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Si inumidì le labbra e degluitì visibilmente.
«Hey... Tutto o...» chiese Frank notando questa tensione, ma Gerard subito gli lacciò i pantaloni ed infilò una mano nella sua mutande tastato l'universo con cura.
Un paio di su e giù e tirò fuori il suo pene che fu colpito dall'aria fresca, in quel momento non gli importava che fossero esposti, il nano dal canto suo aveva iniziato ad ansimare violentemente e l'altro continuava il suo lavoro. Si spostò leggermente indietro, facendo ovviamente attenzione a non cadere, ma il seggiolino largo e il suo vizio di sedersi sempre sul bordo di qualsiasi cosa, lo aiutarono, una volta che fu nella posizione ottimale abbassò il busto fino a trovarsi il pene davanti, lo osservò per qualche secondo con il cuore che batteva fortissimo. Tirando la lingua fuori leccò la cappella un po' incerto, Frank rispose al gesto con un gemito, quello fu il via libera. Lentamente lo fece entrare in bocca, piano lo spinse più in fondo per poi iniziare a succhiare. Il ragazzo sopra di lui socchiuse gli occhi agitandosi sotto quel tocco. Gerard era estremamente delicato e questo lo faceva completamente impazzire. Ad un certo punto sentì le dita di Frank tra i suoi capelli che li tiravano leggermente, altro segno che stava facendo le cose nel modo giusto, questo gli diede molto sicurezza, alzò per un secondo lo guardo e il ragazzo era sudato e con la bocca aperta, era dannatamente porno. Ritornò concentrato su ciò che stava facendo e prese a muovere la testa più intensamente stringendo le labbra sul membro, e le dita di Frank si strinsero su di lui spingendolo verso il basso, lì temette di soffocare per la pressione che quella stupenda mano stava facendo, ma mantenne la calma e aumentò ulteriormente il ritmo perché sapeva che ormai sarebbe durata poco dopo quel momento. Infatti Frank venne tirandolo ancora e inarcandola la schiena rischiando quasi di buttare entrambi da quella altalena. Gerard non aveva considerato il risultato finale e si ritrovò a ingoiare sentendosi tuttavia soddisfatto di ciò che aveva fatto. Alzò la testa e guardò il nanetto che era ancora in estasi ed ansimante.
«Oddio, lo devi fare più spesso Gerard, sei spettacolare».
Come risposta ebbe un sorriso leggermente imbarazzato.
«A darmi il colpo di grazia era il tuo cazzo che premeva sul mio culo» ghignò facendo diventare l'altro rosso come un pomodoro con la sua erezione tra le gambe.
«Ma ora ci penso io» continuò strusciandosi sui suoi pantaloni, si sistemò di nuovo il suo gioiello al sicuro nelle mutande e riprese a baciarlo.
Senza staccarsi dalla sua bocca, si alzò per mettersi a cavalcioni su di lui, posizione che fu particolarmente apprezzata da entrambi.
Con una mano andò subito a segarlo, non c'era bisogno di preamboli o di gentilezza, l'altro aveva troppo bisogno di attenzioni e quindi sarebbe stato superfluo.
E infatti in poche mosse venne sulla mano del minore e poggiando la fronte alla sua e lo guardò negli occhi, Frank ricambiò quello sguardo che valeva più di mille parole, quello probabilmente era il momento in cui entrambi erano più vulnerabili e non fisicamente. Stettero per un po' così, con la consapevolezza che non aveva bisogno di niente altro, stavano semplicemente bene.

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