Dicembre.
Eric.
Tutto è sotto sopra. Tutto è un caos. Il mio matrimonio è diventato un contratto a termine determinato ed io ci soffro perché mi trovo in un campo minato dove un mio passo falso potrebbe innescare un esplosione ed è un continuo muovermi con cautela. Il rapporto con Emily si è tramutato in una convivenza civile a unico beneficio dei nostri figli e mi manca terribilmente. I bambini sono diventati due pestiferi snervanti e mi pretendono ma sono anche l'ancora che mi impedisce di perdere la ragione e mi tiene ormeggiato all'umanità. Rose e Albert, il giorno dopo la visita di Ludovic, sono piombati qui con dei documenti di trasferimento momentaneo, secondo loro la mia famiglia è più sicura se risiede in Francia sotto il loro stesso tetto protetti dal loro esercito e dalla magia costante di Rose ed Emily ha accettato immediatamente la loro offerta pur di tenere i bambini al sicuro, senza nemmeno cercare almeno un mio cenno di consenso: l'amore si paga, è malvagio e subdolo. Ho sollevato dall'incarico di guardie del corpo Alex e Matteo per renderli liberi di gestire la loro vita lontano da Albert, ma loro due hanno scelto di seguirci nella prigione di mio padre perché si tratta unicamente di quella.
Emily.
Il mio Michael ha ricevuto il sacramento del battesimo. Sono così emozionata che a stento riesco a trattenere le lacrime! In accordo con Rose abbiamo scelto l'ultimo giorno dell'anno per battezzare mio figlio perché così sarebbe stato più facile riunire tutti i membri e gli alleati dei Bilmar, infatti sono tutti qui per la festa di fine anno di Albert. Il Supremo dei Vampiri, mi viene sempre da ridere a questo suo titolo, solleva mio figlio tra le braccia e rivolto agli ospiti <<signori, vi presento Michael, mio nipote sangue del mio sangue, figlio di Eric e Emily Bilmar de Fornier>>. Gli ospiti sono tutti meravigliati alla vista del mio bambino, lo guardano come se fosse il miracolo del secolo, e in effetti la sua nascita si potrebbe definire tale poiché è l'unico generato da un Vampiro e da un umana. Scoppia l'applauso, Michael si spaventa e inizia a piangere ma appena passa tra le braccia di suo padre si calma e inizia a guardare nella stanza con curiosità finché non avvista Letizia e incomincia ad agitarsi. Mio figlio adora sua cugina! La mia nipotina, tra il mormorio degli ospiti e il frastuono della musica, arriva correndo e urlando <<Michaaael>>. Eric lo abbassa perché lei possa dargli un bacio sulla fronte, poi inizia con il loro gioco preferito: bubu settetè! Il suono delle risate di mio figlio incanta e fa apparire un sorriso ebete su tutti compreso Albert che non si scompone mai. Tre. Due. Uno, ed ecco il boato! Inizia il nuovo anno. I colori dei fuochi d'artificio fanno spalancare gli occhi di mio figlio e la bocca a formare un perfetto cerchio. Tutti i baci di auguri mi fanno, come al solito, girare la testa per quanti ne scambio, ma sempre con Alex, Matteo e il nuovo aggiunto, solo per questa serata, il psicopatico di John che con discrezione mi stanno intorno come guardia personale, perché Eric teme che qualcuno possa rapirmi per ingravidarmi. Ben gli sta questa preoccupazione! Se mi avesse trasformata ora avrebbe un problema in meno, ma se crede che mi sarei arresa sulla questione si sbaglia. Ho un piano ma se fallisco userò il piano B: in segreto ho preso accordi con Albert, lo farà lui. Arriva il turno dello scambio di auguri con Felicia e per il bene di Carl. Che è allo scuro di ciò che è accaduto tra sua moglie e mio marito, mi stampo in faccia il più falso e cordiale dei sorrisi e ci baciamo sulle guance come se nulla fosse accaduto. La serata scorre tra brindisi e chiacchiere finché non mi assale l'agitazione accorgendomi che Fabia non è più a portata dei miei occhi. <<Cosa c'è Emy?>> mi domanda Matteo vedendomi vagare tra le persone <<non trovo più mia figlia>> riesco a dire sentendo il panico assalirmi, il suono del mio cuore lo sento nelle orecchie. John mi indica un tavolo <<è lì sotto>> mi dice teso e arrabbiato. Mi piego sulle ginocchia, sposto la tovaglia e trovo Fabia raggomitolata su se stessa, con gli occhi chiusi stretti e con le manine si copre le orecchie. L'abito di merletto nero sembra una nuvola che la protegge. Mi si stringe il cuore a vederla così spaventata e con voce addolorata le dico <<amore della mamma vieni da me>> ma lei continua a restare in quella posizione e tra i singhiozzi <<bia, bia>>. Non mi vuole. Mia figlia mi sta scacciando! Eric appare al mio fianco e risoluto prende in mano la situazione, afferra nostra figlia e se la stringe al petto, <<bia, bia, papà! No qua>> lo supplica lei. Eric tenendola stretta a se esce dal salone e imbocca la scala. Maledetto sia il fascino del Vampiro.
Eric.
Si è calmata! La mia voce la tranquillizza <<dormi mia adorata bambina. Il tuo papà veglierà su di te, non temere le tenebre. Dormi mia adorata bambina il tuo papà ti proteggerà>> adora sentirsi dire queste parole e Emily è sulla porta che ci ascolta con un pizzico d'invidia. Entra in camera e mi chiede <<sta bene?>> <<Sì! L'hanno spaventata i fuochi>> le spiego. Fabia me l'ha detto appena entrati in camera. Continuo a cullarla muovendomi sulle note di au clair de la lune l'unica musica che la porta nel mondo di Morfeo. Fabia si accorge della presenza di Emily, solleva la testa dalla mia spalla <<mamma bieni, bieni. Pure tu>> le dice facendo segno con la manina di avvicinarsi. Appena Emily si accosta a noi lei le cinge il collo tirandola a se tanto che è costretta ad poggiarsi al mio corpo, poi Fabia torna a mettere la testa sulla mia spalla e a succhiarsi il pollice. Emily mi domanda sussurrandomi <<glielo hai detto tu?>> faccio segno di no con la testa mentre lei bacia il visino della piccola e le accarezza la schiena, poi poggia il capo sull'altra mia spalla e si lascia cingere la vita dal mio braccio. Dopo più di un mese è il primo contatto fisico che abbiamo e mi fa bene, i miei nervi si rilassano e il mio cuore prende vita non sembrando più un peso morto che mi porto dietro. La felicità che provo in questo momento non ha eguali e tutto grazie alla richiesta geniale di nostra figlia. Danzo beandomi di questi minuti di calore dopo tanta freddezza ma poiché sono tentato di stringerla fino a farla entrare nel mio corpo e a baciarla finché non le manca il respiro, la sposto garbatamente dicendole <<Fabia si è addormentata>>. Lei esce dalla camera ed io facendo molto piano metto la bambina nel suo lettino, la copro bene e poi spengo la luce. Passo davanti alla nostra camera e mi accorgo che Emily è lì con Alex invece di raggiungere la festa. <<Perché queste lacrime?>> gli domanda lui <<sono infelice>> le risponde con voce rotta dal pianto. A me non avrebbe dato spiegazioni, mi parla solo se si tratta dei bambini, a stento mi guarda e quando lo fa è solo per ricordarmi quando mi disprezza, mentre con lui è sempre disposta al dialogo e la loro sintonia mi fa salire l'amaro in bocca. Alex si accorge di me ed esce dalla camera mentre io entro. Lei è davanti alla finestra, si gira e vedendomi <<ah, sei tu>> esclama sprezzante. Questo suo tono incide negativamente sul mio sistema nervoso, mi passo una mano tra i capelli e poiché mi sento soffocare mi strappo il papillon e lo getto via, non sopporto più questa situazione. Dobbiamo venirne a capo. Carico di frustrazione le dico <<ho sentito quello che hai detto ad Alex. Cosa posso fare. Dimmelo tu>> <<merito di essere felice>> si avvicina tanto da sentire il suo respiro sulla mia faccia, <<fallo venire qui e ordinagli di scoparmi poi se ti va puoi pure restare a guardare>>. Non è in lei! Non può volerlo davvero, forse è ubriaca ed è per questo che mi ha fatto questa richiesta. Improvvisamente la sua mano accarezza la mia patta e subito la parte bassa del mio corpo prende vita, <<anzi mandami Carl>>. La gelosia mi assale e inizia a corrodermi, la vorrei azzittire ma resto immobile per non andare fuori di testa. <<Lui è il migliore con cui ho scopato>> mi sussurra a fior di labbra. La gelosia diventa una miccia incandescente che si consuma troppo velocemente, <<voglio la sua dote tra le mie gambe, dentro di me>>. Ecco che arriva l'esplosione di emozioni e non sono quelle buone. Prendo fuoco e la spingo contro il muro intrappolandola con il mio corpo. Le strappo l'abito, la sollevo mi cingo le sue gambe sui fianchi e fuori controllo la penetro. Lei è mia! Se pensa che questa notte o qualsiasi altra della mia esistenza la cederò a mio fratello si sbaglia e spingo con foga e senza darle il tempo di capire mi libero degli abiti e la porto sul letto. Il suo corpo, il suo piacere, i suoi gemiti sono solo miei e la possiedo in ogni modo. La scopo con forza fomentato dal ricordo delle immagini di lei che fa sesso con Carl, che gode nelle sue mani, la possiedo anche da Vampiro fuori controllo fino a sfinirla di piacere. Continuo anche se lei è priva di forze, lucida di sudore, con fori sanguinanti da cui mi nutro, traboccante, marchiata e piena ovunque di me persino del mio sangue che gli cola dalla bocca. Raggiungo l'orgasmo più potente e lungo della mia esistenza e crollo ansimante sul suo corpo sanguinante e inerme preparandomi ad affrontare l'inferno.
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L'amore ha il tuo nome.
VampiroDopo il loro incontro, la vita non è più quella di prima, ma cosa accade quando la passione si tramuta in amore. Eric il Vampiro spietato, prepotente e lussurioso per amore cambia ma ha ancora un segreto che lo tormenta e decide di confessare non as...