Lost in reality - 5SOS

52. Book

Non vedo l'ora che arrivi domani mattina!!!

Incredibilmente mia madre ha concesso a Luke e Calum di fermarsi da noi per la notte, a condizione però che se ne stessero buoni nella stanza degli ospiti. Ovviamente i ragazzi non ne erano affatto felici, ma dato che non avevano un altro posto dove stare, si sono rassegnati.

Ma hanno omesso un piccolo dettaglio: uno dei due russa, e parecchio anche! E considerato che la loro stanza è attaccata alla mia, non riesco a chiudere occhio! Al contrario di Moe, che sta dormendo pacificamente ai miei piedi.

Perciò, visto che ormai sono sveglia, ho deciso di continuare a leggere uno dei miei libri preferiti. A causa della scuola, è un po' che sono ferma sempre nello stesso punto, ma ora voglio recuperare. E proprio quando Tris e Quattro stanno per baciarsi, una voce interrompe il mio momento.

"Cosa stai facendo?" chiede sottovoce Luke, e io sobbalzo per lo spavento.

"La volete smettere di comparire dal nulla?" chiedo esasperata, e lui si porta una mano alla bocca per non farsi sentire mentre ride.

"Non è colpa mia se ti spaventi per niente" dice poi, e io lo guardo seria, prima di afferrare il cuscino vicino a me e lanciarglielo addosso. Ma ovviamente lui deve rovinare la mia vendetta, perché infatti lo prende al volo e mi sorride.

"Cosa ci fai sveglio?" chiedo, mentre lui si avvicina piano al letto.

"Credo che tu senta il motivo" dice indicando la stanza accanto, e io scuoto la testa sorridendo.

"Dovresti esserci abituato, insomma, in tour dividete la stessa stanza" dico, e lui mi lancia un'occhiataccia.

"No, lui dorme in camera con Ash, io invece divido la stanza con Mike. E lui non russa" dice mettendo su un broncio.

"E dimmi: cosa ci fai qui?" chiedo innocentemente.

"Beh, ho visto la luce accesa e ho pensato che, visto che Cal russa e si è praticamente appropriato del letto, potevo venire qui insieme alla mia fantastica ragazza" risponde sorridendo malizioso.

"Abbiamo un divano comodissimo in salotto" dico, perché adoro prendermi gioco di lui. La sua faccia confusa è davvero fantastica.

"Smetterai mai di prendermi in giro?" chiede serio, avvicinandosi lentamente a me.

Mi sento così indifesa in questo momento, e non mi piace affatto sentirmi così. Ma non voglio che lui se ne accorga.

"Non credo" dico sorridendo, e ormai lui è al mio fianco, sovrastandomi in tutta la sua statura. Si abbassa e poggia le mani sul materasso, flettendo i muscoli delle braccia coperti da una t-shirt bianca, e io deglutisco a vuoto. Siamo a gennaio, fuori fa un freddo cane, perché non si copre, santi numi?!

"Ti senti bene?" mi chiede sorridendo, prima di prendersi il piercing tra i denti, facendomi arrossire. La distanza tra di noi diminuisce sempre più, e ormai sono certa che le mie guance siano viola per l'imbarazzo. Dannata timidezza!

"La smetterai mai di mettermi in imbarazzo?" chiedo, e lui sorride.

"Non credo proprio" sussurra, prima di poggiare le labbra sulle mie, per un dolce ma intensissimo bacio.

"E poi adoro vederti arrossire" soffia sulle mie labbra, e io sorrido.

"D'accordo, ti concedo di stare qui con me" dico, e lui sorride. "Ma se cominci a russare anche tu o ti prendi tutte le coperte, giuro che ti rimando dall'orso bruno che dorme qui accanto, chiaro?" chiedo seria, e lui scuote la testa, prima di darmi un bacio a stampo.

"Non saresti mai così cattiva" sussurra.

"Non ti conviene mettermi alla prova" ribatto, e lui alza gli occhi al cielo. Fa il giro del letto, prima di raggiungermi sotto le coperte.