Lost in reality - 5SOS

63. Shopping

"BUONGIORNO RAGAZZE" urla Calum entrando nella nostra stanza, e io e Sam mugugnamo contrariate.

"Calum io ti strangolo" borbotto, e lui ridacchia, prima di spalancare le tende, facendo entrare un sacco di luce nella stanza.

"Cal, ma perché?" chiede Sam esasperata, prima di mettersi a sedere e stiracchiarsi, mentre io apro svogliatamente gli occhi, e allungo una mano sul comodino per prendere gli occhiali.

"Il sole splende, la colazione è pronta, è una giornata meravigliosa ed è ora di alzarsi" dice lui, avvicinandosi al letto e lasciando un bacio sulla testa di Sam. Lei sospira, prima di scendere dal letto e uscire dalla stanza, e lui la segue.

"Finalmente un po' di silenzio" sussurro, chiudendo di nuovo gli occhi, ma quando sento il materasso piegarsi sotto il peso di qualcuno, li riapro piano, ritrovandomi un esemplare di Luke Hemmings con il più grande sorriso della storia stampato sulla faccia.

"Piccola, dobbiamo andare a fare shopping stamattina" sussurra lui, e io sospiro.

"E non possiamo andarci oggi pomeriggio?" chiedo, mentre mi stropiccio un occhio con la mano, e Luke mi guarda dolcemente, prima di poggiare un bacio sul mio naso.

"La giornata sarà davvero molto lunga" risponde, e io mi arrendo, e decido di alzarmi. Mi avvio verso l'armadio, e alle mie spalle lo sento ridacchiare, così mi volto e lo guardo confusa. Lui semplicemente mi sorride malizioso, e solo in quel momento ricordo di essere andata a dormire in canottiera e pantaloncini ieri sera (il caldo di Los Angeles è davvero soffocante), e sento le guance andare a fuoco.

"Ti ringrazio per la splendida visione" dice lui senza perdere quel dannato sorriso, e le mie guance sono talmente calde che probabilmente potremmo friggerci sopra un uovo.

"Chiudi il becco idiota, e vai di sotto" dico imbarazzata, e lui ride, prima di alzarsi e uscire dalla stanza.

Mamma mia, che inizio di giornata!

*****

"Si può sapere dove stiamo andando?" chiede Sam, prima di prendere posta sul sedile del passeggero, vicino a Calum seduto al posto di guida, mentre io e Luke li osserviamo dai sedili posteriori.

"Te l'avevo detto che avremmo fatto shopping insieme prima o poi" risponde lui, e la mia amica gli lancia un'occhiata terrorizzata.

"Jay, ti prego dimmi che sta scherzando" mi supplica, voltandosi verso di me, e in risposta io scuoto la testa. "Oh mio Dio" borbotta lei, proprio mentre Cal mette in moto. Il viaggio è silenzioso, l'unico rumore che si sente è quello proveniente dalla radio.

Sono talmente concentrata ad osservare il paesaggio che scorre fuori dal finestrino che quando la mano di Luke si poggia sul mio ginocchio sobbalzo. Lui ridacchia, prima di cominciare a disegnare cerchi immaginari con il pollice sulla stoffa dei miei jeans.

"Sai, preferisco decisamente quando queste splendide gambe sono coperte solo dai pantaloncini" sussurra al mio orecchio, e io puntualmente arrossisco.

"Piantala" sussurro imbarazzata, e il suo sorriso malizioso aumenta notevolmente. Per fortuna la conversazione viene interrotta, perché finalmente siamo arrivati a destinazione.

"Oddio, ma è immenso" dice Sam sconsolata, e Calum ride, prima di scendere dalla macchina e andare ad aprirle la portiera.

"Vedrai che andrà alla grande" le dice lui, prima di trascinarla dentro il negozio. Io scendo dalla macchina, seguita da Luke, e lui mi prende per mano, prima di seguire i piccioncini.

"Benvenuti, vi stavamo aspettando" dice una commessa bionda appena entriamo, e ci fa strada verso un salottino di prova. Io e Sam ci scambiamo un'occhiata preoccupata, e quando la biondina ci indica i nostri camerini, entrambe siamo preoccupate.