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Man mano che scendeva sentiva la voce di suo fratello chiamarlo, ma decise di fargliela pagare. Non fece nessun rumore e piano si avvicinò a lui, che di spalle, non si era accorto di nulla e gli mise vicino alla faccia il musetto del cane che prontamente lo leccò tutto contento. Mikey saltò in aria facendo cadere la sua torcia e Gerard cominciò a ridere senza ritegno.
«Ecco il mostro da cui siete scappati!» continuò piegato in due il maggiore.
«Porca troia Gee! Mi hai fatto morire cazzo!».
«Hai paura per così poco Mikes?».
«Zitto! E Muoviti che gli altri ci aspettano fuori, pensavamo ti avesse ucciso il fantasma della signora…».
«Piuttosto guarda quanto è carino e vedi il nome sulla targhetta!».
Mikey eseguì accarezzando la creaturina pelosa e illuminando la piccola lastra di metallo.
«Macchia, si chiama Macchia, ma non c’è un numero di telefono».
Macchia era proprio il nome giusto per quella macchia bianca che aveva sul petto e poi era dolce esattamente come lui.
«In qualche modo lo faremo tornare a casa».
Arrivarono fuori, e Gerard non perse tempo e subito raccontò come erano realmente andate le cose, l’afro e il nano sbiancarono sentendosi degli idioti, ma questa sensazione passò quando videro il cagnolino, Frank praticamente si era buttato a coccolarlo con gli occhi a forma di cuoricino, facendo uscire fuori tutto il suo amore per gli animali puccettosi, con grande felicità di Gerard che sperava anche lui un giorno di ricevere quel trattamento dal nano.   
«Comunque hai vinto tu Gee, decidi cosa vuoi» ammise Mikey.
La prima cosa buona uscita dalla sua bocca quella sera! 
Solo in quell’istante si rese conto di aver vinto entrambe le scommesse.
«Voglio semplicemente non mettere piede dentro quel palazzo per il resto della vita».
«Credo che su questo siamo tutti d’accordo» rispose Ray annuendo.
Adesso c’era solo da decidere cosa chiedere a Frank e la scelta sarebbe stata difficile.


Macchia è il mio cane 🌸🌸

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