Quel pomeriggio, la nuova coppia, lo passò insieme agli amici, l'equilibrio si era finalmente ristabilito, tutto era tornato normale. Ovviamente in gelateria i due arrivarono magicamente in ritardo invece che in anticipo, ma il ritardo era dovuto al fatto che rivestirsi era stato abbastanza complicato, i vestiti erano volati in angoli remoti e oscuri della stanza, preferirono non avventurarsi a trovarli, così Frank si ritrovò con indosso una maglia del suo ragazzo, che gli andava lunga e un pò larga, lo rendeva ancora più nano di quanto già non fosse, ma non era un male, anzi, osservandolo, Gerard si chiese quante volte lo aveva chiamato così nella sua testa, forse un'infinità, ma adesso lo avrebbe potuto chiamare come "il mio nano", sì, era maledettamente dolce e sarebbe esploso lanciando caramelle ricoperte di zucchero di questo passo, ma era contento così e non poteva trattenersi.
Appena arrivati lo sguardo di tutti si riempì di cucciolositá, soprattutto quello delle ragazze, pronte a sclerare, ma per evitare di urlare davanti a tutti si diedero un contegno.
Dopo i soliti saluti fu Frank a parlare e disse semplicemente che stavano insieme con un sorriso ad asintoto di tangente che tende a zero, per dirla alla Ray, no okay, lasciate stare, tradotto sarebbe ad infinito, ecco, con Gerard che era imbarazzato e aveva ricambiato il sorriso. Lì partirono gli auguri di un Ray confuso perché pensava che appunto stessero già insieme, un abbraccio di Mikey e gli scleri felici per la Frerard che si era appena realizzata da Christa e Kristin che stavano già programmando mentalmente il colore dei loro vestiti da damigelle per il matrimonio, insomma erano tutti felici per una volta!
Seduti al tavolo sembrava tutto okay, alla fine che quei due stessero insieme rendeva solo il gruppo più armonioso di quanto giá non fosse, Gerard pensò innocentemente che non sarebbe cambiato nulla, ma il povero, sì povero come no, si sarebbe presto accorto di sbagliare, e indovinate chi glielo avrebbe fatto ricredere? Esatto, l'esserino malvagio seduto accanto a lui!
Lo stava appena dimostrando mettendo una mano sulla coscia da sotto il tavolo e lui aveva cominciato a farfugliare e a non capite bene cosa dicessero gli altri, dal canto suo, il minore sembrava perfettamente normale, per nulla turbato, ormai abbiamo capito che certe cose non cambiano mai, nonostante adesso stessero insieme, Frank non aveva perso la voglia di farlo arrapare e metterlo in imbarazzo, si divertiva troppo e fortuna che si era fermato solo alla coscia, perché se fosse salito, non si sa quanto avrebbe retto l'universo in quelle condizioni, gli era bastata la dose di prima, anche se sapeva che quello era solo l'inizio e che sarebbe stato "violentato" da quel nano molte volte, ma sempre con molto piacere.
Per dare una svolta alla situazione e con grande fatica, Gerard prese quella mano tatuata e la strinse nella sua da sotto il tavolo come era, facendo intrecciare le dita, tanto per trasformare la pornositá in dolcezza, no?
Avevano tutto il tempo che volevano per fare cosacce, adesso che erano insieme non sarebbe stato per niente facile separarli.
L'uscita si concluse con un dolce bacio dei due, seguito dai versi di dolcezza delle ragazze che praticamente li salutarono così, e poi, quando nessuno guardava ci fu una pacca sul culo, ma con grande sorpresa non era stato Frank a darla, come al suo solito, CiccioGee voleva provare l'ebbrezza della trasgressione e poi quel culo era molto invitante e soprattutto suo, quindi poteva permettersi il lusso di farlo.
Frank fu sorpreso, ma subito divenne malizioso dicendo che quella cosa gli piaceva e anche parecchio, inutile dire che Gee tornò quello di sempre nascondendosi la faccia tra le dita e diventando rosso come i suoi capelli, ma almeno ci aveva provato.La mattina dopo si era svegliato in un mare di felicità e unicorni, era rimasto per almemo dieci minuti buoni a fissare il soffitto imbambolato, sotto le lenzuola calde e che avevano ancora l'odore di Frank, per un attimo pensò che il giorno precendete fosse stato solo un sogno, un fantastico sogno, ma un leggero dolorino in basso gli fece ricordare che era tutto vero e si ricordò anche di tutto quello che era successo, probabilmente non lo avrebbe dimenticato mai.
Fece le solite cose che faceva tutte le mattina, lavarsi, vestirsi, fare colazione, ma quella fu diversa, non riusciva a togliersi il sorriso dalla faccia, più provava a fare finta di nulla e più sorrideva inconsciamente, anche quando non pensava al suo nano.
Sembrava che la sua aura nera emo, che la mattina prima di andare a scuola era ancora piú nera, fosse diventata un pò più colorata, non chissà quanto, era sempre il solito vampiro, solo che aveva trovato un pò di arcobaleni comprati da un piccolo spacciatore.
E quanto pensava che nulla potesse andare meglio, aprendo la porta di casa si ritrovò una pallina di pelo nera, tutta sporca, che gli saltò addosso scodinzolando, a quanto pare a Macchia piaceva scappare di casa spesso, ma questa volta era tornata in quella che sentiva essere veramente la sua casa, e a giudicare da come si era conciata doveva aver fatto un bel giro.
Anche lì pensò che fosse un altro sogno, troppe cose belle in così poco tempo non gli erano mai capitate, ma forse era per bilanciare la sfiga che aveva avuto in diciassette anni e a lui andava benissimo così.
Non vedeva l'ora di tornare da scuola per coccolare quell'animaletto che gli era mancato tanto.
Non avrebbe mai immaginato di potersi sentire così, con gli anni aveva formulato l'ipotesi che i pensieri positivi non gli appartenerssero, soprattutto ripensando a come era iniziato tutto in quel paese che riteneva di merda e odiava, ma alla fine si era rivelato un bel paese, sia come aspetto, e la prova era la parete nella sua stanza, sia per le persone che ci abitavano, perché sì, oltre a suo fratello, che giá adorava prima, aveva trovato un amico afro che amava la matematica e gli aveva evitato il debito catastrofico, un'amica mora completamente folle e geniale allo stesso tempo, una cognata dolcissima e che lo shippava un sacco e soprattutto, un fantastico fidanzato che non si sarebbe mai aspettato di trovare, si poteva ritenere più che fortunato.
Fare salti nel passato era il suo forte, lo sappiamo quanto la sua mente sia abituata a fare trip che manco fumando la camomilla, stava a rimuginare in maniera quasi ossessiva, a trovare sempre qualche suo errore o qualcosa di sbagliato che era successo, ma stavolta no, stavolta stava ripensando solo alle cose belle, a quei momenti che gli avevano scaldato il cuore, e li vedeva sotto una luce diversa.
Forse erano pensieri un pò pretenziosi da fare andando a scuola, anche perchè per tutto il tragitto in macchina rimase in silenzio perso in sé stesso fissando il finestrino, senza rendersi conto di ciò che sua madre e suo fratello stavano dicendo, ma tanto il suo cervello non avrebbe elaborato nessuna informazione, quindi si sarebbe ritrovato a dire cose a caso.
Vicino al cancello si svegliò dal suo stato di trance per mettere decentemente i piedi uno dietro l'altro e la voce divertita di Mikey lo guidò.
«Ti ho visto in tanti modi, alcuni peggio di altri, tra cui Biancaneve ubriaca, ma non avevo mai immaginato di vederti innamorato cotto» rise trascinandolo dentro al portone.
«Ehm... Capita» accompagnò la risata del fratello.
«Ci vediamo all'uscita Gee e attento alle scale!» disse dirigendosi verso la sua aula e lasciando il fratello all'inizio delle famose scale.
Già le scale, gli sembrò quasi stupida questa sua fissazione per quella fottute scale, ma ce l'aveva da quando aveva iniziato a farle, con senso di vuoto, misantropia e la famosa sensazione "vomito". Dopo il discorso di Frank le cose erano state sconvolte, gli aveva detto che lo aveva trovato bello, adorabile, che in un certo senso si era accorto di lui quando lo aveva visto salirle, era strano considerare diversi punti di vista di una stessa cosa, quello che per lui era il momento più ostico della giornata, per un'altro era stato una sorta di rivelazione.
Come avrebbe dovuto salirle adesso?
Appunto, le cose erano cambiate, ma non sapeva come fossero cambiate, dentro di lui c'erano sentimenti contrastanti, si fidava di Frank e glielo aveva ampiamente dimostrato, ma non riusciva proprio a capire come avesse fatto a vedere qualcosa di buono in quell'istante.
Si rese conto che si era bloccato lá davanti, forse per troppo tempo, forse si era sempre bloccato davanti agli ostacoli, mise un piede avanti respirando piano, aveva un pò di paura, come l'aveva sempre, ogni volta che le faceva, ma affiancato alla paura c'era il coraggio, per la prima volta non guardò in basso, guardò davanti a lui, non aveva voglia di fissarsi le scarpe, e in quel momento si rese conto di una cosa, non cambiava assolutamente niente, sentirsi impacciato non faceva diminuire il numero di scalini, non rendeva la salita più agevole, non rendeva le persone che le percorrevano in contemporanea a lui invisibili, ma forse rendeva lui invisibile.
Respirò, voleva essere forte, voleva essere coraggioso, stava affrontando una sua paura a testa alta, senza che se ne accorgesse, fece la prima rampa, per poi girare e iniziare la seconda, in cima però c'era una piccola figura ad attenderlo, Frank era poggiato al muro e girato ad osservare le orde di studenti con apatia, ma appena lo vide sorrise, di riflesso Gerard sorrise, aveva una meta, aveva un porto sicuro a cui arrivare.
Con una sicurezza che sembrava appartenergli arrivò alla cima e lì il suo ragazzo gli diede un tenero bacio sulla guancia.
«Buongiorno morbidello».
«Buongiorno nano».
«Okay, i soprannomi non sono il nostro forte, lasciamo questo compito a Ray».
Entrambi risero ed erano sicuri che avrebbero riso insieme per tanto tempo.
Era stato in grado di cavarsela da solo con un piccolo aiuto.
Si era preso la sua rivincita.Salve! 🌈
Con oggi è un anno dall'inizio, e boh, sembra ancora strano e non nego che mi mancherà tantissimo questa storia che contiene un bel pezzo di me e della mia vita scolastica 🙈
Vi chiedo scusa per "la cosa delle scale", ma è una mia fissazione che non potevo non mettere, sorry lol
Anyway non è detto che se mi giri la luna io non scriva qualche OS disagiata su questi due cuccioli di panda 🌸
Tra l'altro l'ultimo pezzo l'ho scritto in aula lol
Qui ci vuole un mega ringraziamento alla mia vampira che pazientemente mi ha sempre sopportato e ha sempre letto prima i capitoli per poi darmi i giusti consigli, e io veramente non ho parole per ringrazirla in maniera adeguata, Sharon ti dico solo che ti voglio bene ❤❤❤❤
E un grazie speciale a tutti coloro che hanno letto, siamo arrivati ad un numero di visite assurdo, non lo avrei mai e poi mai immaginato, e niente, solo grazie, davvero ❤❤❤
xoxo
scaramouch_
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FanfictionCosa succede se un esemplare diciassettenne di Gerard Way, meglio noto come CiccioGee, si trasferisce in un nuovo paese e incontra un nano spacciatore di erba ed un afro spettinato con la passione per la matematica? Attenzione, altamente demenziale...