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Quella mattina Gerard era felice, di solito odiava la mattina per il semplice fatto che dovesse andare a scuola, ma stavolta era contento, perché stava piovendo, quella era certamente una piccola cosa, ma a lui piacevano le piccole cose e questo lo sappiamo bene.
Quella pioggia non era troppo forte ma faceva un bel rumore da sotto l'ombrello, e non ti trasformava in un pulcino bagnato dopo due secondi. Era riuscito a convincere sua madre a farlo andare a scuola a piedi con quel tempo, che santa donna non aveva fatto domande conoscendo fin troppo bene il figlio e continuando a pregare che gli amici che aveva fossero reali e che quel ragazzo afro che aveva visto dal balcone non fosse solo una apparizione o Mikey con una parrucca. Così Gerard poté godersi una passeggiata senza incontrare nessun rompipalle della scuola, e osservando come il grigio del cielo si fondesse con il grigio dei palazzi. Fu tutto molto piacevole, ma non aveva calcolato che durante l'intervallo non sarebbe potuto andare a fumare in santa pace. Infatti si ritrovarono tutto il gruppo vicino alla classe di Kristin e Christa con una evidente crisi da mancanza di nicotina. Ray, Gerard e Frank, stavano già progettando di scappare in bagno gli ultimi minuti quando non sarebbe stato troppo pieno, perché in quel momento era molto simile ad una camera a gas con tutti i fumatori della scuola dentro.
Mentre Ray stava raccontando di come sua sorella volesse piastrargli i capelli con la conseguenza di un povero afro che correva per la casa invocando il nome dei suoi genitori, Frank si allontanò senza dire niente dalle risate generali, per andare verso una ragazza che sembrava lo stesse aspettando.
Gerard che attivò il nano-radar, se ne accorse subito e spalancò gli occhi, chi cazzo era quella?
Stavano parlando e Frank aveva quel sorrisino che ti faceva direttamente svenire, ma non riusciva a vedere la ragazza perché era di spalle, ma sembrava interessata a ciò che diceva il nanetto. Gerard vedeva solo che era più bassa di lui, e ce ne vuole eh, e dai capelli neri.
Non sapeva come sentirsi? Triste? Ferito? Amareggiato? Era difficile decretarlo, non poteva pretendere nulla da lui, nessuna fedeltà, nessuna risposta, sospirò ignorando completamente il discorso e fissando quei due che stavano ridendo, per il momento non si erano toccati e non stavano vicinissimi, ma la cosa lo preoccupava lo stesso.
Christa con il suo gay-radar, se ne accorse e, sempre senza farsi vedere, toccò un braccio a Gerard.
«Hey, tutto bene?» disse facendo segno con la testa verso la direzione di Frank e di quella tizia. «Certo, certo» rispose semplicemente cercando di ricomporsi.
«Scusa Gee, dato che ti piace, potrei chiederti una cosa di filosofia che non ho capito? Platone mi fa impazzire!» chiese ad alta voce.
Gerard annuì pensando che almeno parlare di filosofia lo avrebbe distratto un po'. «Tu hai bisogno di aiuto!» esclamò quando furono più lontani dal gruppo.
«Ma scusa non volevi tu l'aiuto?».
Bene, era confuso, le ragazze erano esseri strani.
«Era solo una scusa! Hai bisogno di aiuto con Frank! Quella cretina è Jamia Nestor, una del secondo, non è molto sveglia e non la da in giro, ma comunque non mi piace».

Il ragazzo pensò che Ray si fosse messo con un genio del male e la cosa gli fece paura e piacere allo stesso tempo.
«Ascoltami bene, tu vuoi conquistare Frank? Vuoi che abbia occhi solo e soltanto per te? Vuoi che desideri la tua presenza come l'ossigeno?».
Gerard avrebbe voluto urlare "SI CAZZO, SI CERTO CHE SI", ma si limitò considerando che erano in corridoio davanti a tutti e che non sapeva dove quel discorso avrebbe portato.
«Beh...» rispose dando un occhiata a Frank che stava salutando la ragazza con un bacio sulla guancia.
«Sì!» disse con veemenza dopo quella scena che gli aveva fatto bollire il sangue nelle vene.
Il nano doveva essere suo, S U O.
«Allora devi sentire quello che ti dico CiccioGee, ma non adesso» rispose con un sorriso soddisfatto al suono della campanella.
«Di cosa parlano le mie due signore?» disse Ray avvicinandosi.
Gerard arrossì e gli tirò una gomitata, aveva effettivamente il dubbio che quello non fosse esattamente un discorso da maschi, ma chissene.
«Del Simposio tesoro, del Simposio» disse Christa giocando con i suoi ricci e lanciando una sguardo complice a Gerard.
Quella ragazza era molto più di un fottuto genio.


Salve!
Ecco qualche chiarimento
Lo so che ficco sempre la filosofia, ma hey, è la mia materia di studio e devo metterla per forza u.u
Il Simposio è un'opera di Platone che parla dell'amore sostanzialmente 🌈
xoxo

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