28. White

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Non ne posso più di questo posto!

C'è troppo silenzio, ed è tutto interamente bianco: le pareti, le sedie, i letti, le tende, i pavimenti, i lampadari, i camici di infermiere e dottori, persino dei pazienti! Non mi sorprenderebbe se persino i visitatori fossero costretti a indossare abiti bianchi per poter entrare nella clinica.

Mi mancano tutti, e non vedo l'ora che arrivi stasera: dopo quattro giorni di terapia, i risultati sono stati davvero molto positivi, i dolori si sono attenuati molto e riesco a muovermi senza stampella. E finalmente stasera potranno venire a trovarmi!

Certo, da quando siamo qui ci siamo scritti un sacco, ma vederli di persona è tutta un'altra cosa. Per fortuna che mi sono portata tanti libri, altrimenti come avrei fatto a sopportare queste giornate? Al momento sto leggendo per la milionesima volta Divergent, ma il mio cellulare si mette a squillare.

OH MIO DIO! E' Luke!

'Respira Jay' credi davvero che continuare a dirmi questa cosa funzioni, stupida coscienza?!

Prendo comunque un respiro profondo prima di accettare la chiamata.

"Pronto?"

"Ciao ragazzina" dice Luke dall'altra parte, e io sorrido come una scema.

"Ciao Luke" rispondo, e lui ridacchia.

"Come, tutto qui? Niente soprannomi oggi?" chiede beffardo, e io alzo gli occhi al cielo. Questo ragazzo è davvero incorreggibile!

"Perdonami, a volte dimentico che sei talmente egocentrico che adori perfino quando ti chiamo idiota" ribatto ridacchiando, e lo sento sbuffare.

"Cosa stai facendo? Oltre a pensare costantemente a me, intendo" dice, e sono pronta a scommettere che sta sorridendo.

"Sto leggendo" dico vaga.

"Non mi dirai che stai leggendo uno di quei libri da ragazze, pieni d'amore e unicorni rosa" dice sbuffando, e io ridacchio.

"Innanzitutto, ti informo che nei libri da ragazza non ci sono unicorni rosa, quelli sono solo nei libri per bambini" dico, e lui ride. "E comunque non sto leggendo un libro d'amore, beh in realtà un po' d'amore c'è, ma è più un libro d'azione" continuo.

"Non sembra male... E come si chiama il protagonista maschile?" chiede curioso.

"Si chiama Quattro"

"Non prendermi in giro, quello è un numero, non un nome. Dai, sul serio, come si chiama?" chiede, e io ridacchio.

"Si chiama davvero Quattro, e solo alla fine del libro si scopre qual'è il suo vero nome" rispondo, e lui sbuffa.

"E qual'è il suo vero nome?"

"Beh, lo scoprirai solo leggendo il libro" dico ridacchiando.

"Te l'hanno mai detto che sei sadica?" chiede Luke.

"Sam me lo ripete in continuazione... E comunque, smettila di fingere che ti dispiaccia, Hemmings" rispondo, e lo sento ridacchiare. "Tu invece cosa stai facendo?" gli chiedo poi.

"Sto bevendo un caffè e cercando di scrivere una nuova canzone" risponde.

"Qual'è il titolo?" chiedo curiosa.

"Non ho la minima intenzione di dirtelo" risponde lui.

"Uffa... Almeno dimmi di cosa parla" ribatto.

"Nemmeno per sogno" risponde lui.

"Bene, allora tornatene al tuo caffè e alla tua canzone sconosciuta, antipatico" dico, facendogli la linguaccia anche se non può vedermi.

Lost in reality - 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora