Il giorno dopo sperava di trovarlo di nuovo in cortile e fu così, solo che era circondato da altri ragazzi e ragazze, non ebbe il coraggio di avvicinarsi, avrebbe aspettato che l'intervallo arrivasse quasi alla fine per parlargli e magari, per un'incredibile botta di culo sarebbe venuto lui.
Ma non fu così, restò effettivamente solo, ma l'afro non si degnò di guardarlo, stava finendo di fumare. Allora prese coraggio e andò verso di lui.
«Ciao» disse semplicemente.
«Ciao... Gerald giusto?» chiese guardandolo bene.
«Non proprio, Gerard»
«Lo sapevo che era Gerard, volevo solo vedere se ti dava fastidio» rise l'altro.
«Ehm... No, comunque grazie per ieri»
Decise di non farsi domande, anche perché non né valeva la pena e vedendo che l'altro si limitò solo a sorridere, andò subito al dunque.
«Dove posso trovare roba?»
Ray sembrò rifletterci un attimo prima di rispondere, come se aspettasse che si accendesse la lampadina.
«Vieni stasera davanti al Porta Sarice, verso le nove, porta dieci euro» rispose.
«Okay».
Non voleva passare per scemo, avrebbe chiesto a Mikey o si sarebbe inventato qualcosa, quanto poteva essere distante questa Porta qualcosa dalla scuola?Un Mikey molto curioso gli aveva spiegato con fare esperto, dove era questo posto, che poi non era altro che un ristorante in un angolo sperduto, era riuscito a depistare le sue domande raccontandogli che voleva portarci una ragazza, ma ovviamente il minore non ci aveva creduto. Poco importava, avrebbe avuto del fumo era questa la cosa principale.
Con qualche minuto di ritardo e per miracolo riuscì ad arrivare, era ovviamente chiuso, considerando che era pieno inverno e che quasi tutti i locali aprivano solo d'estate.
Appoggiato alle sbarre del cancello c'era un ragazzo con il cappuccio della sua felpa nera in testa, ma non poteva essere Ray, gli mancano almeno quindici centimetri, magari era lì per puro caso che aspettava qualcuno. Decise di ignorarlo e stare a distanza, si guardò intorno, non sembrava arrivare nessuno.
Sentì una mano toccargli la spalla, quello doveva essere l'afro. Con sorpresa il ragazzo con il cappuccio era davanti a lui.
«Ti ha mandato Toro?»
Gerard annuì, per qualche strano motivo quella voce lo fece rabbrividire aveva qualcosa di bello e inquietante.
«Tieni» disse porgendogli della carta stagnola appallottolata.
Gerard abbassò lo sguardo sulla mano e prese i soldi dalla tasca e li sostituì con quella pallina.
«Grazie mille» mormorò piano.
Il ragazzo rise.
«Cazzo, si vede proprio che non sei di queste parti».
STAI LEGGENDO
Skins
FanfictionCosa succede se un esemplare diciassettenne di Gerard Way, meglio noto come CiccioGee, si trasferisce in un nuovo paese e incontra un nano spacciatore di erba ed un afro spettinato con la passione per la matematica? Attenzione, altamente demenziale...