Il cancello della scuola era ovviamente chiuso, ne approfittò per sedersi sul rialzo di un portone lì vicino e si accese una sigaretta.
Aveva davvero sonno e meccanicamente chiuse gli occhi godendosi la pace.
«Hey Gerard!».
Si sentì chiamare, era Christa che si stava avvicinando a lui.
«Hey ciao» disse lievemente imbarazzato, era la prima volta che la incontrava da sola, e nonostante fossero abbastanza "amici", era strano.
Le fece cenno di sedersi e lei subito si mise accanto a lui.
«Come mai alla seconda?» chiese curiosa.
«Mia madre non poteva accompagnarci e mio fratello si è svegliato tardi, tu?».
«Il mio gatto» sospirò lei poggiando la schiena al portone.
Gerard sorrise leggermente facendo l'ultimo tiro, quel gatto che non aveva mai visto gli fece venire in mente Frank.
«Pensi a qualcuno di speciale, non è vero?» rise leggermente Christa.
Sgranò gli occhi quasi strozzandosi con il fumo, cercò di ricomporsi velocemente, ma ormai era troppo tardi.
«Certe cose le ragazze le sanno e basta» disse strizzando un occhio.
Per un attimo le sembrò l'afro.
«Più o meno, non so se è speciale» puntualizzò cercando di darsi un contegno.
Anche se lui in realtà lo sapeva fin troppo bene.
«Non è che è per caso qualcuno che conosco?» chiese continuando a sorridere.
Gerard era molto imbarazzato a parlare di quell'argomento con lei.
Non rispose non sapeva cosa diavolo dire, aprì lo la bocca guardandola un attimo, non riuscì a fare a meno di diventare ancora più rosso in viso.
«Non volevo farti stare così, scusami... Ray ogni tanto mi dice che esagero e ha ragione... E magari mi sono sbagliata!» continuò mortificata cercando di recuperare la situazione.
«Tranquilla» sospirò Gerard con un sorriso imbarazzato.
La ragazza si alzò indicando con lo sguardo il portone della scuola che si stava aprendo, fece qualche passo verso di esso, mancavano circa dieci minuti ancora.
«Aspetterò dentro, se dovessi aver bisogno di aiuto, io ci sono! Non esitare a chiedere, e poi... Sareste così carini insieme!».
Il ragazzo non potè aggiungere altro perché ormai era troppo lontana.
Sorrise al pensiero che qualcuno gli aveva detto che sarebbero stati carini.Pensò al discorso con Christa tutto il giorno, quella semplice domanda lo portò a riflettere sulla sua relazione con Frank, non sapeva se si poteva effettivamente definire come tale, loro si vedevano, ci davano dentro e basta, non che poi fossero andati oltre a... Ehm... I giochi di mano, per così dire, ma il problema stava nei sentimenti di Gerard che crescevano di giorno in giorno, sentiva di non essere solo attratto fisicamente e aveva paura di questo, Frank era il tipo di ragazzo che si voleva solo divertire, e quella era semplice amicizia. Gerard non avrebbe mai avuto il coraggio di ammettere avrebbe voluto tenere il nano per mano, baciarlo in pubblico o accarezzargli i capelli dolcemente, non che non lo facesse nei loro momenti, ma avrebbe preferito farlo al semplice scopo di coccolarlo. Si doveva accontentare di quello che aveva, che non era niente male eh, ma si chiedeva fino a quando sarebbe stato abbastanza.

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أدب الهواةCosa succede se un esemplare diciassettenne di Gerard Way, meglio noto come CiccioGee, si trasferisce in un nuovo paese e incontra un nano spacciatore di erba ed un afro spettinato con la passione per la matematica? Attenzione, altamente demenziale...