Eric.
Sembra trascorso un secolo dall'ultima volta che ho fatto sesso conlei e di quell'atto me ne pento ancora anche se non mi rendevo contoche stessi aggredendo la donna che amo con tutto me stesso. Il sensodi colpa e la vergogna di quello che le avevo fatto è statodevastante per il mio corpo, da quel momento non ho avuto piùerezioni, non che avessi provato interesse per altre donne, ma sonomancate anche quelle mattutine. Il mio pene è stato in catalessifin'ora, ma appena la punta sfiora la sua carne, il mio amico delcuore alza la testa e poi si erige glorioso: accidenti! Amo questasua strettezza che mi avvolge e il suo calore che mi manda fuoricontrollo! Lei, ha preferito darmi le spalle per non essere partecipee farmi capire che mi sta usando a scopo terapeutico. Non importa, ioper lei, sarò una terapia per il corpo, la mente e l'anima, devoapprofittare di questa occasione e fare le mosse giuste. Le sollevouna gamba e la penetro a fondo: ecco il mio Eden! Stringoleggermente la sua coscia con le dita mentre la inondo del mio semetrattenendo un gemito liberatorio, <<hai finito?>> michiede con tono distaccato. Neanche per sogno! Con una mossa velocela sollevo, la metto a cavalcioni su di me continuando a starledietro e premendo il mio petto contro la sua schiena, le dico,mentendo <<devo farti da tappo quindi dobbiamo stare cosìalmeno un paio d'ore>> <<bugiardo. Stai approfittandodella situazione>> <<touche! Però, dal modo in cui,quella meraviglia calda che hai tra le gambe, me lo sta trattenendo estringendo, credo che muoia dalla voglia che io faccia questo>>e spingo i fianchi in alto toccando il punto magico. Lei soffoca ungemito e s'irrigidisce, poi inizia a dimenarsi <<seidisgustoso. Toglimi queste grinfie di dosso>> mi urla con ilfiato corto e si punta sulle ginocchia per sollevarsi. Mi viene daridere perché una parte del suo corpo non è quello che vuole, anzianela al sollievo di un orgasmo, solo la sua mente lo rifiuta ed èlì che devo entrare. La stringo di più e le dico <<ti pregonon agitarti. Scusami!>> <<Mi sto facendo male lacaviglia>> si lamenta. Questo è il momento di rimediare ancheal danno del piede, mi mordo il polso e portandolo davanti alla suabocca <<te lo offro con tutto il mio amore, ma solo se tu lovuoi. Guarirai del tutto se lo accetti>>. Lei tentenna fissandoil mio polso ferito. Le ho dato il mio sangue sempre in circostanzedrammatiche per salvarle la vita e qualche volta ottenebrata dalsesso, in entrambi i casi non era razionale, era spinta dalladisperazione di sopravvivere o persa nel piacere, ma adesso a mentelucida capisco che potrebbe disgustarsi e soprattutto rifiutarmi perla rabbia nei miei confronti, <<coraggio! Fallo per il tuobene>> la invoglio. Poggia le labbra umide e calde sulla miacarne e il fuoco mi accende la pelle, inizia a succhiare con occhichiusi e a me sfugge un gemito di piacere e mi spingo dentro di lei.Il desiderio è così forte che poche steccate con il mio palo, chemi duole per la sua strettezza e rigidità, e sono vicino araggiungere l'apice ma non deve andare così. Voglio che lei siapartecipe. Voglio che questo amplesso debba essere lo specchio delnostro amore e non solo uno sfogo. Faccio appello a tutto il mioautocontrollo e mi trattengo iniziando a sudare freddo, ma percependolei che mi pulsa intorno, il mio pene agisce di volontà propria e lainonda. Accidenti, che liberazione! Mi farei prosciugare perprolungare questo momento intimo e intenso di godimento, ma sarebbeegoistico da parte mia e pericoloso per lei. <<Basta così,cara>> le dico con uno sforzo, <<adesso respira piano erilassati>>. Gira il volto verso di me e trattenendo le lacrimedi rabbia per me, e conoscendola, di vergogna per come ha risposto ilcorpo, <<mi ordini pure di rilassarmi, non ti basta aver fattotutto quello che vuoi dentro di me?>>. Maledizione, al mioamico combina guai! Non mi resta che parlarle con il cuore in manoper giustificarmi. Poggio la mano sulla sua guancia, per un'ulteriorecontatto, e le dico <<non capisci proprio che sei tu ad averepotere su di me. Tu mi ecciti, per me sei una moltitudine di desideried io non so resisterti perché non sono perfetto. Ho sbagliato, lofaccio sempre con te! Ho sbagliato per amore, per gelosia e perrabbia, ma imparo dai miei errori e vorrei solo il tuo perdono. Tuhai il mio cuore in pugno. Io vivo perché tu vivi, ho bisogno di teper ogni cosa, anche per respirare. Sono un uomo nuovo e non tideluderò mai più>>. Lei mi fissa con quel blu profondo deisuoi occhi dove non c'è più traccia di rabbia e mi chiede <<èla voce del Vampiro a spingermi a crederti, vero?>> <<No!Niente poteri, lo giuro>> lei preme la guancia sulla mia manopoi infila le dita nei miei capelli <<forse è perché hoappena preso il tuo sangue>> <<nemmeno quello>><<allora è il legame che abbiamo che mi rende debole e mispinge a fare questo>> e si abbassa su di me accogliendomitutto e mordendosi il labbro per trattenere un gemito. Poggio lafronte sulla sua e con il fiato corto le dico <<avevamo questoanche prima del legame. Fai uno sforzo, cerca di ricordare e ticonsiglio di non muoverti se vuoi continuare a parlare con me>><<va bene! Non mi muovo, però adesso baciami>> mi ordinasfiorandomi le labbra sorridendo. Incollo la mia bocca alla suaassaporandola poi lei dischiude le labbra e la mia lingua cerca lasua. Lei inizia a muoversi su e giù su di me ed io mantengo il ritmoche va sempre aumentando e quando la sento irrigidirsi e pulsareesplodo dandole fino all'ultima goccia respirando del suo respiro.
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L'amore ha il tuo nome.
VampiriDopo il loro incontro, la vita non è più quella di prima, ma cosa accade quando la passione si tramuta in amore. Eric il Vampiro spietato, prepotente e lussurioso per amore cambia ma ha ancora un segreto che lo tormenta e decide di confessare non as...