JAY'S POV
Che male dappertutto. Mi sento così frastornata, ho la testa che pulsa come se mi fossi ubriacata di brutto. E poi sento delle voci in lontananza, ma sono davvero molto flebili.
"Jay sa questa parte della tua vita?" questa sembra proprio la voce di Luke.
"Non ho avuto il coraggio di dirglielo" e invece questo assomiglia a Finn... Ma non è possibile che il mio ragazzo e il mio amico stiano facendo una conversazione normale, senza frecciatine e sarcasmo. C'è solo un modo per scoprire a chi appartengono le voci... Con non poca fatica apro gli occhi, e mi ci vuole un momento per abituarmi alla luce e per rendermi conto che non sono nella mia stanza. Abbasso lo sguardo e quando vedo il gesso sul mio braccio sinistro e sulla mia gamba destra, e tutto acquista un senso: ricordo che stavo camminando sulle strisce, all'improvviso c'è stato un forte impatto e poi il buio più totale. Chissà da quanto sono qui...
Sposto lo sguardo sulle figure sedute di fronte a me, e avevo ragione: sono proprio Luke e Finn, e a giudicare dalle loro espressioni, stanno facendo una conversazione davvero importante, anche perché non si sono accorti che sono sveglia. Nonostante il gran mal di testa, cerco di concentrarmi per capire cosa stanno dicendo.
"Come lei non ha avuto il coraggio di parlarti di suo padre" dice Luke, e Finn alza la testa, confuso. Cosa mi sono persa?
"Cos'è successo a suo padre?" chiede il mio amico, e in quel momento capisco che stanno parlando di me.
"Lui è morto l'anno scorso" mormoro Luke, e Finn spalanca gli occhi. Ma perché gliel'hai detto Luke? Non volevo che lui lo scoprisse così... Ci penserò dopo, ora è giunto il momento di farsi notare da quei due.
"Cos'è, faccio un pisolino e voi ne subito approfittate per parlare di me?" chiedo, ed entrambi si voltano, sorpresi. Io tento di sorridere, ma credo che il risultato assomigli più ad una smorfia di dolore... che in effetti non è nemmeno fuori luogo al momento.
"Luke, il tuo caf..." dice Sam entrando, ma non appena vede che sono sveglia il bicchiere le cade di mano, e in un attimo si precipita ad abbracciarmi.
"Oh mio Dio" singhiozza, mentre mi stringe tra le sue braccia. "Ho avuto paura di non vederti più" dice Sam, prima di lasciarmi andare e asciugarsi le guance con la manica. Guarda Luke e Finn, ancora seduti immobili e basiti sulle sedie, e un enorme sorriso compare sulle sue labbra.
"Ragazzi, non è un sogno. Si è svegliata davvero" dice Sam, ed è come se avesse urlato ad un gruppo di fan che i loro idoli stanno davvero camminando davanti a loro. I ragazzi si alzano di scatto e Finn si butta tra le mie braccia.
"Finn, il mio braccio" mi lamento, e lui si stanca, mormorando delle scuse, ma senza perdere il suo sorriso. Alle sue spalle Luke alza gli occhi al cielo, prima di poggiare una mano sulla sua spalla.
"Vai ad avvisare gli altri" dice, e Finn sbuffa, prima di avviarsi controvoglia fuori dalla stanza. E non appena mette il piede fuori dalla porta, Luke mi stritola tra le sue braccia, ma io non mi lamento del dolore, in questo momento non me ne importa un accidente. Inspiro il suo profumo intenso e chiudo gli occhi, ma quando sento qualcosa bagnarmi la guancia li riapro di scatto, e guardo il viso di Luke. Mai e poi mai avrei pensato di vederlo piangere, di vedere i suoi meraviglioso occhi appannati dalle lacrime.
"Ehi" sussurro dolcemente, asciugando le sue lacrime con le dita.
"Ho temuto di perderti" mormora, facendo aderire completamente la guancia al palmo della mia mano.
"Mi dispiace da morire" sussurro, e lui incastra i suoi occhi con i miei.
"L'importante è che sei qui adesso" dice sorridendo, prima di poggiare le sue labbra sulle mie. Questo bacio è molto diverso da quelli che ci scambiamo di solito, è più... disperato. E' come se riuscissi a percepire tutto il dolore che Luke si è portato dentro fin'ora, e allo stesso tempo è come se lui si stesse assicurando che sono davvero qui, come se volesse strapparmi di dosso l'anima.
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Lost in reality - 5SOS
ФанфикLa vita di Jay è sempre stata complicata, ma l'arrivo di 4 ragazzi stravolgerà completamente la sua esistenza. E Cupido di certo non se ne starà con le mani in mano...