«COME HAI POTUTO GERARD CICCIOGEE WAY, EH? IO ERO IN ANSIA, NON SAPEVO COSA FOSSE SUCCESSO E VOLEVO ANDARE A PICCHIARE QUEL NANO IDIOTA DI MERDA E NON SAPEVO NEANCHE PER QUALE MOTIVO DOVERLO PICCHIARE, MA LO AVREI PICCHIATO LO STESSO PERCHÈ SI E DA TE VOLEVO SOLO UN MESSAGGIO, SOLO UNO, DUE PAROLE CHE MI FACESSERO SAPERE CHE STAVI BENE E CHE NON ERI MORTO CON UN SECCHIO DI VERNICE IN TESTA CHE ADESSO TE LA TIREREI IO UNA SECCHIATA IN TESTA!» urlò Christa con gli occhi di fuori.
Ehm... Ricordate Ray con le tette e Frank con i maialini? Bene, dimenticateli, perché il tono della ragazza era dieci volte peggio.
Aveva passato gli ultimi cinque minuti a rimproverarlo dicendo che era preoccupatissina e che lo voleva picchiare con i suoi dannati pennelli e... Aveva anche ragione.
In effetti solo in quel momento si rese conto di aver ignorato completamente il cellulare scarico che chissà dove era sepolto adesso, si era messo subito a dipingere dopo che Mikey era tornato da scuola, dimenticandosi bellamente del messaggio della ragazza che gli aveva riportato, ovvero accendere il telefono, infatti gli aveva sottolineato le millemila chiamate e messaggi che gli aveva fatto. Si sentì subito in colpa e provò a scusarsi, ma Christa iniziò a picchiarlo per poi abbracciarlo fino a farlo soffocare.
Diciamo che era successo tutto molto in fretta.
Era ancora in modalità "contemplazione" quando Mikey era entrato lasciando la porta aperta.
Non si era accorto subito della presenza del fratellino, ma non si era neanche accorto che Ray, Christa e Kristin erano davanti a lui. Il primo pensiero fu controllare che non avesse cose strane addosso, perché considerando che il pigiama era diventato la sua seconda pelle, c'era il rischio di incombere in imbarazzanti paperelle, ma aveva avuto il buon senso di vestirsi normale quel giorno, poi pensò a loro.
Ray gli diede una pacca sulla spalla raccontandogli di come pensasse che fosse scappato in Messico e di come lo immaginasse in sombrero a bere Tequila, facendosi chiamare "Gerardos". Kristin lo strinse semplicemente sussurrandogli che gli era mancato e questo gli riscaldò il cuore, non pensava che la sua assenza potesse pesare tanto. Poi fu il turno di Christa e si ritrovò in questa situazione degna del banco dei pugni.
«Ci devi raccontare tutto di Frank, donno, tutto» disse Christa dopo essere tornata la dolce e squinternata ragazza di sempre.
«Ehm... Diciamo...» provò a dire imbarazzato.
«Perchè deve raccontare di Frank?» chiese perplesso Ray.
Tutti si girarono verso di lui come le madri quando si accorgono che sta piovendo e hanno i panni stesi fuori.
Il nostro caro Raymond era rimasto un pò escluso dai fatti e non aveva idea di quello che era successo in quei mesi, ma conoscendo i suoi amici e la sua ragazza, non si era fatto molte domande.
«Amore... Facciamo che ti spiego bene dopo... Adesso perchè non vai con Mikey a giocare alla play che qui dobbiamore risolvere delle faccende importanti?».
«Per caso tu e Frank vi siete lasciati Gee?».
L'afro continuò lasciando tutti completamente senza parole.
Come... Come... Era possibile?
«Ray... Io non ti ho detto nulla di loro» rispose la ragazza scioccata.
«Oh... Insomma non c'era bisogno che me lo dicesse qualcuno, okay che mi piace la matematica, ma non sono scemo! E poi sono tanto carini insieme» rise l'afro.
«Mi sa che lui shippava e fangirlava per la Frerard da prima di noi...» disse Kristin ancora perplessa.
«Che?» rispose guardando la sua ragazza in attesa di una spiegazione.
«Lascia stare amore...».
«Infatti, queste sono cose strambe, altro che matrici... Non provare a capirle... Andiamo di lá dai» disse Mikey portandosi dietro il ricciuluto amante della Frerard.

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Skins
FanfictionCosa succede se un esemplare diciassettenne di Gerard Way, meglio noto come CiccioGee, si trasferisce in un nuovo paese e incontra un nano spacciatore di erba ed un afro spettinato con la passione per la matematica? Attenzione, altamente demenziale...