Quando arrivai finalmente alla grata del dormitorio dei ragazzi, la scostai silenziosamente e poi fuoriuscii dal condotto salutando con un sorrisetto imbarazzato, ma anche impaziente, tutti i Radurai.
Non mi sorpresi affatto quando la maggior parte di loro mi ignorò, tornando tranquillamente a fare quello che stavano facendo prima del mio arrivo: ormai vedermi sbucare nella loro stanza tramite un condotto non doveva più essere una novità.
Cercai con lo sguardo la testa bionda di Newt e quando lo trovai dovetti trattenermi dal saltargli addosso dalla felicità. Ancora non sapevo in cosa consistesse la sorpresa, ma la mia impazienza mi stava trasformando in una pazza: dovevo calmarmi e fare un profondo respiro.
E così feci. Inspirai profondamente e camminai diretta verso Newt, che nel frattempo stava armeggiando con una coperta sopra il suo letto.Quando lo raggiunsi lo salutai con un sorriso e a quel punto lui diventò rosso. Aggrottai le sopracciglia: come mai tutto quell'imbarazzo?
"Pronta per la sorpresa?" mi chiese facendo un ghigno.
Annuii decisa e mi morsi il labbro.
"Bene così, allora seguimi." ordinò prendendomi per mano e posizionando il suo cuscino e una coperta che aveva precedentemente piegato sotto braccio.Con mio stupore lo seguii fino alla grata – che per sbaglio mi ero dimenticata di rimettere a posto – e poi con occhi dubbiosi lo osservai inginocchiarsi a terra ed entrare nel condotto.
"Newt?" lo chiamai. "Cosa... Dove stai andando?" domandai inginocchiandomi a mia volta e sbirciando dentro il buco nel muro.
"Ti conduco alla tua sorpresa, madame." rispose lui parlando in falsetto. "Dai, entra e fidati di me." concluse poi tornando al suo normale tono di voce.Vidi il ragazzo sparire lentamente dentro il condotto, inghiottito dal buio e per paura di perderlo gli corsi dietro, ricordandomi questa volta di attaccare la grata al muro prima di continuare a gattonare. Ripresi a strisciare velocemente lungo il buio e sporco corridoio di metallo, poi mi fermai quando vidi la scarpa di Newt a pochi centimetri dal mio viso, soffocando una risata per la mia sbadataggine.
"Ci sei?" mi sussurrò Newt, voltando solamente la testa."Sì." replicai sorridente.
Il ragazzo, ora più rassicurato, riprese a gattonare lungo il condotto e dopo diversi minuti di svolte ed esitazione per capire che via prendere, finalmente si fermò davanti a una grata di ferro.
"Siamo arrivati." constatò poi, senza girarsi per guardarmi. "Dobbiamo solo aspettare che..." prima ancora che finisse la frase, il condotto si fece totalmente buio, segno che era partito il coprifuoco e che le luci erano state staccate. "Esattamente ciò che volevo." disse il ragazzo aprendo silenziosamente la grata e scivolando fuori.Mi sbrigai a seguirlo, ormai divorata dalla curiosità e quando finalmente uscii dal condotto, mi guardai attorno per capire dove ci trovassimo. I miei occhi si abituarono velocemente al buio, ma nonostante questo, l'unica cosa che riuscii a scorgere fu la croce rossa che era stata disegnata sulla porta chiusa. Non l'avevo mai notata prima, però sapevo cosa significasse.
"Infermeria?" domandai stupita. "Ma Newt, ci sono le telecamere."
"No." replicò lui e sebbene non riuscissi a vederlo per via del buio capii che stava sorridendo. "Janson ha detto che per privacy sia i dormitori che l'infermeria sono privi di videosorveglianza.""Okay, ma cosa ci facciamo qui?" domandai spaesata.
Attesi una sua risposta per diversi secondi, che però non arrivò mai. Spalancai gli occhi maggiormente, nella speranza che si abituassero ancora di più al buio in modo da farmi scorgere anche solo la sagoma del ragazzo o un piccolo movimento che mi facesse capire dove si fosse andato a cacciare. "Newt?" lo chiamai preoccupata, perdendo ormai ogni speranza di riuscire a scorgerlo tra tutto quel nero che aleggiava nella stanza, appannandomi la vista e rendendo la mia testa pesante.La sua sorpresa è veramente portarmi in infermeria e lasciarmi sola al buio? Pensai confusa. Nel momento stesso in cui terminai il pensiero, sentii il suo fiato caldo sul viso e prima che potessi dire qualsiasi cosa, lui premette le sue labbra contro le mie, per poi attirarmi a sé spingendo le sue mani contro la mia schiena.
Mi abbandonai tra le sue braccia e mi godetti a pieno quel bacio. Un po' mi sentivo strana: era tutto buio e non vedevo niente, era molto bizzarro baciarsi al buio. E se fossi inciampata da qualche parte?
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The Maze Runner - Run
Fanfic{Threequel di The Maze Runner - Remember} I Radurai sono riusciti a sopravvivere anche alla Zona Bruciata e hanno conseguito il loro obbiettivo: raggiungere il Porto Sicuro entro due settimane per trovare la cura all'Eruzione, lo spietato morbo che...