L'amore ha il tuo nome. Capitolo 21 Albert e Rose Bilmar.

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Emily.

Lacrime copiose mi rigano il volto, le vorrei arrestare ma non ci riesco, i sentimenti sono troppi e si accavallano uno dopo l'altro. Mia madre, da quando sono nata ogni Natale mi regalava un angelo poi dopo la sua morte Adriana prese a mantenere la tradizione e adesso che lei non c'è più, anche se non credo sia così, lui ha avuto la presunzione di prendere il loro posto e di sostenere che mi ama. Come può esserne convinto. Come può una persona tradire, mentire e ingannare e poi sostenere di amarmi. Io non riesco a superare tutto questo, il mio cervello si ribella e rifiuta di dare ascolto al mio cuore intenerito da questo dono e al desiderio che avessi davvero il suo amore e poi come posso perdonare una persona che da quando lo conosco me ne ha fatte passare di ogni colore e non si è mai degnato di chiedermi scusa. Le mie lacrime bagnano l'angelo, lo accarezzo per asciugarlo e sento sotto le dita tremanti il cristallo e mi viene da pensare, è freddo come il suo cuore. <<Zietta, non ti piace il regalo, per questo piangi?>> mi domanda mia nipote con espressione preoccupata. Poso gli occhi su di lei, che tiene una busta rosa da lettera tra le mani indecisa se continuare ad aprirla. La mia tristezza si sta riflettendo su di lei e mi si stringe il cuore. Sono venuta qui per lei e penso che non sia giusto rovinarle questo momento di gioia a causa di Eric. Le sorrido asciugandomi, poco elegantemente, gli occhi con il dorso delle mani e le dico <<tesoro non è così! L'angelo è davvero bello ma adesso perché non ci fai sapere cosa c'è scritto su quella lettera che hai in mano. Sono curiosa>>. Letizia mi ricambia il sorriso e le ritorna l'aria elettrizzata di felicità, poi estrae il contenuto dalla busta e la sua espressione cambia prima in incertezza poi subito in rabbia esclamando <<perché c'è la mia faccia insieme alla sua?>> mentre le vado vicino per capire cosa intendesse sento dire <<io non andrò al parco giochi con lei>>. Mi volto e vedo Eric che tiene in una mano la stessa busta di Letizia e nell'altra un biglietto uguale alla bambina. Do' una sbirciata prima all'uno e poi all'altro e spalanco gli occhi; oh Santa madre! Tanya ha regalato a questi due un ingresso per Disneyland! <<Nemmeno io voglio andarci con te! Tu sei cattivo!>> <<Stai zitta! Non succederà mai che tu verrai con me>> s'infervora Eric. <<Io parlo quando voglio>> urla Letizia sbattendo i piedi <<e invece>> la minaccia lui, ma è interrotto da Tanya che offesa dice alzando il tono <<adesso basta! Siete dei maleducati, i regali non si rifiutano>>. Poi afferra la bambina per mano e dandoci le spalle si ritira in camera. Se non fossi arrabbiata per come ha trattato mia nipote troverei questo teatrino divertente come gli altri che ridono e per questo merita una lezione. Infuriata, guardandolo negli occhi gli dico <<è una bambina e tu le hai rovinato la serata>> gli sbatto l'angelo sul petto <<non lo voglio! Tanto per te è lecito rifiutare i regali>>. Senza vedere se l'angelo si fosse frantumato, mi avvio alla scala seguita da Irma e mentre salgo, lo sento dire <<Emily aspetta>> mi volto per mostrargli il dito medio ma mi blocco vedendo Albert e Rose che si baciano. Oh, mio Dio! Sono avvinghiati. Si stanno baciando. Sulle labbra. Con la lingua! <<Allora? Perché hai quell'aria scandalizzata?>> mi domanda Irma con aria divertita <<ma lui è un prete!>> esclamo rincretinita. <<Quand'era umano sì, ma è da quando sono diventati Vampiri che stanno insieme e fanno quelle cose. Il sesso, intendo! Come lo facevi tu, te lo ricordi stupida>> poi scoppia a ridere. Poiché Eric ci sta per raggiungere, vedo lei come una via di fuga e afferrandola per il braccio la trascino su per la scala dicendole <<tu dormirai con me e mi racconterai tutto, stronzetta>>.

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