Dopo qualche minuto passato a parlare al telefono, il nano ritornò a guardare Gerard, che nel frattempo aveva visto davanti ai suoi occhi teneri maialini che piangevano ma che poi venivano salvati da lui e Frank che si prendevano cura di loro e gli mettevano dei graziosi vestitini e si era sentito terribilmente in colpa e anche stupido per aver immaginato una cosa del genere.
«Quindi sei vegetariano?» chiese un po’ timoroso.
«Da tre anni e sono fottutamente convinto» rispose subito.
«Pensi che ti abbia perdonato CiccioGee?».
«Ehm… Magari sì, perché ti sto simpatico?» provò a sorridere.
«Sbagliato! Come minimo non dovrai mangiare cadaveri davanti a me e limitare anche il consumo a casa!».
«Dopo che li hai chiamati così mi è passata la voglia».
Gerard pensò che il tono hitleriano di Ray per le tette di Christa fosse oro in confronto a quello di Frank in quel momento. Forse le tette stavano a cuore all’afro quanto gli animali al suo nano… Paragone poetico, vero?
«Ma a me piace la carne… Mi dispiace per i poveri maialini orfani… Che sicuramente saranno dolcissimi e non meritano di soffrire… Ma insomma, non posso smettere dall’oggi al domani…».
«Benissimo! Va benissimo così!».
«Come va bene? Fino a prima sembrava che volessi ehm… Uccidermi per poi macellarmi…».
«Va bene perché se mangerai quella carne, non avrai la mia di carne».
Il maggiore alzò un sopracciglio.
Frank si alzò dal dondolo e strategicamente gli mise un braccio intorno alle spalle.
«Non hai capito?» sussurrò direttamente al suo orecchio facendo sfiorare la sua lingua al lobo.
Gerard si irrigidì subito cominciando a sentire caldo ai piani bassi.
Il nano si sedette sul ragazzo mettendosi di lato e allacciando l’altro braccio al suo collo con la mano sulla nuca, e il ragazzo in questione pensò di svenire lì per quanto erano vicini.
«Se tu mangerai carne, ti puoi scordare questo» continuò facendo scivolare la sua mano su quella di Gerard e mettendola sul suo cavallo dei pantaloni.
«E lo so che non vuoi…» sussurrò labbra contro labbra.
«Okay… Davanti a… Te… Niente carne…».
Frank lo baciò dolcemente in approvazione a ciò che aveva detto e quasi in opposizione a come lo aveva stuzzicato poco prima, ma bene presto ritornò quell’atmosfera quando il bacio divenne più profondo e bagnato.
«Ricorda p… Però che ti de... Vi far perdonare!» disse Frank nei secondi in cui riprendevano fiato.
Prontamente il maggiore strinse sulla semi erezione del nano.
Stavolta aveva capito subito a cosa si riferisse.
«Però non come al solito» puntualizzò staccandosi un attimo e con il fiatone.
Gerard si sentì spaesato per qualche minuto, non riusciva a liberarsi molto facilmente e si era sempre limitato a fare solo seghe a Frank, era lui che di tanto in tanto gli concedeva altro, ma Gerard lo fece solo una volta quando era ubriaco fradicio, un po’ come la prima volta che si toccarono su quelle scale e poco prima di essere bagnati da quella signora stronza.
Prese il suo coraggio, non voleva tirarsi indietro, insomma, quanto poteva essere difficile? Lo aveva già fatto, okay che era successo una volta sola era che le dimensioni di Frank lo terrorizzavano, ma poteva farcela, era troppo cotto e stracotto di lui per dirgli di no e poi restava sempre il suo nano, gli avrebbe potuto chiedere anche di andare in giro con la maglia di Hello Kitty.
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FanfictionCosa succede se un esemplare diciassettenne di Gerard Way, meglio noto come CiccioGee, si trasferisce in un nuovo paese e incontra un nano spacciatore di erba ed un afro spettinato con la passione per la matematica? Attenzione, altamente demenziale...