Fumavano insieme e parlavano di musica, quella era amicizia, giusto?
Per Gerard era così, anche perché era la cosa più vicina all'amicizia che gli era capitata da quando era là, quindi voleva tenersela stretta. L'unico aspetto triste era che Ray procurava il fumo per entrambi, questo significava non vedere più quello spacciatore tatuato. Sapeva di essere etero, diciamo che ne era convinto, però quel nano gli aveva fatto uno strano effetto.
Amava chiamarlo "nano", okay? Lui dava soprannomi a tutti, tipo Ray era "l'afro", poi... Mikey! Mikey era... Mikey! Va bene, lui non da soprannomi a nessuno, ma cosa c'era di male se lo aveva dato ad un tizio sconosciuto? Per lui quell'aggettivo era simpatico e tenero, e poi nessuno avrebbe mai scoperto che nella sua testa lo chiamava così e ci fantasticava, giusto?
Perché nella sua testa c'erano queste strane cose?
Colpa dell'astinenza, pensò.
«Senti Ray, tu sei mai entrato in una di queste chiese?»
L'afro stava camminando qualche centimetro più avanti di lui.
«Ovviamente»
Gli occhi di Gerard si spalancarono.
«Come hai fatto? Non ci sono travi, mattoni e altra roba?»
«Ci vuole un po' di allenamento, ma potresti farcela anche tu CiccioGee» rise.
A Gerard non dava fastidio essere chiamato così, aveva un che di confidenziale e di stupido, poi Ray non aveva alcun tipo di pregiudizio, sapeva che non c'era cattiveria.
«Pomeriggio ti porto io» annunciò arrivandogli accanto.
«Non vedo l'ora!» disse sembrando una fangirl.
«Non metterti jeans stretti come al solito o potresti restare con il culo di fuori Way e non ci tengo a vederlo!»
Entrambi risero.
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Skins
FanfictionCosa succede se un esemplare diciassettenne di Gerard Way, meglio noto come CiccioGee, si trasferisce in un nuovo paese e incontra un nano spacciatore di erba ed un afro spettinato con la passione per la matematica? Attenzione, altamente demenziale...