Mika's Hug

Ultimo capitolo

MATTINA
Sento una sveglia suonare, so che dovrei alzarmi, ma non voglio, ho paura di affrontare la sofferenza che ci sarà oggi. Sento qualcuno accarezzarmi il viso e i capelli. È la mano di Michael.
M:"Torta, è ora di svegliarsi."
Io apro gli occhi e noto che sul viso di Michael c'è un sorriso, ma è finto, si vede.
S:"Buongiorno..."
M:"Andiamo a far colazione."
S:"Okay vengo in cucina con voi ma non mangio."
M:"Dai piccola, qualcosa devi mangiare!"
S:"Michael...ho lo stomaco chiuso..."
Mika mi accarezza la guancia e sorride ancora, ma nei suoi occhi c'è un velo di tristezza.
M:"Dai andiamo in cucina."
Raggiungiamo la stanza e ci avviciniamo al tavolo. Michael si siede ed inizia a fare colazione, io vado verso Andy e mi abbandono fra le sue braccia.
S:"Andy ti voglio bene."
A:"Anch'io, non sai quanto."
S:"Vero che al telefono potrò parlare anche con te?"
A:"E me lo chiedi? Come farei senza parlare con la mia Torta??"
S:"Grazie."
A:"Grazie a te. *sorride*"
Sciolgo l'abbraccio e mi siedo al mio posto. Mi ritornano in mente tutti i monenti passati con i ragazzi, le risate, i pianti, la mia festa di compleanno, Natale con i Penniman, il live a casa tua, il terremoto, l'ospedale, le volte in cui Michael mi ha fatta salire sul palco in uno dei suoi concerti, quando mi hanno regalato Billy e tantissimi altri ricordi. Gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime, ancora. Per evitare che scendano muovo le pupille verso l'alto, e riesco a trattenerle. Tra di noi c'è molto silenzio.
M:"Silvia, tra poco ti accompagneremo a casa e poi da lì partiamo."
S:"Okay..."
Michael allunga la mano sul tavolo ed afferra la mia.
I ragazzi finiscono la colazione e ci alziamo avviandoci in sala. Io vado in bagno a vestirmi. Ho un aspetto orribile, occhiaie, capelli disordinati e poca voglia di fare qualsiasi cosa.
Guardo dalla finestra del bagno per vedere com'è il tempo. Sta piovendo. Mi viene in mente del primo giorno che l'ho conosciuto, in cui siamo andati al parco ed ho cantato Underwater sotto la pioggia. Come dimenticarlo? Infilo un paio di jeans e una maglietta a righe. Ovviamente non trovo la felpa, l'avrò messa in qualche angolo della valigia, ma non ho voglia di cercarla. Esco dal bagno e ritorno in sala dai ragazzi, che si sono già cambiati e sono pronti per uscire.
M:"Torta sei pronta?"
Annuisco scuotendo la testa in alto e in basso. Andy aggancia i cani ai guinzagli, ed io prendo quello di Billy, che scodinzola felice, inconsapevole di tutto. I ragazzi escono dalla porta. Io esito un attimo, guardando quella casa per l'ultima volta, quella casa in cui ho vissuto alcune delle emozioni più belle con le persone migliori. Ho un nodo alla gola e gli occhi che bruciano. Michael rientra in casa, mette una mano sulla mia spalla e mi porta fuori con lui. Ha fatto bene, non sarei riuscita a reggere tutti quei ricordi.
M:"Dai, andiamo."
Usciamo definitivamente dalla casa e ci rechiamo in macchina. Salgo nei sedili posteriori e appoggio la testa al vetro del finestrino, guardando le goccioline di pioggia scorrere sulla superficie lucida, come faranno tra poco le mie lacrime sulla mia pelle. Riesco a scorgere la figura di Michael sul sedile del guidatore. Ha gli occhi lucidi, sta cercando di essere forte ma non ci riesce, e lo stesso anche Andy. In fondo sono solo 10 mesi, alcuni penseranno, ma non potranno mai capire il legame che c'è fra di noi, per questo mi mancheranno troppo. Senza di loro mi sento persa. Arriviamo a casa mia e la macchina si ferma. Faccio entrare il piccolo Billy in casa, e poi esco sotto la pioggia per dare un ultimo saluto ai ragazzi. Andreas scende dalla macchina e mi corre incontro. Mi abbraccia stringendomi forte, e lascia cadere qualche lacrima sulla mia maglietta. Inutile dire che anche le mie lacrime stanno scendendo ininterrottamente, e la vista sta diventando appannata.
A:"Promettimi che per qualsiasi cosa ci chiami."
S:"C-certo. Anche tu."
A:"Ogni giorno."
S:"Ogni giorno. Ti voglio troppo bene."
A:"Ed io ancora di più, non puoi neanche immaginarlo."
S:"Lo so."
A:"Ora vado in macchina, adesso saluta Michael. È distrutto, non sai quanto. Ciao Torta, ci sentiamo stasera appena arriviamo."
S:"Ciao Andy, grazie."
A:"Grazie a te."
Andy mi lascia con un bacio sulla guancia, e rientra in macchina di corsa, per evitare di bagnarsi ulteriormente a causa della pioggia. Vedo Michael correre verso di me, con uno sguardo triste.
M:"Torta ma non hai messo una felpa?"
S:"No, non la t-trovavo."
Le mie lacrime si stanno confondendo con le mille di goccioline di pioggia che stanno cadendo dal cielo.
M:"Ti voglio fare un regalo."
Michael si toglie la sua felpa e la mette sulle mie spalle.
M:"Questa è la felpa con cui hai dormito una volta, quella che ti faceva sentire al sicuro perché aveva il mio odore. Beh per questo motivo voglio che la tenga tu."
S:"N-no Michael, è tua..."
M:"Ora è tua."
S:"G-grazie."
Michael mi abbraccia. Io appoggio la mia testa sulla sua spalla e lui mi stringe ancora più forte. Intanto inizia a parlarmi.
M:"Piccola Torta, promettimi che non ti caccerai mai nei guai o cose simili."
S:"Te lo p-prometto..."
Dal tono della voce sento che anche lui sta piangendo.
M:"Mi mancherai tanto."
S:"A-anche tu, tantissimo."
M:"E comunque ci chiameremo ogni giorno."
S:"Sì...ogni giorno."
Michael mi mostra una collana che ha al collo che prima non avevo notato. È uguale alla mia, quella che mi ha regalato al compleanno.
Quando la vedo mi spunta un sorriso, che è ricambiato da Meeks.
M:"Ti voglio tantissimo bene."
S:"Anch'io, tantissimo."
Michael mi prende la testa fra le mani e mi bacia la fronte.
M:"Ci sentiamo quando arriviamo."
Con questa frase si allontana da me ed entra in macchina. L'automobile mi sfreccia davanti. Se ne sono andati. Entro in casa con gli occhi gonfi e lo sguardo basso. Billy è sdraiato sul divano ed anche lui sembra avere un'espressione triste. Mi butto sul letto a piangere, il mal di testa mi sta uccidendo. Accendo il telefono e sorrido guardando il messaggio che mi è arrivato da Meeks: "I'm with you. Michael."
FINE🌺

Questo era l'ultimo capitolo, spero che vi sia piaciuto❤