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Gerard era terribilmente nervoso e voleva assolutamente sapere, anche se dalle parole di Christa, avrebbe preferito direttamente andare a sotterrarsi e non aveva ancora capito cosa avessero fatto quelle due matte, forse perché era stato tutto molto veloce, da un momento all'altro uno stupido pomeriggio tra amici si era trasformato in una delle conversazioni più difficili che avesse mai affrontato. Sperò segretamente che quello fosse solo un sogno e che sarebbe sputato Ray per portarlo alle olimpiadi di matematica dove avrebbe fatto la cheerleader per lui, con tanto di divisa con logo frofro da un momento all'altro.
«Allora» disse allungando la "o" ed entrando in stanza con l'altro alle spalle, senza sapere esattamente il da farsi o come comportarsi.
«Wow che bello, sapevo che sarebbe venuto bene ma non immaginavo così tanto» esultò il nano alla vista della parete, si avvicinò anche per sfiorare la vernice con le dita, estasiato.
«Gra... Grazie».
Ringraziò mentalmente il fato che fosse arrivata una piccola distrazione, almeno poteva prepararsi psicologicamente, anche se non gli sarebbe bastato tutto il tempo del mondo per non sembrare impacciato, e se vi state chiedendo della sua incazzatura, era morta nel momento in cui quella piccola peste aveva sorriso, cosa dobbiamo con il nostro emo innamorato e mezzo bipolare? Non era colpa sua se ormai aveva preso la cittadinanza onoraria a Gayland! Probabilmente un giorno sarebbe anche diventato sindaco...
«Ci hai messo tanto?».
«Un pò...» rispose vago.
E qui sarebbe stato corretto dire "ci ho messo una settimana, giusto il tempo di elaborare che tu avessi una stupida, vaginodotata fidanzata, ma soprattutto femmina, e di sentirmi meno di merda grazie prego".
Ci fu silenzio, di quello che brucia quasi sulla pelle.
«Ma non è finito...».
Si diede del coglione per averlo detto, certe volte non sapeva proprio mentire, ma lo aveva fatto per rompere l'imbarazzo, non riusciva più a reggerlo, e poi non era costretto a confessare nulla e nè a dire cosa effettivamente mancasse, non era un'interrogazione quella.
«Oh capisco, in effetti è un pò spoglio al centro della via, servirebbe qualcosa a dare più... Come profondità... Ma no...».
Fece una piccola pausa per pensarci meglio.
Merda, da quando Frank era diventato tanto esperto di arte?
Vabbe, magari il nano avrebbe suggerito di metterci alberi, fiori e cazzate del genere, che poteva essere anche accettabile...
«Umanità! Ecco!»
Gerard non aggiunse altro, era consapevole di essere fottuto, quindi tanto valeva fare la persona matura, sì, okay che lui non era peggio di un bambino a cui non compravano le caramelle, solo che le sue caramelle erano sigarette e lui si rompeva le palle ad andare sempre a comprarle, ma ci poteva provare, no?
Prese il bozzetto stropicciato per farglielo vedere, e il suo intento era quello di rimanere muto, magari non avrebbe neanche notato che il particolare mancante era il ragazzo, no, okay, era palese, ma magari per qualche miracolo divino di qualche divinità nana...
«Ah eccolo» disse poggiando l'indice sul figlio tenuto teso dal rosso e lì perse un battito per come lo notò subito.
«Non ci starebbero meglio due personaggi?» aggiunse sorridendo. Per un attimo il cervello di Gerard si spense, non ci aveva mai pensato, non aveva pensato ad un "noi", a mettersi anche lui lá vicino, forse perché non ci aveva mai creduto fino in fondo, certo, ci aveva sperato, forse anche in modo malato, ma mai pensato che concretamente potesse succedere, perchè certe fortune non capitavano a lui e basta.
E se prima aveva deciso di non parlare, adesso non riusciva proprio a proferire parola, spalancò solo gli occhi e gli venne in mente di quella mattina che dopo la sua bronza colossale, non ricordando neanche il suo nome, si era messo a frignare contro il cuscino che Mikey gli aveva dovuto portare il caffè per farlo calmare un pochino, quello sarebbe stato il momento perfetto per mettersi a gridare con la faccia sul quel cuscino e per calmarlo non sarebbe bastato manco un litro di caffè.
«Scusa se ho detto qualcosa di sbagliato...» sospirò il nano.
«No, non hai detto nulla di che, sono io che...».
Si bloccò di nuovo.
«Sai che sono più bravo con le parolacce che con le parole, però adesso devo parlare o rischio di impazzire...» replicò il nano guardandolo in faccia e mordendosi le labbra, era nervoso anche lui.
Gerard deglutì per poi annuire, come se si aspettasse una legnata nello stomaco, non sapeva bene cosa immaginare, poteva solo stare a sentire.
«Sappi che quella sera, la famosa sera, doveva essere speciale, sai perchè siamo andati dove lavora Jamia? Anzi, sai perchè sono così legato a Jamia? La conosco da sempre ed è la ragazza di mio cugino da quasi un anno e li ho presentati io, inoltre lei mi ha aiutato con te, a capire cosa provavo, perchè in realtá quella sera doveva arrivare al nostro tavolo una torta... Molto stile quella che Hangrid aveva fatto ad Harry per il suo compleanno... Non sono un pasticcere, anzi sono un disastro, ma volevo farla io... E c'era scritta una cosa per te... Una domanda... E diciamo che se la tua risposta fosse stata negativa, lei mi avrebbe consolato da buona amica... Quella ragazza riesce sempre a darmi forza... Inoltre non è solo questo, è il fatto che ogni volta che ti vedo il cuore mi va 150 km/h in autostrada con la settima che neanche in quel film con Vin Diesel o come si chiama... E penso sempre a quanto sei bello... Bellissimo... E quella sera volevo dirtelo, era da un pò che lo pensavo a dire il vero... Precisamente dal giorno in cui ti vidi salire le scale, era uno dei miei primi giorni nel tuo istituto, eri così impacciato, così adorabile, non avevo mai visto una cosa così delicata, perfetta, quasi fragile, però allo stesso tempo eri comunque lì, non so come spiegarlo, volevo solo proteggerti dal mondo abbracciandoti in quel momento, era dietro di te, non ti ho chiamato perché non volevo rompere la tua perfezione, cioè non ci conoscevamo da molto, ma quando ti ho visto ho pensato di volerti conoscere meglio, volevo sapere tutto di te, piú di quelle stronzate che dicevano con Ray mentre fumavamo, non mi era mai successo di interessarmi così a qualcuno... Me ne sono sempre fregato dei sentimenti altrui perchè i miei erano sempre stati calpestati... E poi, ti ho conosciuto bene e ho scoperto che eri così simpatico, piacevole, intelligente... Quando ci siamo baciati da ubriachi il mio cuore era un'esplosione di felicitá, neanche ci credevo, e lì ho capito che ti volevo tutto per me, volevo che fossi solo mio, ma avevo paura di questa cosa, ho provato a scacciarla, mi sono detto "hey calmati cazzo! È solo attrazione fisica, capita razza di idiota" ma mi ero sbagliato... Il pomeriggio al cimitero è stato fantastico e sono sicuro che se avessi portato chiunque si sarebbe incazzato o schifato per un posto come quello, invece a te è piaciuto così tanto, e anche a me è sempre piaciuto e cazzo! Non potevo credere che ci fosse qualcuno che apprezzasse le mie stranezze! E poi mi hai aiutato a scavalcare quel fottuto muro e lá ho capito che dietro la tua timidezza e la tua fragilità apparenti, c'è una grande forza, ma anche coraggio... Di cui neanche tu sei consapevole... Avevo giá cominciato a sperare che il nostro rapporto prendesse una piega piú seria, ma avevo comunque paura che non fosse la cosa giusta, ma in quel momento ho sentito che una cosa seria era la cosa più giusta del mondo porca troia! E allora la mia decisione di fare il grande passo era confermata, perché prima di quel momento non sapevo de farti vedere davvero quella fottuta torta... Ma quando ho visto che sei scappato mi sono sentito abbandonato di nuovo... Sai, vivo da mia nonna perché i miei non volevano un peso come me... Troppo impegnati a lavorare per fare soldi che a ricordarsi di avere un figlio, e dopo essersi accorti che il figlio in questione era bisex, hanno preso la palla al balzo... Pensavo che mi odiassi e la conferma è arrivata stamattina, mi dispiace, scusami, ti ho fatto soffrire, non volevo assolutamente, è solo che dietro la mia corazza sono un sensibile del cazzo... Quasi non ti riconoscevo, sai? Però ti conosco Gee e so che sei buono, che quelle cose non erano da te... Così sono andato a parlare con Christa e Kristin, volevo capire cosa fosse successo, avevo paura a venire da te sinceramente... Loro mi hanno detto cosa avevi pensato e mi sono sentito una merda, una merdossissima merda di merda, mi dispiace così tanto, è stata tutta colpa mia... Scusa, scusa, scusa...».
«No Frank, scusa, scusa tu, sono stato un idiota a pensare tutte quelle cose, era convinto che Jamia fosse la tua ragazza e che mi avessi preso in giro, scusami...».
«Ma no, non sei stato tu, sono stato io!» sospirò.
Silenzio.
Gerard raccolse tutto il suo coraggio, quella era la domanda che non era mai riuscito a fare, che andava oltre le semplici parole, che aveva un significato in più.
«Ho provato le stesse cose io, sei diventato il mio nano speciale quasi dal primo momento... E sì, ti chiamo nano nella mia testa perché sei piccolo e bellissimo e te lo dissi anche da ubriaco e... Il ragazzo che manca nella parete sei tu, sei sempre stato tu, anche nel mio cuore... Non volevo dirtelo, ma ormai siamo in vena di confessioni e credimi, non so cosa la mia bocca stia facendo, ma ormai sono partito e non mi posso fermare, forse dovrei farti una domanda per togliermi ogni dubbio Frankie... Cosa c'era scritto sulla torta?».
«Gee vuoi diventare il mio ragazzo?».
Quello era il gesto più bello che qualcuno avesse fatto per lui, non gli importava se non aveva visto materialmente quella torta, sicuramente doveva essere storta e stramba, ma per lui sarebbe stata la cosa piú bella del mondo, anche solo sapere delle sua esistenza gli bastava, come con Frank, loro non avevano bisogno di chissà cosa per essere felici, solo della presenza l'uno dell'altro. Per non parlare del fatto che aveva visto nella cosa che Gerard odiava di più al mondo, ovvero salire le scale, qualcosa di bello, positivo, forse era quello che faceva l'amore, quello vero, rendere la cose brutte, belle, ma non cambiandole dall'esterno, ma cambiando il punto di vista.

Gerard non disse nulla, si avvicinò a lui e fece unire le loro labbra, non c'era bisogno di parole.



Come avete visto mi sono fatta perdonare 🌈❤
La torta citata è questa lol

Come avete visto mi sono fatta perdonare 🌈❤La torta citata è questa lol

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