68. Fight

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Bryana non ha detto niente a nessuno, e io davvero non capisco. Insomma, è una bella notizia, e allora perché non ne parla con noi?

"Va tutto bene?" chiede Luke seduto al mio fianco in auto, mentre stiamo tornando a casa dall'ospedale. Io annuisco, ma vedo perfettamente che non l'ho convinto.

"Jay, dimmi cosa succede" dice.

"Luke, per favore stai zitto" sbotto, prima di girare la testa per guardare fuori dal finestrino. Mi dispiace di averlo trattato male, ma in questo momento sono assalita da un sacco di pensieri, ma non posso parlargliene. Questa giornata è stata piena di emozioni, e mi ha fatto pensare ad un sacco di cose, e poi c'è la storia di Bryana. E come se questo non fosse sufficiente, sono in fase "nervosismo pre-ciclo", quindi non è davvero il caso di parlarmi.

Luke sospira frustrato al mio fianco, prima di lasciarmi perdere e girarsi anche lui per guardare fuori dal finestrino. Per fortuna il viaggio verso casa non dura molto, e non appena arriviamo, lui esce velocemente dalla macchina, sbattendo la portiera. Io alzo gli occhi al cielo, prima di scendere ed entrare in casa, ma quando entro sbatto contro la schiena di Luke, che è immobile davanti alla porta.

"Ma che diavolo..?" chiedo, e quando mi sposto per vedere cosa succede vedo Paul discutere con Harry. Fantastico! Non ero già abbastanza nervosa, no, ci si deve mettere anche quel pallone gonfiato?

Luke mi prende per un braccio e mi trascina verso le scale, ma io con uno strattone mi libero dalla sua presa.

"Non ci pensare nemmeno! Paul ha la situazione sotto controllo" mi dice serio, e una risata davvero finta lascia le mie labbra, e mi spavento da sola.

"E sentiamo, Hemmings, cosa credi che risolverà Paul, eh?" gli chiedo nervosa, e lui mi guarda serio.

"E' il suo lavoro tirarci fuori dai guai, e lo farà anche stavolta" dice Luke.

"Ma nessuno di voi ha fatto niente!" sbotto, e lo vedo stringere forte i pugni.

"Gli avrei rotto il naso io stesso se tu non mi avessi implorato di venire a casa!" ribatte lui arrabbiato.

"Oh, scusami tanto se ti ho impedito di fare una cosa tanto stupida" dico sarcastica.

"Se tu non ti fossi allontanata tutto questo non sarebbe successo" sbotta lui, e io lo guardo sbalordita.

"Quindi la colpa è mia? Grandioso, grazie per avermi illuminato, Hemmings" dico sarcastica, prima di girarmi e andare da Paul. Appena metto piede in cucina, Harry mi lancia un'occhiataccia, mentre Paul mi guarda preoccupato.

"Paul, è stata colpa mia" dico, e lui mi guarda confuso.

"Visto? Te l'avevo detto" dice Harry soddisfatto, ma non credo che continuerà a sorridere ancora per molto.

"Jay, cos'è successo? Tu sei una ragazza tranquilla, perché mai avres..." dice Paul, ma io lo interrompo.

"Lui era ubriaco e mi ha messo le mani addosso, io mi sono solamente difesa" dico seria, e Harry sbianca.

"Tu hai fatto cosa?" gli chiede Paul arrabbiato. Non l'avevo mai visto così, e devo ammettere che fa davvero paura.

"Ero ubriaco" si difende Harry.

"L'avresti fatto anche da sobrio, ti conosco bene" dice Luke, sbucando alle sue spalle.

"Ringrazia il cielo che Jay non ti abbia rotto il naso, altrimenti avrei raccontato personalmente alla stampa tutto quanto" dice serio Paul, e Harry lo guarda sbalordito.

"Se quella non avesse fatto la difficile tutto questo non sarebbe successo" dice lui, e in un attimo Luke lo afferra per la camicia e lo sbatte contro il muro. Per fortuna i ragazzi entrano in quel momento, e non appena capiscono cosa sta succedendo, prendono Luke e lo allontanano da quel viscido.

Lost in reality - 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora