..sento un rumore ma non riesco a capire da dove é venuto. Inizio a spaventarmi.
S:"Ragazzi... cos'è stato??"
A:"Oh Silvia tranquilla, Mika é inciampato e ha sbattuto contro il comodino..."
S:"Ma povero! Tutto a posto?"
M:"Sí tranquilla, buonanotte Torta"
Adesso però mi viene anche da ridere...povero Michael! Mi addormento dopo circa due ore passo una notte abbastanza tranquilla.
MATTINA
M:"Torta svegliati, dobbiamo andare"
S:"Certo, ora mi preparo."
Faccio colazione velocemente e vado a cambiarmi. Salutiamo Andy ed usciamo. Arriviamo a casa mia, prendiamo lo zaino e ci avviamo verso la scuola.
M:"Sei arrivata..."
S:"Io non voglio fare ciò che mi ha detto quel pazzo."
M:"Infatti non lo farai. É suonata la campanella, devi andare. E per qualsiasi cosa chiamami. Ciao dolce Torta"
S:"Ciao Michael e grazie per tutto!"
Lo abbraccio, mi da un bacio sulla fronte ed entro in classe. La giornata prosegue normalmente, e dopo il suono dell'ultima campanella, é ora di uscire. Esco dal cancello della scuola e mi fermo per aspettare Mika, che dovrebbe arrivare tra pochi minuti. Sta piovendo molto forte, io amo la pioggia. Sento una presenza dietro di me. Una mano mi copre la bocca, gli occhi,e qualcuno mi porta via da qualche parte. Cerco di liberarmi ma i miei tentativi sono inutili. Finalmente la persona mi lascia, e mi stupisco nel vedere chi sia. É il ragazzo che era venuto a tirare i sassi sulla porta di casa mia, il fratello di uno di quei stupidi bimbetti omofobi della mia scuola.
S:"Cosa vuoi?!"
X:"Io ti avevo avvisato, quel giorno non dovevi contraddire mio fratello, non hai fatto ciò che ti ho detto nella chiamata, quindi ne pagherai le conseguenze"
Arrivano gli altri due suoi amici. Lui si gira a dirgli qualcosa. Io nel frattempo prendo il telefono e riesco a chiamare Mika.
S:"Mika per favore fai presto sono qui in una vietta vicino alla scuola fai presto ti prego!"
M:"Ma cosa sta succ..."
Il ragazzo mi prende il telefono e chiude la chiamata.
{Mika's pov }
Silvia é in pericolo, devo andare da lei. Corro verso la macchina e parto verso la scuola. Dopo pochi minuti arrivo, scendo e cerco la vietta che diceva Silvia. Ad un tratto sento qualcuno chiedere aiuto. Mi inoltro nella strada da cui proveniva la voce e li vedo. Ci sono tre ragazzi e Silvia. Credo che le abbiano dato un pugno, anche perché quando corro verso di lei vedo che ha un taglio sulla guancia e un livido.
M:"Andatevene o chiamo la polizia!!"
X:"Ragazzi scappiamo se no questa volta finiamo davvero nei casini!"
{Silvia's pov }
I ragazzi se ne vanno. Io sono seduta contro al muro e ho la faccia tra le mani a causa del dolore della botta. Mika si avvicina a me, mi prende in braccio e mi fa sedere su una panchina.
M:"Torta come stai?"
S:"Non ho niente non preoccuparti..."
M:"Ti esce pure sangue da quel taglio... sono stato uno stupido, non dovevo lasciarti da sola."
S:"Non provare neanche a pensarlo! Tu mi hai protetta in tutti i modi possibili, e per questo ti devo solo ringraziare. Non mi sono fatta niente, ho solo un taglio e un livido in faccia, stai tranquillo."
M:"Odio vederti così, tu non meriti tutto questo."
S:"Sì che lo merito, se é successo un motivo ci sarà..."
M:"Ma come puoi dire questo? Da quando ci conosciamo, dalla tua bocca non é mai uscita una parola offensiva per qualcuno, nonostante ti abbia ferito. Ad esempio le tre ragazze che ti hanno esclusa dalla loro amicizia, tu non hai pensato cose tipo "che antipatiche", anzi ti sei data la colpa da sola per il loro comportamento!"
S:"Forse hai ragione... il fatto é che io non riesco a giudicare negativamente le persone, riesco sempre a vedere un lato positivo in chiunque!"
M:"E questa é una cosa positiva. Tu sei una delle più belle persone che io conosca! Gli altri se la prendono con te perché sono solo invidiosi, insomma, tu sei perfetta!"
S:"Beh non sono d'accordo con l'ultima frase ma grazie, ti ringrazio perché tu mi fai credere in me stessa ogni giorno di più, tu mi fai sentire speciale. A volte é bello sentirsi importanti per qualcuno."
M:"Hai ragione Torta. E adesso vieni qui."
Mi avvicino a lui e mi rifugio nel suo caldo abbraccio. Con un fazzoletto mi pulisce la faccia.
S:"Ha ricominciato a piovere che bello!!!"
M:"Non vorrai ancora cantare sotto la pioggia??"
S:"Certo che Sí! Ma tu stai sotto l'ombrello se no mi tocca asciugarti i capelli e verrebbero esplosivi..."
Inizio a correre cantando un mix fra le canzoni di Michael a caso. Lui mi guarda e ride. Mi piace vederlo felice. Torniamo a casa e salutiamo Andy.
A:"Torta stai bene?? Cos'hai fatto alla faccia?!"
S:"Oh... é solo un pugno di quei ragazzi, ma tranquillo, sto bene "
Lo abbraccio e mi siedo sul divano. In realtà non sto molto bene, oggi mi sono spaventata molto e poi mi fa male il livido.
M:"Che ne dite di guardare un film?..."
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Mika's Hug
FanfictionQuesta storia parla dell'amicizia tra una fan e Mika, il suo idolo. Silvia é una quattordicenne che si trova spesso sola perché i genitori lavorano all'estero e ha pochissimi amici, ai quali non sembra importare molto di lei. L'unica cosa che la ren...