, e lui mi guarda confuso.

"Ha giurato su cosa?" mi chiede, e io ridacchio.

"Queste sono cose tra me e la mia migliore amica che tu non puoi capire" dico con un sorriso furbo, prima di dirigermi verso la mia stanza. Ma prima di aprire la porta, lo sento borbottare:"Questa ragazza mi fa davvero impazzire", e un sorriso si fa spazio sulle mie labbra.

E si allarga ancora di più non appena vedo Sam addormentata mentre abbraccia il mio cuscino. Mi avvicino a lei e le scuoto dolcemente un braccio, tentando di svegliarla.

"Sam, è ora di alzarsi, forza" dico, e lei mugugna qualcosa in risposta. "Sai, se parli con la faccia attaccata al cuscino difficilmente riesco a capirti" le dico ridacchiando, e lei mugugna ancora. E la mia mente sadica escogita un ottimo metodo per svegliarla.

"Sam, Cal ti sta aspettando per uscire, e non penso che tu voglia farlo aspettare, vero?" sussurro, e lei si alza di scatto.

"Digli che tra dieci minuti sono pronta" mi dice, mentre si scosta le coperte di dosso e si alza, dirigendosi verso l'armadio. Io non ce la faccio a trattenermi, e scoppio a ridere, e lei mi guarda confusa.

"Perché ridi?" chiede, e io le rivolgo un sorriso malizioso mentre lei mi guarda sconvolta.

"Non puoi averlo fatto" dice guardandomi seria, e io annuisco."A quanto pare l'Australia ti ha reso più sadica del solito" dice prima di buttarsi nuovamente sul letto.

"Sai che non è vero... Semplicemente non potevo più aspettare, dovevo sapere assolutamente com'è andato il tuo appuntamento con Cal" dico sorridendo, e lei arrossisce.

"Oddio, ti prego raccontami tutto" la imploro, sedendomi sul letto affianco a lei.

E lei si lancia nel suo strepitoso racconto del suo appuntamento, senza mai smettere di sorridere.

"...E poi mi ha chiesto se volevo essere la sua ragazza, io ho accettato e adesso stiamo ufficialmente insieme" conclude Sam, e io la abbraccio di slancio, e lei ricambia.

"Non sai quanto sono felice per te" dico sorridendo.

"Ma adesso basta parlare di me, ora voglio che mi racconti com'è andata la tua serata con Luke" dice lei sciogliendo l'abbraccio e rivolgendomi uno sguardo malizioso.

E io arrossisco, prima di sorriderle e raccontarle tutto della mia serata con il ragazzo più egocentrico e dolce della terra.



Lost in reality - 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora