L'amore ha il tuo nome. Capitolo 15

796 60 18
                                    

Emily

Finalmente siamo all'ora di chiusura, nella libreria ci sono gli ultimi clienti che si affrettano all'uscita, ed io faccio segno a Tanya di seguirmi nel mio ufficio, ovviamente ci raggiunge anche Felicia. Bene! Due piccioni con una fava. Mi poggio al bordo della scrivania, incrocio le braccia sul petto e fisso le due Vampire che ho di fronte e senza giri di parole dico <<Tanya, la tua presenza nella mia libreria non è più gradita>> <<perché? A me sembra aver fatto bene in tua assenza>> <<secondo il tuo modo di agire sì ma non secondo il mio. Hai costretto i clienti a comprare cose di cui semmai non ne avevano bisogno>> <<e che male c'è in questo?>> <<Per te alcun male, per me equivale a rubare nelle loro tasche>> <<mi sembra che tu stia un tantino esagerando, ma di quello che pensi non me ne frega. Io ho il diritto di stare qui, metà della società è di mia figlia>> <<e non gliela toglierò, ma tu te ne devi andare. Non ti voglio qui nel mio negozio a fare la spia per Eric cosa che hai fatto oggi. E ti conviene darmi ascolto altrimenti racconto alla corte dei Vampiri come hai ucciso senza permesso di Albert i nonni di Letizia. Adesso vattene a casa e non farti più vedere in questo negozio>>. I suoi occhi verdi scintillano di odio, ma il volto pallido, attorniato dai riccioli rossi che sembrano fiamme, non esprime nessuna emozione, poi d'improvviso mi volta le spalle e se ne va. Traggo un breve respiro pensando: fuori due! Felicia, con quel tono calmo quasi amorevole mi dice <<non ti sembra di aver esagerato? Intendo anche verso Eric, in fondo vogliamo solo aiutarvi a essere felici>> <<davvero? Tu vuoi questo per noi?>> <<Certo, senza alcun dubbio>>. Mi scappa una risata che la lascia sconcertata, ma tornando seria le punto il dito dicendole <<tu sei una bugiarda. Tu mi serbi rancore da quando sono finita a letto con tuo marito a causa del legame di sangue che avevamo perché nel tuo mondo è così che funziona, giusto?>> urlo. Lei annuisce ed io abbassando il tono le dico <<mi sono sentita in colpa fino a una settimana fa per l'accaduto perché tutti avrei voluto ferire tranne te che credevo un'amica di cui fidarmi, ma ho sbagliato. Come hai sbagliato tu a non rivelare a tuo marito che ami Eric, non come cognato, non come fratello di sangue ma come una donna innamorata di un uomo. E hai sbagliato, ancora una volta, a non dirgli che l'hai amato da umana che l'hai sedotto e che a lui ti sei concessa. E perseveri a sbagliare a non rivelargli che ricordi tutto il trascorso tuo e di Eric e che continui ad amarlo e desiderarlo. Vuoi la nostra felicità? Non ti credo perciò non cercare mai più d'interferire a nome di Eric altrimenti dirò tutto a Carl così distruggo te e libero lui dalla colpa>>. Le indico la porta <<adesso vattene>>. Fuori tre, penso mentre se ne va.

Racconto a Matteo, mentre ci rechiamo a casa sua, di aver cacciato dal negozio Eric e le sue cognate. <<E adesso come ti senti farfallina?>> <<Soddisfatta ma non del tutto>>.

L'amore ha il tuo nome.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora