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La profonda voragine d'ingresso delle grotte incuteva da sempre un senso d'angoscia e di paura specie all'imbrunire, quando dall'abisso, assieme ai pipistrelli che svolazzavano nei campi a caccia di insetti, uscivano dei vapori ritenuti dai superstiziosi viandanti le anime dei suicidi, che, trovata la morte nella grotta, tentavano inutilmente di salire al cielo.  

Le ultime ispezioni avevano condotto alla contea di Schohaire , quando la piuma del cappello del maniaco seriale era stata trovata all'ingresso della spelonca , un buco sulla parete ai piedi della collina dal quale proveniva una fresca brezza.

Avevo seguito tutte le misure di sicurezza del dottor Vels lo speleologo del Dipartimento.Indossai la tuta in cordura impermeabile all'acqua, il casco per proteggermi da eventuali urti, cadute di sassi, detriti e materiale dall'alto su cui erano impiantate due lampade , una elettrica e l'altra ad acetilene. La prima avrebbe protetto un fascio di luce più potente per la visione a distanza ,la seconda luce per un tempo sufficientemente lungo con un costo di esercizio basso. Gli stivali di gomma per garantire una buona tenuta sulla pietra e sul fango e i guanti. Un tubo di soluzione di anidride carbonica infine m'irrorò dalla testa ai piedi e afferrata l'imbracatura iniziai la discesa sprofondando nel buio . Mano a mano che avanzavo provavo sempre più una sensazione di inquietudine e di timore, ma anche di meraviglia nel calarmi  in quella grande bocca nera . 

"Vladlena va tutto bene?Vladlena rispondimi."-" Sì Parker sta tranquillo va tutto bene ." Risposi dalla radiotrasmittente. Non aveva preso bene la mia eroica iniziativa.  Come capo della squadra lui stesso si sarebbe sacrificato se non avessi anticipato prima io la sua mossa. Parker aveva i bambini ,Matthew la madre malata, Julliette sarebbe dovuta andare a nozze tra meno di otto mesi e Charles era l'unico di sette figli con uno stipendio fisso e regolare. Offrirmi come cavia umana alla cimice maniaco mi era sembrata l'unica  cosa giusta da fare quando io ero la sola a non avere nulla da perdere per fortuna e purtroppo. 

Il giallo dello zolfo, il rosso del ferro, il verde del rame , era incredibile quale spettacolo naturale si potesse trovare a circa 40 metri sotto terra tra le rocce calcaree delle famose grotte di Howe. 

Mi addentrai tra meandri e strettoie facendo una ben determinata combinazione di movimenti per non perdere l'equilibrio. Un fiume sotterraneo erodendo il calcare aveva creato un incredibile labirinto tra le rocce semitrasparenti dove la luce splendeva attraverso di esse  

"Parker , puoi sentirmi'?"-" Sì Vladlena ti sentiamo "-"Sono scesa del tutto e sto attraversando un labirinto. Ma nessuna traccia del serial killer."-"Vladlena puoi sentirmi?"-" Sì dottor Ferlese la sento. "Devi addentrarti fino a quando non ti risulterà umanamente impossibile passare. E' lì che si nasconde. "-"Sì dottor Ferlese. "-"Non mollare Vladlena" . 

La grotta era vista come un luogo di scarsa sicurezza, di buio, di umidità, di fango; giocavano forse la reminiscenza di paure ataviche, l'idea che le grotte fossero abitate da spiriti maligni oda divinità pagane. Il toccare con mano il mondo sotterraneo lo rendeva più familiare, amico,  o per lo meno non ostile. 

D'improvviso un rumore mi distolse dai pensieri , qualcosa sembrava agitarsi nell'acqua. Qualcuno stava nuotando verso la mia direzione,  alle mie spalle. 

Come dai piani avrei dovuto lasciare che si avvicinasse a me  , iniettargli l'anestetico e premere sulla radiotrasmittente il pulsante rosso d'emergenza. Le squadre d'assalto l' avrebbero preso e l'incubo sarebbe finalmente finito. Rimasi immobile ad aspettarlo impugnando con forza la siringa.

Il pesce aveva abboccato all'amo peccato soltanto che l'amo ero io.  







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