20. I miss you

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E' passata una settimana da quando i ragazzi sono partiti, e non hanno ancora chiamato!!! Certo, ci siamo messaggiati praticamente tutti i giorni, ma non sentiamo le loro voci da un sacco di tempo e ci mancano. E poi finché non ci chiamano non possiamo aprire quei dannati regali, e siamo davvero tanto curiose di scoprire cosa contengono!

Sam e Calum si scrivono tutti i giorni, nonostante il fuso orario, e si vede che sono felici insieme. E io sono davvero tanto felice per loro, non avevo mai visto la mia migliore amica così felice. E probabilmente nessuno aveva mai usato la parola felice così tante volte in una frase!

Anche io e Michael ci scriviamo tutti i giorni, ma io sto cercando di capire come comportarmi con Luke. In questa settimana ho preso così tante volte in mano il cellulare sperando che mi scrivesse, ma niente... E non posso nemmeno fare io la prima mossa, innanzitutto perchè non mi ha lasciato il suo numero, e poi perché dopo tutto quello che è successo sono così confusa; meno male che c'è Sam.

Mentre stavamo tornando a casa la mattina della partenza, le ho raccontato cosa era successo la sera prima in cucina, e lei era davvero contenta per me. Mi ha detto che lei lo sapeva, sapeva che Luke si sarebbe pentito e avrebbe capito che ero fantastica.

Ma adesso non so più cosa pensare... Perché non si fa sentire? Vorrei tanto chiedere a Michael qualche consiglio, ma non posso perché so che Luke non ha raccontato niente ai ragazzi su quello che è successo tra di noi.  E se poi tutti si arrabbiassero? E se non volessero più avere niente a che fare con me?

I miei pensieri mooolto positivi vengono interrotti dal suono del mio cellulare. Seduta accanto a me sul divano, Sam sta messaggiando con Calum, e lo deduco dal fatto che ha un sorriso ebete stampato in faccia. Mia madre invece sta preparando la cena, mentre io stavo guardando un film, almeno finché il mio cellulare non ha suonato. 

E' un messaggio di Whatsapp da parte di un numero sconosciuto.

-Ciao piccola come stai?

So che è assurdo, ma ho come l'impressione che questo sia Luke. Mia madre mi raccomanda sempre di non dare confidenza agli sconosciuti, però questa volta potrebbe essere importante. Così senza pensarci troppo gli rispondo.

-Chi sei?

Meglio fare la vaga, così in caso non fosse Luke non correrò troppi rischi. La risposta dello sconosciuto arriva subito.

-Wow, è passata solo una settimana e già ti sei dimenticata di me... E io che pensavo di averti colpito con la mia bellezza spaventosa

Ora ne sono sicura, questo è senz'altro Luke. Non posso credere che alla fine mi abbia scritto... ma soprattutto è incredibile che riesca a farmi arrossire anche a distanza! Una volta terminati i pensieri sdolcinati, decido di rispondergli.

-Come potrei dimenticarmi del ragazzo antipatico con cui sono rimasta chiusa dentro una capsula sospesa nel vuoto per un sacco di tempo?

"Perché stai sorridendo in quel modo?" chiede Sam al mio fianco, e io giro il cellulare per farle vedere, e lei mi guarda confusa.

"Chi è?" mi domanda.

"E' Luke" sussurro, e lei sorride.

"Non vorrei dirtelo, ma te l'avevo detto che ti avrebbe scritto" dice con un sorriso malizioso, e io alzo gli occhi al cielo. In quel momento il mio cellulare si illumina, informandomi che il numero con cui stavo messaggiando mi sta chiamando.

"Forza, rispondigli" dice Sam, e io prendo un bel respiro prima di alzarmi e andare in camera mia per parlare con Luke in pace. Una volta entrata, prendo un respiro profondo e accetto la chiamata.

"Pronto?" dico titubante.

"Ciao ragazzina" risponde Luke, e nonostante non possa vederlo, sono sicura che stia sorridendo. "Come stai? Come vanno le cose lì?" mi chiede.

"Sto esattamente come mi hai lasciata una settimana fa, solo un po' più triste..." dico, e lo sento sospirare dall'altro capo del telefono. "Qui va tutto bene, durante questa settimana abbiamo visitato un sacco di posti qui a Londra, e Paul ci ha fatto da guida. E invece lì come va?" domando.

"Qui va tutto bene, in questo momento siamo in inverno, quindi ci sono 15° qui. Io e i ragazzi ci vediamo tutti i giorni, perché nonostante siamo in vacanza continuiamo a provare. E le nostre famiglie sono davvero felici di averci qui" dice, e io me lo immagino tutto imbacuccato per il freddo, e mi metto a ridere.

"Cosa c'è?" mi chiede.

"Ti ho appena immaginato tutto coperto per il freddo, abbracciato al tuo pinguino" dico continuando a ridere.

"Certo, ridi pure delle mie disgrazie... Vorrei vedere te con questo freddo" dice Luke sospirando, e io tento di fermare le risate. Quando finalmente ci riesco, mi ricordo dei regali.

"Luke, posso chiederti una cosa?" domando.

"Certo, dimmi tutto" risponde lui.

"Questa chiamata vale come permesso per aprire i regali che ci avete dato in aeroporto, vero?" chiedo speranzosa.

"Beh dipende" risponde lui.

"Dipende da cosa?" chiedo stupita.

"Dalla tua risposta alle mie prossime domande" dice vago. Per un po' cala il silenzio, si sentono solamente i nostri respiri. Poi lui riprende:"Prima domanda: a te piace l'Australia, vero?"

"Certo" rispondo, ma non riesco a capire dove vuole arrivare.

"Bene... E ora la domanda più importante: io ti manco?" mi chiede, e il mio cuore perde un battito. 

E' ovvio che mi manca, ma se invece per lui non fosse lo stesso?

"Luke" sussurro, e lui sospira.

"Ok, ho capito... Ora è meglio che..." dice, ma lo interrompo.

"Certo che mi manchi" dico, e lui si blocca. Per un po' non dice niente, al punto che penso quasi che abbia chiuso la chiamata, ma poi lo sento sospirare.

"Luke, ci sei ancora?" chiedo.

"Si, sono qui" sussurra lui.

"E io?" gli chiedo all'improvviso.

"Tu cosa?" domanda lui confuso.

"Io ti manco?" 

"Certo che mi manchi, ragazzina" dice, e sento che sta sorridendo. "E visto che hai risposto correttamente ad entrambe le mie domande, tu e Sam avete il permesso per aprire i nostri regali. Cominciate dalle buste, il pacco lasciatelo per ultimo" conclude.

"Grazie" dico entusiasta, e lo sento ridacchiare.

"A TAVOLA!" urla mia madre dalla cucina.

"Luke, adesso devo andare... ci sentiamo domattina ok?" dico, e lui ride.

"Qui è già mattina, quindi ci sentiamo dopo...Buonanotte piccola" dice.

"Ciao Luke" sussurro, e ovviamente arrossisco.

"Ah, dimenticavo... Sognami stanotte" sussurra, e sento le mie guance andare a fuoco.

"Ti piacerebbe, Hemmings" dico tentando di non fargli sentire quanto sono in imbarazzo.

"Come ti ho già detto, non sei brava a mentire, piccola" dice, prima di chiudere la chiamata, e lasciarmi lì con un sorriso da ebete stampato in faccia.






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