Le storie di Vladlena Cékova

2.35

Gli interni super accessoriati davano la sensazione di essere sotto terra e allo stesso tempo nella più completa sicurezza e agiatezza. Il mosaico sulle pareti richiamava i colori della natura e del mare, i muri scolpiti a mano , gli angoli smussati creavano giochi artistici di alto livello.

Quando aprii gli occhi trovai un luogo al di fuori di ogni immaginazione. Il mio corpo era nudo arrotolato in morbide lenzuola al profumo di lavanda. Il dolore della gamba che tirava mi spinse a guardare in basso,  era stata medicata e probabilmente suturata.

"Bentrovata Vladlena"-" Ce l'hai fatta a venire fuori finalmente figlio di puttana."-" Che modo di ringraziare chi ti ha salvato la vita.-" Che cosa? "Sei libera di fidarti o di chiamare i tuoi colleghi. Sai che non ti sto mentendo."Mi porse la mano. Esitai per un momento. I serial killer avevano tutti quello spudorato senso di dire la verità anche quando si trattava di sostenere le ragioni del più efferato dei crimini che avessero commesso.

"Se  non fossi arrivato io probabilmente adesso saresti nella pancia di quella belva."-" Ero abbastanza in profondità per sentirmi schizzare e urlare. Come sapevi che stavo per finire divorata dagli alligatori?"-" Il tuo calore Vladlena. L'acqua ha una capacità di disperdere il calore del corpo umano venticinque volte maggiore dell'aria. Ti ho avvertita a distanza e ti ho soccorsa."

"Chi sei tu veramente? "Chiesi. -"Di giorno sono uno stimato chirurgo al Manhattan General Hospital, il dottor Christopher Rooge ."Rispose. " Non potrei mai farti del male". Mi sussurrò, prendendomi il viso tra le mani  ficcando le due piccole sfere di zaffiro dentro le mie." Eri gelata e ferita. Io stesso ti ho riscaldata."-"Ed è qui che vivi o meglio ti nascondi?"-"Tu lo sai cosa vuol dire essere diversi non è cosi ? Rispondi Vladlena non è forse cosi?-" Hai ucciso tutte quelle persone , seviziandole, stuprandole."

-"La verità sta negli occhi di chi la guarda. Io non ho ucciso nessuno che non fosse già destinato a morire.-"Cosa? "-"Sì Vladlena sono un medico. I due uomini ai bagni pubblici erano in overdose , i barboni sarebbero morti la stessa notte di ipotermia. -"E la ragazza cinese?"-" Cancro all'utero cinque giorni o poco più di vita. "- "E il vecchio? "-"Ero io il suo dottore e la sua malattia era degenerata al punto che il suo cuore si sarebbe arrestato da un momento all'altro. Ho un istinto che non posso frenare è vero, ma ho cercato di dirottarlo ponendo fine alla sofferenza della gente. Ho combattuto i miei demoni studiando me stesso e il mio comportamento, domandandomi quanti altri di me esistono là fuori. Per il mondo noi non siamo che mostri.

 -"Tu non sei un mostro Christopher. Non sei meno umano o più mostro degli altri."-" Non è così che stanno le cose Vladlena. Chi pensi che potrebbe accettare un uomo che di giorno è un cittadino modello e di notte uno stupratore seriale? Siamo stati insabbiati dal Governo che così facendo ha creato una comunità di anarchici .Nessun programma di integrazione sociale. Viviamo mimetizzandoci tra gli altri che non sono come noi. Non soffrono come noi. Non uccidono come noi,  non razziano come noi. Vieni voglio mostrarti una cosa aggrappati a me . Mi sollevò portando il mio braccio attorno al suo collo conducendomi fino alla stanza le cui pareti erano scaffali sui cui adagiavano centinaia e centinaia di libri . 

" La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante:quando mi stanco di una, passo la notte con l'altra."" Anton Pavlovič Čechov ". Aggiunsi.-"Se non sono impazzito è perchè ho cercato delle risposte. -"A volte non sapere è una benedizione .Affermai. -" No, è una condanna. Perchè pensi che il Governo abbia oscurato tutto per proteggere la gente? O per fare i suoi sporchi giochetti con alcuni di noi? Non siamo che sue pedine e lo sei anche tu."Confutò. 

"Sei libera di credere o meno alle mie parole, ma se non lo farai condannerai un innocente e i veri colpevoli resteranno là fuori. Tu stai dando la caccia a noi . Non è l'istinto il carnefice Vladlena,  ma la ragione e noi androinsetti non premeditiamo. E'vero alcuni di noi sono degli assassini che non risparmiano vittime e vanno fermati, ma se c'è un responsabile a tutto questo non è l'errore umano , ma il calcolo e il suo calcolatore, il governo."Concluse. 

Fantastico. Così al nemico numero uno gli androinsetti si aggiungeva il nemico numero due: le Autorità. Pensai quando la radiotrasmittente interruppe la conversazione. "Vladlena ... Vladlena mi senti? Mi senti'?-" Sì Parker ricevo adesso.-" Vladlena per l'amor del cielo stai bene?"-" Va tutto bene Parker sto risalendo .

L'uomo che stiamo cercando non è qui ..

.