Feci un primo nodo alla mia giacca da camera, poi un altro e presi tra le mani l'oggetto che continuava a trillare illuminandosi di verde. Quando lo specchietto fu di nuovo aperto la sagoma olografica di Boston comparve come un'apparizione ai piedi del mio letto. "Finalmente Vladlena cominciavo ad annoiarmi. " Mi avvicinai all'immagine tridimensionale come per accarezzargli il viso . La mia mano l'attraversò completamente, l'ologramma rispose allo stesso modo portando il braccio verso di me e sobbalzai. "Che razza di diavoleria è questa Boston?"-" Teletrasporto virtuale Vladlena. Quella che vedi attraverso lo specchio è la proiezione della ripresa della videocamera della postazione da cui sono collegato. Ci sono tre pulsanti fisici laterali sul tuo dispositivo uno rosso, uno verde e in ultimo uno blu. A questo punto dovresti già aver capito le funzionalità dei primi due."-" Sì Boston."-"Pulsante rosso solo emergenza. Pulsante verde videochiamata olografica. Premendo infine il pulsante blu si attiva invece la modalità personal computer con monitor e tastiera virtuale a proiezione. Il laser di proiezione visualizza su qualsiasi superficie opaca con funzione mouse incorporata."
-"Ora è tutto chiaro James Bonston". - "Bene, allora slaccia quella vestaglia adesso, voglio vedere il tuo bel completino."-" Che figlio di Puttana."-" Slaccia la vestaglia Vladlena."-" No e vorrei andare a dormire sono piuttosto stanca."-" Slacciala . "-"Puoi anche venire a riprenderti il tuo giocattolino non cederò ai tuoi sporchi giochetti. "D'accordo niente intimo, ma voglio il bacio della buonanotte."-"Dannazione Boston. Ti darò quel maledetto bacio, ma dopo mi lascerai in pace."-" Sì. "Annuii.
L'olo-Boston mi sfiorò dolcemente il viso, poi avvicinandosi rispose al mio bacio e scomparve all'improvviso.La video chiamata s'interruppe ero tornata a essere sola nella mia stanza da letto. Quando lasciai cadere la vestaglia sulla sedia e spensi la luce avvertii la strana sensazione che qualcuno mi stesse osservando nel cuore della notte...
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Le storie di Vladlena Cékova
Science Fiction"...La mia pelle era diafana, le mie gote rosse purpuree , i miei capelli nero ebano. So a chi starete pensando. E in effetti come la fanciulla dalla mela avvelenata anche io parlavo agli animali. Ma dimenticate pure la scena del bosco incantato, d...