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Gerard sapeva di essere già partito per gayland senza ritorno, ma si sforzò di mantenere la lucidità per fargli una domanda che sapeva che se non avesse chiesto in quel momento non lo avrebbe fatto mai più.
«Perché hai chiesto a me di saltare la scuola? Cioè, perché non anche a Ray? Anzi non solo a Ray?» chiese con ancora il fiato corto e pentendosi subito per paura di ciò che sarebbe potuto succedere.
«Perché... Tu Gee... Sei...» per una volta fu lui senza parole.
Il suono del campanello fece leggermente sobbalzare entrambi.
«E' ARRIVATA LA PIZZA!» gridò il piccolo felice come un bambino.
Come una trottola si alzò e si fiondò sulle scale per scappare alla porta.
Gerard rise tra sé e sé pensando alla soglia bassissima di attenzione del suo amato, ma purtroppo la risata fu seguita da un sospiro triste.

Mangiarono la pizza che era veramente buonissima nonostante non ci fosse il prosciutto incriminato, ma Gerard non ne aveva sentito la mancanza. Non riuscì più a chiedere ciò che voleva disperatamente sapere e forse era meglio così, non aveva voglia di restarci male anche per questo, quel tenerissimo spacciatore era una delle poche cose belle che gli erano capitate e non voleva rovinare tutto diventando inopportuno e poi se avesse voluto continuare la frase, lo avrebbe fatto lui, invece si limitò solo a magiare la sua pizza ridendo e scherzando come facevano di solito, forse era meglio non pensare troppo...

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