L'amore ha il tuo nome. Capitolo 2

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Emily.

I giorni passano ed io sono sempre più ansiosa con l'avvicinarsi del matrimonio! Anche se ho poco tempo per pensarci perché la mattina sono distratta dalla ormai regolare visita di Rose che è al settimo cielo per le nozze e la sera come d'abitudine arriva il resto della famiglia ed io grata, gioco con la bambina sempre alla presenza di Eric che si snerva per la vivacità di Letizia, ma non apre bocca. Dopo qualche ora di giochi vedo Felicia che si reca ad aprire la porta, sicuramente sta arrivando qualche Vampiro a farci visita e lei ne ha percepito la presenza, invece fanno capolino i miei amici ed io quasi esplodo di gioia quando vedo Matteo e Luca, perché li avevo creduti uccisi da Eric. Ci abbracciamo e Matteo osservandomi mi dice <<farfallina, la vacanza in Egitto ti ha fatto proprio bene sembri rinata! Dai racconta>> scoppio a ridere, perché vorrei dirgli: oh sai, ho quasi ucciso Eric, ho combattuto con un demone, sono morta lì e poi resuscitata! Proprio una bella vacanza. Invece, gli dico di aver visitato Petra e poi di aver trascorso il resto della vacanza in un centro benessere, ma con la tensione che va aumentando perché Letizia si è scatenata e Matteo con il suo modo di fare e per l'attrazione che prova per Eric, continuamente lo tocca mentre gli racconta di aneddoti sulle nostre vacanze passate. Da un lato Eric sorride, ma dall'altro, gli lancia delle occhiatacce ed io sono sicura che fosse in procinto di esplodere, invece si contiene fino a sembrare uno zuccherino, promettendo anche, sotto insistenza di Matteo di farsi confezionare, per se e per i fratelli un abito su misura. Appena Eric chiuse la porta alle loro spalle, mi viene una risata nervosa pensando alla reazione di Matteo vedendo Eric in mutande, per non parlare dei fratelli che mi fissano interdetti per la mia ilarità. Tanya, porgendomi un fazzoletto per farmi asciugare gli occhi che mi lacrimano, dice <<spero che non ti dispiaccia se in tua assenza ho assunto la gestione della tua libreria>> <<no! Anzi mi fa piacere, mi auguro solo che non ti sia annoiata>> <<non di certo! La tua libreria non ha mai venduto tanti libri come negli ultimi giorni. So essere molto convincente se voglio>> capendo che avesse usato la sua influenza vampirica sui clienti <<questo si chiama ingannare e per me equivale a rubare!>> la rimprovero, <<tu sei ingiusta! Non vedo che male c'è se aiuto gli umani ad acculturarsi>>. Scuoto la testa avvilita per il suo metodo di persuasione, Carl mi scompiglia i capelli dicendomi, <<rassegnati, lei è fatta così>>. Mi accorgo dello sguardo infastidito che Eric rivolge al fratello ma Tom mi distoglie esclamando d'improvviso, come se gli fosse venuto in mente un fatto importante, <<Emy, bel posto per un tatuaggio. Mi piace>>. Arrossisco violentemente perché io non ho mai fatto un tatuaggio ma sono nata con la forma di trifoglio tra le gambe ed anche perché lui mi aveva visto nuda e in un attimo Eric gli molla un pugno. Carl guardandolo seduto a terra che si massaggia la mascella dice, <<questa, potevi risparmiartela>>. Nel frattempo ritorna Tanya con Letizia dopo averla ripulita per essersi impasticciata con il cioccolato. La bambina fa una corsa e sale sul divano saltandomi al collo, urtando con la fronte sul mio zigomo. Eric la solleva di peso, la mette seduta al mio fianco e puntandogli il dito dice, <<zia Emily si fa male così>>. Lo guardiamo tutti con occhi rimproveranti, Letizia mette il broncio e dice, <<cattivo!>> lui stringendo i pugni <<non voglio che lei senta dolore, e se questo ti fa pensare che io sia cattivo non importa, ma tu fai attenzione quando le sei vicino. Hai capito?>> la bambina in lacrime si alza e si stringe alla gamba di Tom, mentre Tanya, arrabbiata mi mormora <<ci pensi tu a lui o lo faccio io?>>. Non è possibile, lui oltre ad essere diventato iperprotettivo ha deciso anche che la mia soglia del dolore dovesse essere pari allo zero. Rimproverarlo, verbalmente, adesso, alla presenza della bambina, non è il caso, ma vederla così mi dispiace e andando da lei cerco di calmarla ma è inutile. Ormai singhiozza avendocela anche con me e per non farla assistere a un'eventuale, quando probabile, discussione tra Tanya ed Eric che si fissano truci, prendo la mano di Letizia e la porto in giardino dicendole <<lo sai che la fata dentina, ha lasciato anche qui un dono per te?>> <<Dove zietta? Io non lo vedo!>> domanda con il musetto imbronciato dal pianto. Raccolgo dei boccioli rossi dal roseto e tenendoli nei palmi, m'inginocchio e li porgo alla bambina dicendole <<soffiaci sopra>>. La piccola si avvicina con il viso alle mie dita ed io formulo l'incantesimo. I boccioli volano sulla sua testa dividendosi in petali schiarendosi fino a diventare bianco brillante oscillando in aria, poi si trasformano in una coroncina fino a posarsi leggiadramente sul suo capo <<ecco la principessa delle rose>> dico sorridendo della sua espressione incantata. La bambina s'illumina come un raggio di sole, poi contenta lancia delle urla e si attacca al mio collo <<adesso vai dalla tua mamma>> le dico per prendere fiato. Mi è costata molta energia usare la magia. Letizia corre da Tanya che come Eric e il resto della famiglia mi guardano con espressione sorpresa per avermi visto usare la magia. Le tempie iniziano a martellarmi e vedo il prato ondeggiare. Mi passo la mano sul viso cercando di cancellare quella sensazione e le mie dita si tingono di sangue. Volgo gli occhi verso la porta e vedo i Vampiri fissarmi con occhi sgranati tranne Eric che più torvo che mai mi si avvicina e inginocchiandosi mi pulisce con un fazzoletto il sangue che perdo dal naso. Tanya dice che è ora di togliere il disturbo, la bambina mi bacia sulla guancia, ignora Eric, poi segue i genitori. Mi rialzo e appena ritorniamo in casa, gli dico <<hai esagerato!>> Eric con le mani nelle tasche ribatte, <<la colpa non è mia, è lei che è irruenta e maldestra. Salta dappertutto, dove ha gli occhi, ha le mani. Agisce senza pensare a ciò che fa. Mio fratello e Tanya sono troppo permissivi come genitori>> mi poggio al divano per un altro improvviso capogiro, e affermo <<loro sono, due magnifici genitori e lei, è solo una bambina curiosa! Vorrei che tu lo capissi>>. Eric fa un sospiro per trattenere la rabbia <<invece vorrei che tu capissi quando sei importante tu per me>> <<ho visto! Mi hai messo in una gabbia blindata che incomincia ad asfissiarmi, ma non potrai mai evitare che mi sloghi una caviglia mentre scendo dal letto>> <<sto solo cercando di farti vivere in un mondo perfetto>> <<e come? Rimproverando una bambina e picchiando tuo fratello?>> <<Non vedo, dove sia l'errore, per quello che ho fatto. Adesso basta! Non mi va più di discutere>> e si avvia nello studio tenendo i pugni stretti lungo il corpo. Ne riparleremo in seguito, penso andando a lavarmi le mani nel lavandino, poi mi distendo per riposarmi usare la magia mi prosciuga l'energia ed ho il batticuore. In più si è fatto notte e inizia ad assalirmi l'ansia. Durante il giorno dimentico le brutture ma la notte ho gli incubi di quello che ho vissuto. Rivivo tutta la battaglia e il volto di Ludovic mi perseguita.

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