L'orologio affisso sulle pareti rosso Persia del cucinino di Wanda segnava le 22:00. Solo le 22:00? Pensai. Qualcosa mi suggeriva che la serata sarebbe stata ancora lunga." Che facciamo con lei?" Charles si rivolse a Parker.-" Non possiamo portarla in Ospedale. Vladlena assicurati che non riporti ferite gravi o danni fisici permanenti. Starà in custodia cautelare al Dipartimento sotto osservazione del Dott. Zeeman, almeno fino a quando non avremo i risultati delle analisi del sangue dal laboratorio. Adesso andate a casa ragazzi."-" D'accordo Parker."I Medici del Pronto intervento eseguirono gli accertamenti sulla donna non apprezzando nulla di rilevante. Se non ci fossero stati ulteriori e straordinari avvenimenti la mia giornata di lavoro poteva dirsi conclusa.
Abbondonai l'edificio setacciato dalle Unità lasciandomi il nastro giallo alle mie spalle. Salii in macchina. "Buon compleanno Vladlena". Dissi tra me e me , e mettendo su un cd di nu metal mi diressi verso la mia fortezza , a casa. Finalmente ero dinuovo nel mio residence, ero di nuovo a Greenwich Village. Quando mi trasferii a Manhattan scelsi "Grinch" come erano soliti chiamarlo i NewYorkesi perchè nonostante si trovasse nel cuore di una metropoli frenetica con i suoi cafè e viali alberati offriva ai residenti l'atmosfera di una piccola città europea.
A Greenwich Village il quartiere delle celebrità e delle riprese cinematografiche la vita trascorreva lentamente. L'ideale per rallentare i ritmi che noi Operatori del Dipartimento di Manhattan eravamo tenuti a sottostare.
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Le storie di Vladlena Cékova
Science Fiction"...La mia pelle era diafana, le mie gote rosse purpuree , i miei capelli nero ebano. So a chi starete pensando. E in effetti come la fanciulla dalla mela avvelenata anche io parlavo agli animali. Ma dimenticate pure la scena del bosco incantato, d...