Capitolo 38.

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Sentii Newt irrigidirsi vicino a me, il che mi fece preoccupare, dato che la notizia di Brenda era stata ottima. Che motivi aveva di essere agitato?
"Questo significa che la W.I.C.K.E.D. sarà in grado di trovarci?" chiese il ragazzo, esponendo le sue preoccupazioni che immediatamente contagiarono anche me.
"Non conosci Jorge." rispose prontamente la ragazza, senza indugio, il che mi rassicurò un po'. Poi, con un sorrisetto stampato in volto continuò: "È incredibile come riesca a manipolare il sistema. Dovremmo riuscire a rimanere un passo avanti almeno per un po'."
"Bene così." constatai, alzandomi dal divanetto e stiracchiandomi la schiena. "Denver..." mormorai tra me e me, cercando di associare a quel nome qualsiasi possibile collegamento con le informazioni sul mio passato. 

Dopo l'errore di aver sottovalutato il nome di Teresa, stavo bene attenta ad analizzare qualsiasi cosa potesse rilevarsi fondamentale. Denver era una di queste cose, ma per nostra sfortuna quel nome suonava strano e nuovo nella mia mente. "Dove si trova?" domandai, cercando di accumulare maggiori informazioni nella speranza di accendere qualche lampadina.
"Nelle Rocky Mountains. A un'altitudine elevata. Una scelta ovvia per una zona di quarantena, perché il tempo lì si è riassestato in fretta dopo le eruzioni solari. Un posto come un altro." spiegò Brenda, lanciando uno sguardo a Thomas per assicurarsi che il ragazzo stesse ancora dormendo beato. 

Non mi ero nemmeno accorta che lui e Brenda non si fossero distaccati, nonostante la ragazza fosse ben cosciente che li stessimo fissando. A quanto pareva non le interessava nascondere i suoi sentimenti per Thomas.
O magari sta recitando e vuole che notiamo la sua parte da dolce innamorata per poi fregarci un'altra volta. Aggiunsi pochi secondi dopo nella mia mente, accorgendomi di quanto non mi fidassi ancora della ragazza. Feci spallucce e scossi la testa. In ogni caso per ora eravamo al sicuro. Dovevamo solo farci portare fino ai nostri amici, dopodiché lei e Jorge potevano anche sparire nel nulla, come dei granelli di sabbia spazzati via dal vento.

Sentii Newt chiedere a Brenda come fosse questa città, ma per quanto forte fosse la mia curiosità di sentire la risposta, le mie orecchie decisero comunque di spegnersi per lasciare posto ai pensieri nella mente. La prima cosa su cui riflettei fu il primo incontro tra noi e i nostri amici dopo la separazione: domande, accuse, risposte, abbracci... Ancora non mi capacitavo di come avessero potuto abbandonarci così semplicemente! Insomma, noi volevamo cercarli e almeno ci avevamo provato, mentre loro se l'erano semplicemente data a gambe, senza neanche prendersi la briga di avvisarci. 

Per la prima volta mi riuscì difficile esaminare altre possibilità all'infuori del loro tradimento, anche se dovevo riconoscere che Brenda poteva avere ragione sul fatto che magari avessero incontrato ostacoli – come sparatorie o una situazione di vita o morte – e fossero stati costretti ad andarsene. Magari avevano anche pensato che ci saremmo arrivati da soli e che li avremmo raggiunti, come di fatto era successo.
"...i vostri amici non sono l'unica ragione." quelle parole pronunciate da Brenda catturarono nuovamente la mia attenzione, riportandomi alla realtà. "Laggiù c'è qualcosa di ancora più importante."
"Cosa intendi?" chiesi impaziente, rianimandomi e distogliendo lo sguardo dal vuoto.

"Nei vostri cervelli la W.I.C.K.E.D. ha impiantato un chip che le permette di controllarvi ovunque andiate." spiegò Brenda con fare eccitato come se ci stesse per dare una notizia stratosferica.
"Sì, be' questo lo sapevamo già." replicai, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.
"Lo so, ma il punto è che conosco una persona, un tizio di nome Hans che si è trasferito a Denver ed è immune come noi. È un dottore. Ha lavorato alla W.I.C.K.E.D. finché non ha avuto una divergenza di opinioni con i pezzi grossi sulle procedure relative agli impianti cerebrali." spiegò la ragazza con pazienza, sistemandosi meglio sulla poltrona. "Pensava che quello che stavano facendo fosse troppo rischioso. Che stessero esagerando, che si stessero comportando in modo disumano. La W.I.C.K.E.D. non gli permetteva di andarsene, ma è riuscito a fuggire."
"E..?" domandai, ancora incerta sulle conclusioni.

The Maze Runner - RunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora