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«Eccoci qui!» disse Frank tutto contento che sembrava che si mettesse a saltellare da un momento all'altro camminando velocemente.
Gerard ancora non capiva come facesse a passare dal "fanculo mondo" al "sono il nano più felice di tutti", ma amava questa cosa.
In effetti scendendo delle scale sul ciglio della strada, erano arrivati in un piazzale gigante, tutto in pietra giallina e a forma esagonale, al centro preciso c'era la statua di qualche santa che ovviamente non conoscevano, era tutto nello stesso stile del centro storico, per cui automaticamente amato dal ragazzo dai capelli rossi.
Da un lato c'era appunto una grande strada, dall'altro qualcosa di ben più interessante, un cancello nero mezzo arrugginito e dentro una stretta stradina che effettivamente aveva qualcosa di strano, Frank si fermò là davanti raggiunto dal maggiore poco dopo. «Frank... Ehm... È un cimitero?» chiese arrossendo e guardandosi i piedi.
«Sì, mi ricordo del tuo "non voglio che andiamo piú in posti inquietanti come il Palazzo Maledetto", ma questo non lo è, fidati» rispose il nano con un sorrisone da cucciolo che fece sciogliere il ragazzo che aveva alzato lo sguardo.
Non che avesse paura dei cimiteri, ma erano luoghi per preferiva evitare dato che gli mettevano una certa angoscia e poi si aspettava un posto diverso, tuttavia era con il suo amato quindi non importava il luogo, sarebbe andato anche al mare con lui... No, va bene, forse a mare era troppo... Però avrebbe visto il nano in costume, che non era poi così male... Anzi per niente male con quei tatuaggi pornosi che immaginava... E gli avrebbe potuto mettere la crema solare... Sì cazzo...
Scacciò quelle cose strane ed eccitanti per concentrarsi a dire qualcosa di intelligente, cosa molto difficile, ma non ebbe il tempo che subito Frank sparì oltre il cancello e lui lo seguì.
«Attento alle pietre CiccioGee».
A quanto pare tutti avevano capito quanto il suo equilibrio fosse instabile...
Dentro fu ammaliato dalla bellezza del posto, si sarebbe voluto fermare per vedere ogni singolo e piccolo dettaglio, sembrava una cittadina, dava un senso di ordine e rigore ma allo stesso tempo di bellezza, le cappelle erano come dei palazzi, finemente decorate e spettacolari. Per terra c'era come un pavimento rustico, fatto di pietre e cemento, ma non livellato, ecco perché il piccolo lungimirante Frank gli aveva raccomandato di stare attento, se cadevi là due punti non te li levava nessuno.
Gerard non disse nulla, era effettivamente senza parole, i cimiteri che conosceva lui era tristi e spogli, con un vago odore di fiori marci e acqua stagna e fatti di sabbia, là era veramente diverso.
«Mi piace farci un giro di tanto in tanto» spiegò il minore lievemente pensieroso.
«Non sembra un cimitero, sai? Mi piace un sacco!».
«Lo so, e sapevo che ti sarebbe piaciuto, pensa un angolo di questo posto su quella bella parete nera!» disse facendo scorrere un dito sul muro camminando.
Sembrava veramente entusiasta per questa cosa, ma non fu questo a catturare l'attenzione di Gerard che si fermò un attimo lasciandolo andare avanti in modo da vederlo di spalle, osservava come il dito scorresse sulle piccole increspature del muro bianco, era perfetto quel momento, nel disegno sarebbe stata perfetta una figura in quella posa e Gerard aveva tutta l'intenzione di metterlo. Non sarebbe stata la stessa cosa senza un pezzetto di Frank, lui era stato la sua musa e quindi ci doveva essere. Che poi nessuno avrebbe dovuto sapere che il ragazzo di spalle sarebbe stato lui, no? Bastava che lo sapesse Gerard.

«Hey Gee» lo chiamò da qualche metro di distanza.
Si svegliò dal suo viaggio mentale in cui aveva visto la parete finita e lo guardò spaesato.
Frank sembrò non farci caso.
«Non ti piacerebbe dormire in una bara? A me troppo, secondo me sono comode, tu dovresti saperlo, sei un vampiro, lo ha detto la ragazza di Ray» scherzò.
Il più grande rise a sua volta per quella domanda.
«Okay che Christa mi chiama così ogni tanto, ma non ci tengo a sapere come sia fatta una bara prima dei 70 anni almeno, o al massimo dei 27».
«Per essere come Kurt Cobain? Mi sembra giusto come ragionamento» rise più forte.
«Se proprio devo schiattare giovane, meglio come una leggenda, no?».
«Anche qui mi sembra giusto, però facciamo una scommessa, prima di morire dobbiamo sdraiarci in una bara! Prometti CiccioVampiroGee» urlò tutto contento.
Gerard pensò che avrebbe fatto anche altro in una bara con lui, ma si limitò a dire di "sì" continuando a ridere.

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