L'amore ha il tuo nome. Capitolo 41

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Emily.

Soffro terribilmente. Le ferite alla schiena, alle gambe e alle mani non riescono a guarire. Appena non faccio attenzione una di esse si riapre e sanguina. Irma, poiché non posso usare le mani per mangiare o andare al bagno, si è trasferita in casa mia insieme ad Alex e mi aiuta. Lei si è dichiarata simpaticamente la mia badante! Ed è adorabile, nulla a che vedere con la Irma che conoscevo, quella che non sopportava nemmeno che respirassi la sua stessa aria. Adesso mi riempie di attenzioni, come del resto Alex, ed io non faccio che piangere per ogni cosa, anche la più banale. Tutta colpa degli ormoni, dice Irma! Soffro anche nell'anima perché in cuor mio vorrei essere d'avanti agli occhi della persona che amo. Sento il bisogno del suo sguardo pienod'amore. Del mio schizzoide! Alex mi ha detto che lui per sua scelta è in missione e manca da casa da una settimana e che non si sa quando ritornerà. Se la scelta è stata sua è perché non vuole avere l'occasione di vedermi. Eric, conoscendolo non ha eretto dei paletti tra me e lui ma dei pilastri di cemento. <<Oggi hai pianto così tanto che ho pensato che stessi per affogare in te stessa da un momento all'altro>> mi dice Alex. Si siede sul bordo del tavolino davanti al divano dove sono rannicchiata <<ti si legge in faccia che vorresti che lui fosse qui con te>> mi dice ed io annuisco. Non serve negare ciò che è evidente. Poi mi porge una fialetta rossa, <<questo è sangue di Eric. Ogni suo figlio ne possiede una, io ti cedo la mia per farti guarire. Bevila ne hai bisogno se vuoi che torni da te>> <<non in questo modo Alex>> <<voi già avete un legame di sangue, quindi questo ti aiuterà solo con le ferite, ma faremo credere, a chi sappiamo noi, che ti ho guarito io con il mio sangue>> <<hai deciso di morire>> gli chiedo esterrefatta. <<No, in questo modo ti sto aiutando e non sai quanto>> mi dice strizzandomi l'occhio. Mi agita la fialetta sotto il naso dicendomi<<se la bevi adesso, fuori alla porta c'è una sorpresa perte>> e me la poggia sulle labbra. Lo faccio per questo figlio che porto in grembo e la bevo. Alex mi scioglie le bende dalle mani e vedo le ustioni sparire, mentre sento Irma urlare allegramente<<sorpreeesa!>>. Mi giro e facendo un'acrobazia mi alzo dal divano e mi lancio tra le sue braccia. Lui mi stringe forte e tra le lacrime e risate gli dico <<sei guarito, sei vivo>><<tecnicamente sono morto farfallina>>. Mi sciolgo dal suo abbraccio per guardarlo meglio, ha l'aria più sicura, il fisico è più muscoloso ed emana fascino e sul collo non c'è alcuna cicatrice. <<Mi dispiace>> gli dico. <<Perché?Quello che mi è accaduto non è stata colpa tua, perciò non dispiacerti. Sii felice per me, perché questa nuova vita mi piace e sarò eternamente riconoscente ad Albert. Ora appartengo ad una grande famiglia>> <<lui ti ha trasformato?>> <<Sì!Io non avevo più speranze e lui non ha voluto che fossi un'altravittima di Ludovic e mi ha dato l'eternità. Adesso basta parlare delle cose brutte del passato, ma guarda che pancione!>>. Si avvicina con le labbra al mio ventre <<ehi, sono tuo zio il fratello di Eric, sai quel Vampiro tutto brrr, zrrr, insomma papà Dracula per intenderci>>.

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