76. Don't

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LUKE'S POV

Non può essere successo davvero, questo deve per forza essere un incubo. Ora spunterà il mio pinguino e mi consegnerà il premio come miglior modella dell'anno.... ma non succede niente di tutto questo. Apro e chiudo gli occhi un sacco di volte, sperando con tutto me stesso che sia solo un'allucinazione, ma ogni volta lei è ancora su quel letto, lei è ancora in coma. Non avrei mai dovuto lasciarla partire, se fosse rimasta con noi non sarebbe successo niente di tutto questo. Continuo a guardarla mentre dorme, con la speranza che da un momento all'altro apra quei suoi meravigliosi occhi nocciola e mi sorrida, come sempre. Non sembra nemmeno lei, la mia Jay non ha la pelle così cadaverica, non ha un braccio e una gamba rotta, e non ha la testa fasciata per coprire una ferita. La mia Jay indossa sempre la collana che le ho regalato, e al polso del braccio sinistro ha un sacco di braccialetti, tra cui quello che le ha regalato Sam e uno di suo padre. E invece ora tutte le sue cose sono appoggiate sul comodino accanto al suo letto, e io non riesco a smettere di guardare la sua collanina. La prendo tra le mani, e il ricordo di quando gliel'ho data mi invade la mente, e chiudo gli occhi per imprimere meglio il sorriso di Jay quando ha aperto la scatolina.

Sam dice che lei ci può sentire, e anche se parlare a una persona che non mi può rispondere mi sembra una follia, prendo la mano di Jay e riordino le idee, cercando le parole adatte da dire.

"Stavo ripensando al nostro appuntamento di New York, te lo ricordi piccola? Non ti ho mai detto che ero davvero molto nervoso quel giorno, avevo paura che non sarebbe stato abbastanza per riconquistarti. Non avrei mai pensato che sarebbe stata una giornata così speciale. Ne abbiamo passate tante insieme, abbiamo affrontato momenti difficili e occasioni speciali, e ci sono ancora un sacco di cose che dobbiamo fare. Non puoi lasciarmi da solo, io non posso vivere senza di te" dico, mentre piango silenziosamente. "Non avrei dovuto aspettare" mormoro, prima di mettermi una mano nella tasca della giacca e tirare fuori la scatolina e aprirla, osservando per l'ennesima volta l'anello al suo interno. "Dovevo dartelo quella sera a Los Angeles, quando ti ho portato nel mio posto speciale, ma ho avuto paura. Paura che tu dicessi di no, paura di perderti, paura di rovinare tutto. Ma ora me ne pento tantissimo" dico, prima di appoggiare la fronte sulle nostre mani intrecciate, mentre le lacrime continuano a scivolare sulle mie guance.

Sento dei passi rimbombare nella stanza, prima che qualcuno mi poggi una mano sulla spalla. Alzo si scatto la testa, e mi ritrovo davanti Sam che mi allunga una tazza di caffè.

"Grazie" mormoro, prima di prenderla. "Hai sentito tutto quello che ho detto, vero?" chiedo, e lei sospira, prima di annuire.

"Jay dice sempre che sei un ragazzo dolcissimo, e io ogni volta pensavo che esagerasse, ma dopo averti sentito con le mie orecchie devo ricredermi" dice, senza staccare gli occhi da Jay.

"Dove sono tutti?"

"Cynthia sta parlando con il dottore, Katy e Bry sono andate a mangiare qualcosa, e Paul e i ragazzi stanno parlando di qualcosa. E' per questo che sono qui, in realtà. Paul vorrebbe che tu li raggiungessi" dice lei, e io sospiro frustrato, prima di lasciare un bacio sul dorso della mano di Jay e alzarmi, dirigendomi verso la porta. Cammino fino alla sala d'aspetto, stringendo nella mano la scatolina con l'anello, come per darmi forza. E quando finalmente vedo i capelli rossi di Mike, prendo un profondo respiro e mi aggiungo alla loro conversazione.

"Ehi, amico" dice Ash quando mi vede, poggiandomi una mano sulla spalla. Non c'è bisogno che dicano niente, lo vedo benissimo che anche loro sono preoccupati per Jay. Mike ha uno sguardo perso, e da quando siamo arrivati qui non ha praticamente detto una parola.

"Sam ha detto che volevi parlarmi. Cosa c'è?" chiedo a Paul, impaziente di tornare da Jay.

"Luke, ascoltami, so che questa è una situazione davvero delicata, ma purtroppo non potete abbandonare il tour così"

"Mi stai prendendo in giro? Io non vado da nessuna parte, non la lascio qui" sbotto.

"Ascoltami bene, perché non te lo ripeterò: voi riprenderete un aereo tra poche ore e tornerete in Canada per gli ultimi tre concerti, e non si discute. So quanto è difficile per te, anzi, per voi, ma non potete mettere in pausa la vostra carriera, perché non è così che funziona" ribatte Paul.

"Come puoi pensare che potremo esibirci? Ma ci hai visti? Non riusciremmo mai a concentrarci, sarebbero dei concerti terribili!" sbotta Mike.

"Forse a te non importa niente, ma..." dico, ma Paul mi interrompe.

"Credi che non m'importi?! Jay è come una figlia per me, quindi non ti permettere di pensare una cosa del genere. Se dipendesse da me, non vi chiederei mai di lasciarla qui e riprendere il vostro lavoro, ma voi avete un contratto che non potete ignorare" dice serio.

"E se succede qualcosa mentre non ci siamo?" chiede Cal.

"Lasceremo tutto e torneremo qui" risponde Paul.

Non voglio abbandonarla qui, le ho promesso che non l'avrei mai lasciata andare, e ora lei ha bisogno di me più che mai.

"Ti prometto che se succederà qualcosa, sarai il primo che chiamerò" dice Sam alle mie spalle, facendomi sobbalzare.

"Va bene" mormoro, arrendendomi all'evidenza.

"Il nostro volo partirà tra due ore, è il caso che andiamo in aeroporto" dice Paul. Io annuisco, prima di tornare nella stanza di Jay. Ma quando entro trovo Cynthia seduta al suo fianco, immersa in un discorso che sembra davvero importante.

"... E' rimasto qui per ore, senza nemmeno prendersi una pausa. Sai che lui non mi piaceva all'inizio, ma dopo tutto quello che ha fatto per te e dopo aver visto quanto tiene a te, ho capito che devo smetterla di preoccuparmi così tanto" dice, e un piccolo sorriso si fa spazio sulle mie labbra.

"Quando si sveglierà non ci potrà credere" mormoro, e quando Cynthia si accorge di me spalanca gli occhi.

"Hai sentito tutto?"

"Solo l'ultima parte" dico sorridendo, mentre mi avvicino al letto. "Scusa se ti ho interrotto, sono solo passato a salutarla prima di ripartire" continuo, e lei annuisce. Lascio un bacio sulla fronte di Jay, e le accarezzo la guancia, prima di decidermi ad andare.

"Lo so che per te non è facile e che non vorresti lasciarla qui, ma stai facendo la cosa giusta" dice Cynthia, e io sospiro.

"Spero che tu abbia ragione" mormoro, prima di forzare un sorriso e lasciare la stanza.

SPAZIO ME
Devo confessarvi che questi capitoli sono stati davvero intensi da scrivere, e pet rendere ancora meglio i sentimenti di Luke vi consiglio di ascoltare delle canzoni particolarmente tristi, come ho fatto io per trovare l'ispirazione.
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere le vostre opinioni.
Alla prossima, bacini
Jay


Lost in reality - 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora