79. Nightmare

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Ho mandato tutti a casa, anzi, li ho letteralmente buttati fuori dalla mia stanza. Ma lo so perfettamente che si sono accampati in corridoio, nel remoto caso in cui avessi bisogno di qualcosa. Beh, tutti tranne Luke. Lui non ha accennato ad alzare il suo sedere dalla sedia accanto a me, nonostante le suppliche e le occhiatacce da parte mia.

"Luke, hai bisogno di dormire" dico, tentando per l'ennesima volta di convincerlo ad andare a casa. Non che mi dispiaccia la sua presenza qui, anzi, ma mi preoccupo per lui.

"Per l'ultima volta, io non mi muoverò di qui finché il dottore non ti dimetterà, ok? Quindi smettila di assillarmi"ribatte, e io sbuffo.

"Un mese..." mormoro dopo un po', e lui mi guarda confuso.

"Cosa?"

"Dovrò tenere queste dannate ingessature per un mese" spiego, e lui sospira.

"Questo significa niente scuola" dice.

"Stavo per dirti che mi dispiace, ma in realtà sono contenta di prendermi una pausa" dico, e lui ridacchia.

"Che sfaticata"

"Ma chiudi il becco" ribatto, e lui mi fa la linguaccia, prima di guardarmi intensamente.

"Che c'è?"

"Pensavo" dice.

"A cosa?" chiedo e lui ridacchia.

"Niente battute oggi?" chiede, e io alzo gli occhi al cielo. Pessima mossa, perché subito dopo la mia testa comincia a pulsare più di prima, e una smorfia di dolore compare sul mio viso. Chiudo gli occhi e mi porto una mano sulla fasciatura, massaggiandomi la tempia, ma serve a ben poco.

"Jay" dice preoccupato Luke, e io alzo il pollice, ma lo sento sospirare, prima che il materasso ceda accanto a me, e quando lentamente apro gli occhi e me lo ritrovo davvero molto vicino, anche il cuore va per le sue. "Dovresti riposare un po'" dice.

"Ho dormito per una settimana Luke" mormoro.

"Ma il dottore ha detto che devi riposare ancora" ribatte, e alzerei gli occhi al cielo, ma ho imparato la lezione.

"Puoi restare qui con me?"

Luke sorride, uno di quei sorrisi meravigliosi che potrebbero illuminare un'intera città, e mi fa cenno di spostarmi. Appoggio la testa sulla sua spalla, mentre lui tiene tra le mani il mio polso ingessato.

"Sai che Mike farà un sacco di disegni colorati su questo coso, vero?" mi chiede, facendomi ridacchiare.

"Ne sono consapevole... ma anche tu dovrai scrivere qualcosa" dico, e lui mi guarda scettico.

"Non ti sono bastati i miei discorsi romantici?"

"Ehi, io stavo dormendo, non ho capito esattamente quello che dicevi" mi difendo.

"Comodo così, ragazzina" dice sorridendo, prima di lasciare un bacio sulla mia testa.

"Ragazzi, questo è un ospedale" borbotta mia madre entrando nella stanza, fulminando il ragazzo al mio fianco. "Perché non vai a casa a farti una bella dormita Luke?"

"Sto bene qui, Cynthia. Ma tu sembri davvero esausta"

Questa deve per forza essere un'allucinazione, non è possibile che Luke abbia davvero risposto a mia madre. Ho dormito per una settimana, mica per un anno! Non può essere successo tutto questo in così poco tempo.

"Io non mi muovo da qui" ribatte lei.

"Nemmeno io" dice lui.

Sarebbe il massimo avere delle patatine da sgranocchiare mentre assisto a questa scena surreale.

Lost in reality - 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora