Nelle cavità orbitarie una piccola sfera irregolare raccoglieva la luce che proveniva da fuori trasformandola in impulsi elettrici dando così vita all'esperienza visiva. Il corpo umano aveva diversi punti di contatto con il mondo esterno, diversi ponti di comunicazione. L'occhio rappresentava tra questi la porta principale per uscire dall'isolamento e dal buio.
L'energia radiale promanata dall'oggetto fissato attraversava una ad una le lenti naturali che come un'orchestra filarmonica componevano l'organo, impressionando in questo modo la retina. Quest'ultima, eccitata dalla luce che la colpiva, trasmetteva poi le informazioni al regista cervello che le studiava decidendo il comportamento e le reazioni dell'intero organismo. La pellicola era ormai pronta e le immagini pure.
Il brillio rifratto dal mio sottogiacca doveva vibrare in modo particolare dentro alle pupille di Antonio che giunta all'ingresso della residenza dottor Ferlese mi accolse con un caloroso abbraccio a cucchiaio.
"Buonasera Antonio , il dottor Ferlese è in casa? Ho urgenza di parlargli."Mi prese delicatamente la mano e l'accarezzò su e giù. Il suo tocco era leggero , tranquillo e caldo. La sua camicia era bianca, ampia con ruches anteriore, stringatura e maniche larghe a sbuffo , i pantaloni a 3/4 sfrangiati e con elastico in vita. Con una cintura e una bandana sarebbe stato un corsaro perfetto.
-"Mi pequeña luna eres la luz que ilumina mis ojos , estoy muy feliz de verte.Cuando escucho tu voz siento que algo muy profundo me nace en el corazon." A tono basso mi sussurrò all'orecchio scrutando tutti e due i miei scuri diaframmi e portando la mia mano al suo cuore.Era il corteggiamento più strano che avessi mai avuto prima eppure c'era qualcosa di magico nei suoi gesti , nelle sue parole , qualcosa di straordinario e fuori dal comune.
"Oh Signorina Cèkova che piacere. - Il dottor Ferlese ci colse alla sprovvista prima che l'imbarazzo mi inchiodasse al pavimento. Spero di non avere interrotto qualcosa. -"No Senior." Antonio rispose. "Venga non le dispiace se ci accomodiamo in giardino il dottore dice che un pò di aria fresca mi farà bene."Inspirai profondamente e accettai molto volentieri la sua proposta, ma non tolsi gli occhi dal maggiordomo che continuava a fissarmi da lontano. Con le sue parole Antonio mi aveva mozzato il fiato e il silenzio in questi casi creava ulteriore disagio.
Fresie , narcisi, ninfee e un delizioso salottino in vimini trovai fuori ad aspettarmi. Sul tavolino c'erano riviste scientifiche, una teiera e una scatola portapipe in legno. Il dottor Ferlese indossava sempre un aria così familiare, era così piacevole la sua compagnia. Portava una giacca in velluto , un maglione tartan e una sciarpa di pregiata lana beige. Presi posto in una delle poltrone lasciando il divanetto al padrone di casa che accavallò le gambe e accese la sua pipa.
"Come sta dottor Ferlese?"-"Un pò meglio cara , non ci sono peggioramenti al momento. Ma mi dica piuttosto cos'è tutta questa urgenza di vedermi."-"Il serial Killer a cui diamo la caccia sta continuando a mietere vittime."- "Ho seguito il caso alla tv. "Disse arrotolando con le dita i suoi folti mustacchi. -"Dia un'occhiata ai rilievi fotografici e al rapporto effettuati nelle ultime scene del crimine. "
Addome perforato da pene sciabolaformae, liquido seminale lungo tutto la superficie del cadavere, Il killer colpisce indistintamente uomo donna...
Corrugò la fronte imbronciando il viso in silenzio. "Non ci sono dubbi. No c'è alcun dubbio. Cimex lectarius." Proseguì dando due boccate alla sua pipa.
"Il suo caratteristico fototropismo negativo, la sua conseguente attività notturna insieme alla sua morfologia che le consente una notevole capacità di infilarsi anche nelle più piccole fessure e nascondigli sono le ragioni per cui risulta difficilmente visibile con una sommaria ispezione. Questi androinsetti ematofagi sono attratti dal calore e dall'anidride carbonica forse anche dagli odori emessi dagli esseri umani. Hanno il corpo estremamente piatto che gli permette di nascondersi nelle più piccole crepe , rimanendo in attesa fino all'arrivo della notte cosi' da potersi nutrire delle loro vittime addormentate con il favore delle tenebre succhiando il loro sangue attraverso il rostro.
Il loro istinto li porta ad accoppiarsi con chiunque violentemente e questi incontri possono produrre lesioni mortali in individui privi di adattamenti sviluppati per sopportare tali perforazioni.I loro antenati vivevano nelle grotte erano parassiti dei pipistrelli che si sono spostati negli essere umani quando questi iniziarono a risiedere nelle grotte. Probabilmente è lì che vive. Ma c'è un solo modo per scoprirlo e catturarlo occorre una preda. Occorre che qualcuno si addentri nella grotta, nel suo rifugio e funga da trappola umana , da contenitore umano di calore e co2.
Solo allora l'androinsetto localizzandola attraverso le sue antenne uscirà fuori dal suo nascondiglio. Solo così potrete catturarlo..."
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Le storie di Vladlena Cékova
Science Fiction"...La mia pelle era diafana, le mie gote rosse purpuree , i miei capelli nero ebano. So a chi starete pensando. E in effetti come la fanciulla dalla mela avvelenata anche io parlavo agli animali. Ma dimenticate pure la scena del bosco incantato, d...