L'amore ha il tuo nome. Capitolo 66

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Emily.

Sono ritornati! Sento le loro voci e sono pure in disaccordo. Adesso ci facciamo due risate, vediamo fino a che punto hanno intenzione di prendermi per il culo! Eric è il primo a entrare nello studio e accende la luce. Sembra alquanto sconcertato di trovarmi qui seduta alla sua scrivania ed è più pallido del solito. Avrei voglia di urlargli: sooorpreeesa stronzo! Felicia lo segue a ruota ma non mostra altro se non un atteggiamento sicuro e si siede sul divano al fianco di mio marito che improvvisamente si mette le mani nei capelli e chiude i pugni quasi a volerseli strappare. Di solito fa così quando è frustrato o esasperato. Nel frattempo io continuo a restare zitta e nascondo un sorriso divertito dietro la tazza di cioccolato e rum preparatami da Matteo, ha detto che mi avrebbe conciliato il sonno dopo un'estenuante giornata come questa, invece il rum mi sta dando alla testa. Eric togliendosi le mani dai capelli, volge lo sguardo su di me dicendomi <<dobbiamo parlare Emily>>. E non lo so se è l'alcol che mi da certe percezioni ma mi sembra di cogliere un velo di tormento nella sua voce. Poggio la tazza sulla scrivania poi raccolgo da terra il costume di Felicia e mostrandoglielo <<vogliamo iniziare da questo?>> gli domando. Lo lancio dritto verso la faccia di Felicia dicendogli <<sono nata qualche secolo dopo di te cara, ma certi stratagemmi li conosco anch'io>> <<l'ha lasciato apposta sulla piscina per farti ingelosire>> aggiunge Eric frettolosamente. <<Lo so e ti confesso che c'è riuscita, ma dopo ho capito e ci ho riso su. Adesso vorrei sapere dove vi siete nascosti tutto questo tempo>> <<al mare. Felicia mi ha portato lì per farmi sfogare la rabbia>> continua a rispondermi Eric. <<Ed ha funzionato?>> gli domando scrutandolo attentamente. Vediamo se ha il coraggio di mentirmi! <<Sì, ma c'è un però>> <<e sarebbe>> <<l'ho aggredita>>. Felicia gli poggia una mano sul braccio e con occhi spalancati <<basta Eric, lascia stare i dettagli>>. Scatto dalla poltrona in contemporanea con i miei nervi e avanzando verso di loro <<tu hai alzato le mani su una donna?>> urlo rivolta a Eric. <<Eravamo due Vampiri in quel momento>> cerca di giustificarsi lui. Matteo e Alex sentendo le mie urla entrano di corsa nello studio e ci fissano sconcertati mentre io continuo <<è pur sempre una donna anche se è un Vampiro. Tu hai sfogato la tua collera su tua cognata lo capisci quanto è grave come cosa? Immagino tu l'abbia massacrata, dimmi la verità>>. Interviene Felicia <<Emy, lascia stare. Io ero consapevole>> <<stai zitta>> gli ordina Eric. Si alza dal divano e mi fissa alcuni secondi interminabili contraendo la mascella, poi rilassa i muscoli del viso <<ho agito da Vampiro e>> ed è chiaro che non riesce a continuare ed io gli domando, conoscendo il suo caratteraccio, <<hai ucciso qualche innocente?>> <<No, peggio!>> scuote la testa <<io...>> <<tu cosa?>> lo incoraggio notando che fatica a confessare. Non oso immaginare cosa ci fosse peggio di un omicidio. <<Eric, davvero lascia perdere>> spazientita dall'intromissione mi rivolgo verso Felicia <<sto parlando con mio marito, perciò taci>> poi guardo Eric ed ho la certezza del suo tormento e il mio cervello inizia ad elaborare a ruota libera scenari macabri e con timore lo incoraggio <<dillo, senza pensarci troppo>>. Eric annuisce, spalanca gli occhi e tutto d'un fiato mi dice <<ho violato Felicia>>. Una mazzata dietro al collo avrebbe fatto meno male. Mi manca il respiro e il cuore mi va a mille. Tutto mi sarei aspettato ma non che si sarebbe ripetuto una cosa del genere. Eric si avvicina dicendomi <<ti prego giudica il Vampiro ma non l'uomo>> alzo una mano davanti alla sua faccia <<mi domando dove finisce l'uno e dove inizia l'altro>> <<l'uomo inizia e finisce con te>> <<grandioso>> gli urlo andando fuori di testa. Lui capisce che non deve aggiungere altro. La delusione è troppo. Mi sento davvero soffocare.

Eric.

Non ci sono parole per descrivere come mi sento in questo momento, ma la verità andava detta, anche se Felicia mi ha supplicato fino all'ultimo di dimenticare del tutto l'accaduto. Lei mi ha aiutato a sfogare la rabbia e farmi capire quando amo Emily. Lei ha fatto venire fuori il peggio e il meglio di me, ha scosso la mia coscienza, se così si può chiamare, ma allo stesso tempo, grazie alla mia personalità oscura, ha ottenuto ciò che voleva. Anche se troppo tardi ho capito che voleva che facessi sesso con lei, che appagassi un suo segreto desiderio e che magari diventassimo amanti come lo fummo un tempo. Una speranza vana che lei ha compreso ed è per questo che dopo ha usato tutte quelle belle parole di conforto. Parole che mi sono servite anche a capire che io ho sbagliato, ho commesso un atto riprovevole e che il primo passo verso la redenzione sarebbe stato confessarlo a Emily anche se l'ho addolorata. Tutto l'intendo di Felicia lo capisce pure Emily, infatti si rivolge a lei dicendole esternando la rabbia <<hai colto l'occasione per ottenere quello che volevi>> <<ti stai sbagliando, la cosa non è grave come pensi. Ero connessa tutto il tempo con Carl, credi che se fosse accaduto l'irreparabile o se avessi voluto scopare con Eric avrei mostrato ogni cosa a mio marito>> <<questa è una patetica bugia, lui è venuto a cercarti qui ed era preoccupato perché non ti trovava e mi ha raccontato tutto tranne il fatto che stavate scopando. Questo dimostra che non ha visto ogni cosa ma solo quello che ti faceva comodo>>. La sua rabbia è così elevata da poter vedere chiaramente quanto stia scavando nel profondo impadronendosi del suo cuore e il dolore sta tracimando, è palese nei suoi occhi il distacco, l'avversione verso di me. Silenziosamente, Alex vedendo la gravità della situazione, afferra Felicia per un braccio e la invita a seguirlo cosa che fa anche Matteo chiudendosi la porta alle spalle. Emily volge il suo sguardo carico di dolore su di me ed io mi sento uno schifosissimo verme e non ci vogliono straordinari poteri per comprendere che lei aspetta che sia io a parlare. Improvvisamente vacilla come se portasse sulle spalle un peso enorme per lei poi si siede sul sofà con la testa abbassata e si copre le orecchie con le mani. Segno che non vuole mettere a tacere i suoi pensieri e scorgo dei lacrimoni che le colano dagli occhi. Il dolore che provo in questo momento è pari al suo. Le vado vicino, m'inginocchio davanti a lei, le stringo garbatamente i polsi e abbassandoli sulle sue gambe li tengo tra le mie mani dicendole <<sono profondamente mortificato, vorrei che tu avessi ancora i tuoi poteri per fonderti con me per vedere la verità. Poiché questo non è possibile ti chiedo solo di fidarti di quello che ti farò vedere>>. Metto un dito sotto al suo mento e sollevandole la testa le dico <<per favore guardami negli occhi>> appena catturo il suo sguardo le rifletto le immagini dell'accaduto sin dall'inizio senza tralasciare alcun particolare. Distolgo lo sguardo dal suo dicendole <<quelle erano solo azioni del Vampiro e quando mi sono reso conto di averla violata sono rinsavito e non sono andato oltre>> <<mi stai dicendo che le hai dato due botte e poi sei tornato in te?>> <<Sì, proprio così>>. Lei tira via il polso dalla mia mano e massaggiandoselo <<mi hai chiesto di non giudicarti come uomo e non lo farò, ma voglio comunque dirti delle cose. Tu sei l'uomo che tutte vorrebbero e sai amare>> mi accarezza una guancia e con tenerezza <<ed io sono la donna più fortunata dell'universo ad avere il tuo amore>>. Si alza dal sofà, si allontana di qualche passo poi si gira verso di me <<vuoi che giudichi solo il Vampiro? Bene! Avresti dovuto parlarne con me di come ti sentivi e cosa provavi su quella serata a tre. Avresti dovuto chiedermi perché rincorsi Alex invece di cedere al tuo ultimatum ed io ti avrei spiegato, rassicurato e non avresti mai dovuto mettere in dubbio il mio amore o il fatto che avrei sempre scelto te. Avremmo dovuto parlarne noi due e non far partecipe la tua famiglia dei nostri problemi perché tu non ti rendi conto che ogni volta loro ne fanno uso per i loro scopi. Detto questo, sono profondamente delusa dal Vampiro e dall'uomo perché uno non esclude l'altro ed io non posso vivere il resto della mia vita con la certezza che ogni volta che ti arrabbierai ti scoperai un'altra per sfogare la tua ira. Tu mi hai tradita e non riesco a trovare il perdono. Forse non ci riuscirò mai e dopo aver visto quelle immagini, mi fai solo schifo>> ed esce dalla stanza. Frastornato dalle sue parole sprezzanti mi rimetto in piedi riconoscendo che lei abbia ragione su ogni cosa e con il cuore appesantito dal dolore mi poggio al bordo della scrivania e avverto l'agitazione di Matteo e Alex che non ha nulla a che vedere con questa discussione. I miei sensi scattano immediatamente in allerta, qualcuno è nel mio giardino. Schizzo fuori dallo studio seguito da mio fratello, Felicia e Alex. Lo scenario mi paralizza, il mio giardino è pieno di Vampiri notturni e a capo di loro c'è Ludovic, Isse e Caleb, ma quello che mi mozza il respiro e blocca il cervello è vedere Fabia nelle mani di Isse. <<Fabiaaa>> l'urlo di terrore di Emily irrompe nella notte ma Alex le tappa la bocca con una mano e la trattine. Mia figlia sino a pochi secondi fa dormiva tranquillamente nel suo lettino e adesso la tengono loro e vogliono ucciderla. Perché Ludovic è qui per questo, sterminarci tutti. L'aria è intrisa di magia, la percepisco sulla mia pelle ciò significa che nelle vicinanze c'è una strega che blocca i nostri poteri e in questo caso non posso avvisare nessuno. <<Maestà>> mi dice Ludovic come saluto con quel suo sorriso sbieco beffandosi di me. Fabia piange e si dimena nelle mani di Isse guardandomi con occhi spaventati, ma lui la stringe a tal punto che il pianto di mia figlia si tramuta in dolore e i miei nervi scattano. Non permetterò a quel lurido bastardo di uccidere mia figlia. Non permetterò a nessuno di loro di sterminare, ancora una volta, la mia famiglia. Inferocito mi lancio su Isse, ma Caleb e altri Vampiri mi attaccano ostacolando il mio obbiettivo. Alex, Matteo e Felicia si lanciano nella mischia per arrivare a Fabia. Il sangue della lotta cade a pioggia nel mio giardino mentre le mie ferite e le loro guariscono, ma lo scontro diventa davvero cruento quando strappo il cuore ad un nemico e avanzo verso Isse, ma un dolore atroce in tutto il corpo mette in ginocchio me e i membri della mia famiglia. I Vampiri battono in ritirata dietro Ludovic. Siamo vittime di un maleficio, avverto la magia nel mio corpo, la maledetta strega ci ha messo fuori gioco. Alzo gli occhi su Isse e gli dico <<dammi mia figlia>> non posso fare altro per lei che tenerla tra le braccia mentre la mano della morte si abbatte su di noi. Ludovic avanza verso Isse poi prende la testa di Fabia tra le mani: le spezzerà il collo davanti ai miei occhi! Un dolore acuto mi trafigge il cuore peggio di quello che mi attraversa il corpo e in preda la terrore lo supplico <<ti prego dammi mia figlia>>. Ludovic si gira verso di me <<lei non è tua figlia. Non l'hai generata>> <<per me è come se fosse sangue del mio sangue. Ti prego dammela>> <<questo ti farebbe onore se me ne importasse qualcosa>>. Fabia continua a piangere e a dimenarsi e tra i singhiozzi <<papà. Bo-glio papà>>. Il cuore mi si frantuma dalla disperazione per non poterla strappare dalle loro mani e disperato dico <<ti supplico uccidi me e lascia vivere lei>> <<davvero saresti disposto a morire in cambio della sua vita? La vita di un'umana che non ti appartiene e che ami addirittura>> poi scoppia a ridere prendendosi ancora gioco di me <<esilarante, non trovi maestà? Bene! Questa notte mi sento misericordioso, se vuoi la piccola umana voglio al mio cospetto tuo figlio. Hai la mia parola che la lascerò andare>>. No! Michael, no. Lui capisce che non cederò alla sua richiesta e fa cenno a Caleb che in meno di un secondo afferra Emily e inizia a picchiarla. Quel maledetto la massacra mentre io cerco disperatamente di strisciare verso di lei ma il maleficio della strega si intensifica nelle mie ossa. Alex, Matteo e Felicia si contorcono dal dolore ed Emily è tumefatta ed esamine, il cuore le batte appena. Il mio amore è vicino alla morte e i miei figli a breve seguiranno la madre che ho già perso poco prima che arrivasse Ludovic. La sconfitta si abbatte su di me avvolgendomi in un mantello nero e facendo appello a tutta la mia forza affondo le dita nel mio petto e spingo lacerandomi la carne. <<Papà. Bo-glio papà mio>> si dispera Fabia. La sua voce fa più male del dolore che mi sto infliggendo, ma non cambierò la mia decisione preferisco morire piuttosto che assistere alla loro fine. Chiudo gli occhi e mentre il maleficio aumenta le punta delle mie dita arrivano al cuore in questo momento ignoro tutto quello che mi circonda e resto solo con me stesso per affrontare gli ultimi secondi della mia esistenza. Un urlo straziante abbatte la mia barriera e mi penetra nella mente. Apro gli occhi e vedo Emily trascinarsi verso di me <<no. Ti prego>> mi supplica tra le lacrime. Mi afferra il braccio e con fatica si mette sulle ginocchia, nel suo sguardo c'è tutta la paura di vedermi morire <<non saresti dovuta uscire da casa>> le dico con tormento vedendola in quello stato. Lei doveva restare con Michael e nascondersi nella camera blindata con nostro figlio. <<Ti prego, ho bisogno di te>> mi supplica, ma non capisce che io non posso sopportare di veder uccidere i miei figli e mia moglie una seconda volta e non essere in grado di aiutarli e la fisso disperato per la mia inutilità e afflitto di essere io la causa della sua sofferenza. Un tonfo mi distoglie dai miei pensieri, alzo lo sguardo verso quel suono e vedo John che sibilando sbatte contro la cupola invisibile di magia che ci ha isolati. A lui si aggiunge Carl e altre guardie accorsi in nostro aiuto avvertendo la nostra sofferenza tramite il legame di sangue. Questo è sbagliato, non dovrebbero esserci nemmeno loro qui. Dovrebbero nascondersi per salvarsi la pelle. Caleb acciuffa Emily per i capelli e la trascina via da me, poi le serra una mano sul collo e la solleva tenendola sua prigioniera, nello stesso tempo delle dita si serrano sul mio polso <<non ti permetto quest'atto estremo. Tu vivrai ma mio prigioniero eternamente privo dei tuoi poteri e con il tormento della sorte dei tuoi familiari. Se vuoi evitare tutto questo non devi fare altro che portare tuo figlio al mio cospetto e lascerò vivere tutti voi compresa la tua sposa. Ti devi fidare della mia parola non hai altra scelta>>. E con forza tira via la mia mano dal petto prima che afferrassi del tutto il cuore. Isse mi lancia Fabia con l'aria di chi si sta liberando di un fastidio ed io nonostante la sofferenza inflittami dal maleficio, la afferro con le mani insanguinate e la stringo al mio petto, e mentre lei singhiozza le sussurro <<andrà tutto bene piccola>>. Ludovic si abbassa sulle gambe e davanti alla mia faccia mi dice <<questo è un incentivo alla mia richiesta. Ora se non farai ciò che ti ho chiesto farò strappare il cuore alla tua sposa>>. Mi giro nella direzione di Emily tenuta in ostaggio da Caleb con un pugnale puntato sul petto e la gola stretta fin quasi a soffocarla. No! Se Emily morisse in quel modo non potrà risvegliarsi Vampira ed io vivrò il resto della mia esistenza con il tormento della sua perdita e quello dei miei figli. Perderò tutto ciò che amo qualsiasi sarà la mia decisione, ma per il bene della mia famiglia devo dargli la possibilità di sopravvivere. <<Matteo porta qui Michael. Il mio è un ordine>>. Mio fratello riesce a mettersi sulle gambe, probabilmente la strega ha momentaneamente rimosso il maleficio da lui e quando ritorna con mio figlio tra le braccia la ferocia sul volto teso è palese. Matteo giunge al mio fianco e Ludovic stende un braccio verso mio figlio e il corpo di mio fratello diventa un fascio i muscoli tesi. <<Ecco il prodigio>> esclama Ludovic agitando un dito davanti alla faccia di mio figlio che prontamente afferra e fissa lo sguardo in quello del nemico. Ludovic con uno strattone tira via il dito dalla mano di Michael poi si gira verso di me <<avevo il diritto di fare la sua conoscenza poiché gli ho salvato la vita. Ci rivedremo presto maestà e quando sterminerò tutta la tua razza quel giorno sarà epocale>>. E in un battito di ciglia sparisce mentre Alex e Felicia scattano per sterminare quanto più nemici possibile. John afferra Emily e si precipita in casa seguito da me e Matteo. Appena dentro Matteo passa subito mio figlio alla madre che sembra vicino alla follia e se lo stringe al petto mentre grazie al mio sangue le sue ferite iniziano a guarire. Faccio un cenno con testa a John come ringraziamento e corro di sopra. Velocemente lavo Fabia, che per la paura le è scappata la pipì e poi le cancello il ricordo di questo incubo. Mi ripulisco velocemente preparandomi ad affrontare la bufera che mi aspetta di sotto. Sollevo Fabia dalla poltrona e raggiungo mia moglie. Michael è seduto nel suo sediolino a dondolo ed è stranamente tranquillo. Emily strappa Fabia dalle mie braccia e la bacia poi guardandomi con aria minacciosa, mi domanda <<cosa le hai fatto>> <<niente di che. Solo quello che andava fatto ai suoi ricordi>>. Fabia, ancora singhiozzante, mi pretende <<boglio papà>>. Emily ci resta male, ma ugualmente mi passa la bambina e appena la prendo tra le braccia le poggia la testa sulla mia spalla e si porta il pollice alle labbra per succhiarlo. Vado vicino a mio figlio e lui vedendomi inizia scalciare dalla gioia e mi regala un sorriso sdentato, sento gli occhi che mi pungono per trattenere le lacrime mentre gli accarezzo una guancia e lui è lesto ad afferrarmi la mano poi se la porta alla bocca e la morde coprendola di bave. Gli sorrido poi gli dico <<scusami Michael>> lui subito alza gli occhi su di me e mi fissa con la bocca ferma sulla mia mano <<non avrei dovuto farti uscire da casa, ma Ludovic minacciava di uccidere tua madre ed io non potevo sopportarlo. Ho dovuto credere alla sua parola per dare la possibilità di vivere sia a tua madre che a tua sorella. Sì, Michael, tua sorella. Lei è tale per te anche se io e tua madre non l'abbiamo generata, ed io avrei fatto qualsiasi cosa per salvare entrambe, spero tu lo capisca questo>> Michael sbatte le palpebre e poi riprende a dedicarsi alla mia mano. <<Eric, voglio essere trasformata in Vampiro, adesso>> me lo dice con determinazione tenendo le braccia incrociate sul petto. Mi giro verso di lei spiegandole <<non è la condizione adatta. Hai preso una decisione affrettata mossa da quest'attacco>> <<e non credi che sia abbastanza valida? Io voglio essere in grado di proteggere i miei figli e solo diventando Vampiro posso farlo del tutto>> scuoto la testa e lei andando su tutte le furie mi urla <<tu non vuoi farlo?>>. Matteo interviene <<quel pezzo di merda l'ha massacrata devi darle l'opportunità di potersi difendere>> <<sarebbe comunque inutile>> <<questo è vero! Ludovic ha un esercito e una strega con i contro-cazzi, ma tu trasformandola avresti un tallone di Achille in meno>> <<non dire parolacce davanti i miei figli>> lo rimprovero con severità <<scusa tesoruccio>> esclama rivolto alla bambina poi tace trovandosi Emily davanti alla sua faccia che dice <<fallo tu>>. Impongo il mio volere su Matteo che abbassa lo sguardo dicendo <<pur volendo non sono in grado>> <<vigliacco>> lo accusa Emily. Poi si rivolge a Carl ed io capendo l'intenzione di mia moglie impongo il mio volere su tutti i presenti e lei ancora più determinata supplica Alex e poi Felicia ma ottenendo solo rifiuti comprende che sono io a manovrare le loro decisione e con una scatto d'ira afferra John di petto e gli dice <<a te l'onore Vampiro, spezzami il collo>>. Gli occhi di John scintillano dal desiderio di avere la soddisfazione di ucciderla, ma il mio volere è più forte e togliendosi le sue mani di dosso, le dice <<tu una mia progenie? Non è fattibile, questa croce la lascio portare al mio creatore>> e sparisce dalla mia casa. Emily mortificata dal rifiuto di tutti si prende la testa tra le mani dicendomi <<allora lo farò da sola>>. Lancio Fabia a Matteo e in panico afferro lei evitandole il suicidio tenendola stretta tra le braccia e lei divincolandosi mi urla <<lasciami! Tu non mi vuoi Vampira>> <<non è vero. Quello è il mio più grande desiderio, ma non posso trasformarti adesso perché non saresti comunque in grado di aiutare i nostri figli, anzi saresti una minaccia per loro perché il tuo desiderio primario sarà il sangue ed io sarei costretto a portarti via da loro e ci potrebbero volere anni per far sì che tu possa stargli vicino senza cedere alla tentazione di dissanguarli>>. Emily smette di dimenarsi e ritrovando la calma si scioglie dal mio abbraccio e ricomponendosi mi dice <<non hai nessuna garanzia che dopo la trasformazione io possa diventare un mostro. Ti dovevi fidare di me, di ciò che sono ora, ma il problema tra di noi è proprio quello, la fiducia. E tu in un solo giorno l'hai distrutta più volte. Da questo momento sei solo il padre dei miei figli, nulla di più>>.


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